Recensione

Rabbids: Fuori di Schermo

Avatar

a cura di andymonza

Dopo lo straordinario successo ottenuto su piattaforme HD e Wii, i famigerati conigli nati come spin off dell’uomo melanzana Rayman sono pronti a tornare, questa volta in esclusiva Xbox 360 e con una formula espressamente dedicata al sensore di movimento di casa Microsoft, il Kinect.Nato da una collaborazione tra gli studi Ubisoft di Milano e Parigi, Rabbids: Fuori di Schermo prende le forme di un party game che basa tutta la sua offerta ludica su minigiochi godibili sia in solitaria sia in gruppo, in alcuni casi anche da quattro partecipanti contemporaneamente.Tra realtà aumentata, assurdi quiz e terribili dispetti, vediamo insieme se anche quest’invasione di conigli merita di essere aggiunta alla collezione.

Dentro e fuori dallo schermoTerminata l’immancabile calibrazione del Kinect, il quale, lo ricordiamo, è assolutamente necessario per accedere al gioco, i semplici menu permettono di navigare l’ottimo assortimento di minigiochi disponibili, circa cinquanta, divisi per numero di giocatori supportato (da uno a quattro). Si fa subito notare l’impossibilità di creare playlist personalizzate, una mancanza tutto sommato ingiustificata.Prima di buttarsi nelle sessioni di gioco, è bene tenere presente che se nelle modalità tradizionali a uno o due giocatori lo spazio libero richiesto di fronte allo schermo è quello standard per qualunque titolo Kinect, nel caso di partite a tre o quattro partecipanti occorrerà disporre di un’area ancora più grande, sgombra da mobilio e altri impedimenti. Non propriamente un difetto, questo rimane comunque un limite alla fruibilità del titolo.I minigiochi proposti differiscono sia per tipologia, si va da quelli dove è necessario usare tutto il corpo ai semplici quiz, sia per design: particolare enfasi è stata infatti posta sul concetto di “realtà aumentata”, ottimo per contestualizzare l’invasione di conigli narrata dalla debolissima sceneggiatura.Sembra infatti che i terribili conigli abbiano trovato il modo di clonarsi, letteralmente invadendo una tranquilla cittadina, sino a bussare proprio allo schermo del giocatore. A parte la sequenza video iniziale, non v’è traccia di altri tentativi di contestualizzazione, identificando il titolo in tutto e per tutto come un “contenitore” di giochi.

InvasioneAlcuni minigiochi proposti da Rabbids: Fuori di Schermo sono obbiettivamente originali e ben sviluppati, ma soprattutto in grado di strappare più di una risata. In alcune delle attività proposte il carisma dei conigli è infatti stato sfruttando nella maniera migliore possibile, restituendo tutta l’indole dispettosa dei protagonisti. Tra i più divertenti citiamo quelli che impongono al giocatore di leccare via pezzi di torta o di ragù dalla faccia di un malcapitato, un’immagine a raggi X da “pulire” con le mani, evitare due veloci bersagli o dei riflettori con tutto il corpo, dare una testata più forte possibile oppure “schiacciare” i Rabbid che emergono dal pavimento.Vi sono anche attività che sfruttano altre capacità di rilevamento del Kinect, come il microfono: in una di queste vi troverete a guidare un Rabbid attraverso un percorso a ostacoli, utilizzando la voce e la posizione del corpo come punti di riferimento per gli spostamenti del coniglio: divertente, a patto di non farlo a notte fonda, onde evitare di svegliare il vicinato.Se questi rappresentano i migliori esempi dell’intrattenimento che Fuori di Schermo è in grado di offrire, va altresì detto che altri minigiochi non riescono a mantenere così alta l’attenzione, proponendo soluzioni ludiche ben più banali e prevedibili, su tutte i quiz in stile Settimana Enigmistica, nei quali rispondere a domande o “trovare le differenze”. Per un titolo che basa la sua intera offerta ludica sui minigiochi, l’alterna qualità di questi ultimi non rappresenta purtroppo un difetto trascurabile.Il lavoro svolto dal punto di vista dell’implementazione con il Kinect è tutto sommato buono, caratterizzato da limiti dipendenti più dall’hardware in sé che dalla qualità della programmazione: il riconoscimento della gambe è infatti talvolta difficoltoso, come accade con la maggior parte delle produzioni dedicate al sensore di movimento Microsoft. Qualche volta durante i nostri test è inoltre accaduto che il sensore perdesse completamente il tracciamento della nostra posizione e, più in generale, i menu si sono rivelati molto più comodi da navigare con il pad che muovendo le mani.La longevità di Rabbids: Fuori di Schermo è strettamente legata al tipo di fruizione: in solitaria si tratta di un’esperienza del tutto trascurabile, mentre in compagnia il divertimento, perlomeno nei minigiochi più riusciti, è assicurato. Purtroppo la rigiocabilità non è elevatissima, considerato che anche i minigiochi più riusciti si faranno mettere da parte dopo qualche ripetuta sessione.Al di là dei minigiochi, il menu principale offre una sola alternativa, definita Il Mio Raving Rabbid. Quest’ultima permetterà di interagire direttamente con un coniglio grazie alla realtà aumentata, osservando il proprio salotto rappresentato a schermo. Un peccato che le interazioni possibili si limitino agli schiaffoni e all’aggiunta di oggetti interattivi nello scenario di gioco, con i quali il personaggio giocherà o tenterà di farvi i dispetti. Per quanto sia possibile acquistare ulteriori oggetti interattivi spendendo i soldi di gioco accumulati durante il completamento della modalità principale (ossia simpatici dollari stampati su carta igienica rosa), la scarsità di interazioni possibili con il coniglio non permette a questa modalità alternativa di offrire molto in termini di intrattenimento.

Comparto tecnicoFuori di Schermo si fa notare sin dai primi istanti per una generale mancanza di cura nel design complessivo, cominciando dai menu, davvero poco accattivanti e quasi mai intuitivi.Dal punto di vista puramente grafico, le richieste per un party game non sono chiaramente altissime, e il titolo Ubisoft fa tutto sommato il suo lavoro: chiaramente non bisogna aspettarsi molto dalla realtà aumentata, spesso resa poco credibile dalla scarsa coerenza tra gli elementi grafici e lo sfondo.Apprezzabile, come già accennato, il lavoro di implementazione del Kinect, che garantisce una giocabilità solo di rado inficiata da problemi di rilevamento, anche quando si è in quattro.Da segnalare una localizzazione in italiano non eccezionale: le descrizioni di alcuni minigiochi sono affrettate e capita più volte di trovarsi di fronte alla schermata senza sapere esattamente cosa fare per completare la sessione, a causa di messaggi esplicativi poco chiari.

– Rilevazione di movimento perlopiù buona

– Alcuni minigiochi davvero divertenti

– Qualità dei minigiochi altalenante

– Scarsa cura in alcuni comparti

– Poco rigiocabile

6.0

Venduto a prezzo quasi pieno, Rabbids: Fuori di Schermo è un’esperienza da consigliare solo qualora facciate del party gaming una vera ragione di vita. Per quanto alcuni minigiochi siano stati sviluppati davvero bene infatti, l’offerta complessiva è macchiata da alti e bassi. Se a questo aggiungiamo una realizzazione tecnica non certo eccezionale, una mancata rifinitura di certi aspetti (vedi la traduzione) e una rigiocabilità solo parziale, il titolo non si attesta tra i migliori tra quelli disponibili per Kinect.

Se adorate i Rabbids, saprà senza dubbio regalarvi del divertimento, ma il prezzo di lancio non giustifica pienamente l’offerta ludica superficiale.

Voto Recensione di Rabbids: Fuori di Schermo - Recensione


6