Recensione

R-Type III - The Third Lightning

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a cura di Melkor

C’era un periodo in cui i videogiochi non avevano dalla loro parte una grafica in alta definizione e non potevano sbalordire gli utenti con effetti sonori o con modalità online gigantesche. L’unica loro arma era affascinare l’utente con una struttura solida e molte volte il punto di forza era un livello di sfida a tratti insopportabile per il giocatore medio. E’ questo il caso della saga di R-Type, che con il terzo capitolo pubblicato per SNES e successivamente per GBA, mantenne tutte le caratteristiche portanti introducendo alcune divertenti innovazioni. La Virtual Console non poteva sicuramente lasciarsi sfuggire un titolo che mise in ginocchio la pazienza di migliaia di giocatori e quindi ecco a voi R-Type III – The Third Lightning al prezzo di 800 Wii Points.

Iniziate a caricare il vostro colpo migliore…R-Type III venne alla luce nel lontano 1993 e presentava numerose innovazioni rispetto agli episodi precedenti. Gli sviluppatori infatti utilizzarono una delle nuove tecnologie di quegli anni chiamata Mode 7, la quale permetteva di eseguire uno stupendo effetto di rotazione degli elementi del fondale, generando un senso di profondità mai visto. Il gameplay del gioco inoltre venne ampliato tramite l’inserimento della selezione iniziale del tipo di “Force”, ossia della struttura ausiliaria che veniva in aiuto come Power-up, rendendo l’avanzamento leggermente più facile. Oltre al classico pod infatti vennero introdotte la “Shadow Force” e la “Cyclone Force”, ognuna caratterizzata da una serie di armi e potenziamenti dedicati, che risultarono più o meno utili a seconda del proprio modo di giocare. Grande novità fu inoltre la modifica del sistema di sparo della navicella dato che, oltre al classico fuoco a ripetizione ed al super colpo caricato, si poteva scegliere mediante il tasto laterale destro tra due inedite modalità ossia “Beam” ed “Hyper”. La prima permetteva l’ulteriore caricamento di una seconda barra di energia al fine di emettere uno sparo dalle dimensioni di un quarto dello schermo che in pratica radeva al suolo tutti i nemici che vi si paravano dinanzi. La modalità Hyper invece era più complessa in quanto alla fine della seconda barra di caricamento si otteneva per un determinato periodo di tempo uno sparo dalle dimensioni normali ma più potente e veloce. Tuttavia ogni medaglia aveva il suo rovescio e così dopo questo periodo di “potenza” bisognava affrontarne uno di “debolezza” in quanto la vostra navicella spaziale entrava in modalità “Heat” e per circa un minuto non si poteva utilizzare il caricamento del fuoco, nemmeno in prima fase. Tutto questo ovviamente si andava ad inserire in una struttura solida e consolidata da anni ed anni di successi. Elementi, quelli appena descritti, che appaiono ben distinguibili oggi come allora.

Affrontate i vostri limitiLa difficoltà di R-Type III è come sempre al limite della sopportazione. Avanzare nei vari livelli appare come un’impresa eroica in quanto ogni singolo colpo o il minimo impatto con le strutture circostanti distruggeranno la vostra navetta e vi costringeranno a ripartire da uno dei pochissimi checkpoint presenti. Gli oggetti ed i nemici sullo schermo sono inoltre molto più numerosi rispetto alle versioni precedenti e questo sicuramente non facilita il tutto, anche a causa di una fluidità di spostamento non certo paragonabile a quella di altre produzioni dell’epoca. Immutata resta la possibilità di distaccare la Force al fine di creare un attacco aggiuntivo ed allo stesso tempo deciderne la posizione in quanto tale upgrade offre anche una piccola difesa limitata agli attacchi di minore intensità. Le potenzialità dello SNES si notano pienamente contribuendo a rendere la caratterizzazione dei vari nemici e le musiche decisamente coinvolgenti. I boss di fine livello vi daranno filo da torcere e come sempre per sperare in una vittoria dovrete affrontarli con più potenziamenti possibili. E’ inoltre presente una modalità per due giocatori a turno che rende ancora più acceso il grado di sfida che questo titolo garantisce e ne incrementa ulteriormente la longevità. Per giocare ad R-Type III potrete utilizzare sia il Classic Controller che il Pad per GameCube, attraverso un sistema di controllo che risulta molto semplice e preciso. In definitiva, pur risultando positivo sotto molti punti di vista, il gioco si avvicina ma non arriva alla perfezione a causa di un livello di difficoltà decisamente mal calibrato e poco accessibile, che ne limita fortemente il grado di divertimento portando il giocatore a sentirsi frustrato in breve tempo.

– Gameplay ipnotico

– Numerose innovazioni rispetto agli episodi precedenti

– Modalità a due giocatori

– Decisamente frustrante

– Fluidità non eccellente

7.2

Obiettivamente, vi è poco da dire su un titolo dello spessore di R-Type III. Siamo dinanzi a uno dei capisaldi della storia degli sparatutto e le innovazioni presenti lo rendono sicuramente uno dei giochi al momento più divertenti per la Virtual Console. L’estrema difficoltà permea il titolo e sicuramente molte volte avrete voglia di buttare dalla finestra il vostro Wii. Ciò nonostante verrete rapiti dal gameplay e proverete una sensazione di amore e odio durante le vostre sessioni. Oramai non se ne vedono più di giochi così difficili… per la sfortuna… o la fortuna dei giocatori.

Voto Recensione di R-Type III - The Third Lightning - Recensione


7.2