Anteprima

Quantum Break

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a cura di erik369

L’arrivo di Quantum Break si fa sempre più vicino, e con esso aumentano le informazioni reperibili sull’ambizioso titolo dei Remedy. Quantum Break sembra aver avuto uno sviluppo non semplicissimo, il cui rinvio ha suscitato lo sconforto di tutti quei giocatori che attendevano con ansia questa promettente nuova IP. Ormai però non ci sono più dubbi: Quantum Break arriverà il 5 aprile, disponibile sia nella versione Xbox One che quella PC. Siamo qui per informarvi sulle ultime novità trapelate sul titolo, il quale è anche uno dei più promettenti del 2016. L’attesa verrà ripagata?

Time powersErano già trapelate diverse informazioni riguardo l’incipit narrativo di Quantum Break, facendoci già rendere conto di quanto story-based sarebbe stata l’esperienza costruita dai Remedy. Tutto ha inizio da un esperimento sui viaggi nel tempo il cui fallimento porta a conseguenze disastrose. Il tempo stesso è infatti sull’orlo del collasso, generando alterazioni dagli esiti imprevedibili. In questo scenario troviamo Jack Joyce, un fuggitivo braccato dalla potente organizzazione Monarch Solution, capeggiata dal suo ex migliore amico, Paule Serene. L’esperimento ha concesso loro poteri incredibili, capaci di alterare sensibilmente lo spazio-tempo. Jack è intenzionato a fermare il disastro temporale, ma facendolo andrà esattamente contro le volontà della Monarch Solution, la quale, per qualche oscuro motivo, sembra anelare il caos temporale. Sebbene sia presto per parlare della bontà della trama (già comunque intrigante dalle premesse), possiamo dirvi che tutta la componente riguardante i viaggi temporali è stata realizzata con grande cura.  Il tutto infatti è stato costruito su delle reali basi scientifiche, mettendo in campo teorie e soluzioni non ancora confermate né smentite. Gli sviluppatori sembrano addirittura aver consultato un ex scienziato del CERN per consolidare le basi sulle quali hanno costruito la loro macchina del tempo virtuale (qualcuno ha detto Steins;Gate?).La narrazione, per quanto centrale, sarà accompagnata da un gameplay altrettanto promettente ed esaltante. La primissima novità in questo senso è costituita dalla presenza dei poteri temporali. Jack possiede ben sei poteri in grado alterare lo spazio-tempo e di aiutarlo nella sua missione. Di questi ben quattro sono stati resi noti. Il primo di essi è il “Time Vision”, il quale permette di evidenziare i nemici, in modo simile a quanto avviene con la modalità detective di Batman o l’occhio dell’aquila di Assassin’s Creed. Il profilo dei nemici verrà evidenziato in rosso, permettendo di conoscerne non solo la posizione, ma anche la tipologia. Segue il cosiddetto “Time Stop”, grazie al quale il protagonista potrà creare delle bolle al cui interno il tempo viene quasi del tutto congelato. Qualsiasi cosa entri a contatto con tale bolla viene rallentata drasticamente per qualche secondo. In questo modo è possibile fermare un’eventuale granata in arrivo, sparare per accumulare proiettili che andranno a colpire il nemico in una volta sola, o intrappolarlo in un’esplosione. Abbiamo poi il “Time Dodge”, un dash istantaneo al cui termine si innescherà una brevissima sequenza in bullet time. Tale potere può essere utilizzato per scansare un nemico in carica all’ultimo momento, portandoci poi dietro di esso, posizione dalla quale potremo facilmente finirlo. Nel caso la traiettoria del dash coincida con uno o più nemici, questi verranno anche atterrati. Infine abbiamo il “Time Shield”, potere che rende Jack totalmente invulnerabile per pochi secondi, generando una sorta di campo di repulsione.

Da grandi poteri derivano grandi responsabilitàDopo aver letto il funzionamento di tutti questi poteri incredibilmente efficaci vi starete sicuramente chiedendo quanta sfida possa esserci in Quantum Break, dato che sembra metterci letteralmente nei panni di una sorta di divinità. Ebbene possiamo dirvi che per quanto Jack sia potente il gioco sarà tutt’altro che una passeggiata. Il primo ostacolo è rappresentato dal tempo di ricarica delle abilità. Gestire efficacemente le abilità a nostra disposizione sarà uno dei cardini principali del gameplay ideato dai Remedy. Ogni potere ha infatti un differente periodo di cooldown, durante il quale saranno impossibili da utilizzare. Sono il “Time Vision” potrà essere usato di frequente, mentre il resto delle abilità prevedono un tempo di ricarica che va dai 6 ai 14 secondi. In questo modo si crea una sorta di componente strategica dove la gestione dei poteri diventa fondamentale per uscire vittorioso dai combattimenti. A questo si aggiunge anche l’IA nemica, la quale sembra avere un comportamento intelligente e aggressivo, con nemici che cercano continuamente di circondarci, di distruggere le nostre coperture e di farci uscire allo scoperto con delle granate. Questa scelta di design è fatta proprio per bilanciare le abilità altrimenti overpower di Jack. Inoltre con il proseguimento del gioco anche i nemici inizieranno ad acquisire poteri temporali, mantenendo costantemente elevato il grado di sfida. Questo perché i poteri in possesso da Jack potranno essere potenziati a loro volta grazie ai cosiddetti Chronons, oggetti sparsi per le varie ambientazioni di gioco. Grazie a tutte queste caratteristiche Quantum Break sembra differenziarsi esponenzialmente dai classi TPS. Basti pensare al fatto che le coperture (ampiamente presenti) verranno utilizzate solo per concederci quell’attimo di respiro sufficiente a ricaricare le nostre abilità, o a ripararci da un assalto nemico. Per la maggior parte del tempo infatti sarete allo scoperto, manipolando il campo di battaglia grazie alle abilità sopracitate. E’ stata anche segnalata la presenza di piccoli puzzle ambientali, risolvibili grazie ad un uso differenziato dei poteri temporali. Su quanto riuscite siano queste sezioni è ancora presto per dirlo.

Linee temporali coincidentiI Remedy hanno indubbiamente lavorato su un gameplay innovativo, ma Quantum Break è anche un esperimento narrativo. Ciò è attribuibile principalmente alla famigerata serie in live action e alla relazione che questa ha con il gioco in sé. Su questo particolare aspetto abbiamo finalmente ottenuto qualche nuova informazione. Mentre il gioco si focalizzerà su Jack e la sua storia, la serie seguirà invece gli antagonisti, in particolare Paul Serene e i principali esponenti collegati alla Monarch Solution. I due intrecci saranno indistricabilmente collegati, influenzandosi l’un l’altro. Tale collegamento avverrà tramite i Juction points, sezioni di gioco in cui il giocatore, rivestendo i panni di Paul Seren, deve affrontare decisioni in grado di modificare l’arco narrativo di entrambi gli intrecci. A differenza di Jack, Paul può intravedere visioni di quelli che saranno gli eventi futuri. In questo modo sarà possibile saggiare immediatamente le conseguenze della propria scelta. Questo tipo di approccio al fenomeno delle scelte che influenzano il mondo nel lungo periodo è inusuale, ma non per questo meno funzionale. Tramite questo espediente sarà possibile interpretare due personaggi dai propositi diametralmente opposti. Tali scelte possono persino decidere il destino dei personaggi della serie, i quali potranno diventare importanti png nel corso del gioco oppure non figurare affatto. Volendo parlare della serie in sé, sembra che quest’ultima sia più che una semplice raccolta di lunghe cutscene in live action, ma possieda una qualità intrinseca abbastanza elevata da renderla realmente appetibile, offrendo l’opportunità di approfondire personaggi e situazioni che altrimenti non avrebbero potuto ricevere la stessa attenzione dedicata. Anche la presenza di un ottimo cast è segno della volontà dei Remedy di rendere la serie una vera e propria esperienza alternativa.

– Gameplay sfaccettato, spettacolare, strategico e ricco di idee

– Tasso di sfida in grado di bilanciare lo strapotere del protagonista

– Narrativa promettente, stratificata e variabile

– La serie in live action è una buona aggiunta

Quantum Break è un esperimento sia per quanto concerne il gameplay che per la narrazione. Potremo mettere presto le mani tra uno dei titoli più promettenti del 2016, il quale sembra vantare un ritmo di gioco serrato ed esaltante, ricco di idee che lo rendono molto più che il classico “sparamuretto”. Un TPS in cui è necessario valutare continuamente le proprie risorse e possibilità non è cosa comune, amplificando il tutto con un tasso di sfida che sembra mettere continuamente sotto pressione il giocatore. Una narrazione stratificata e di prim’ordine non farebbe altro che innalzare l’operato dei Remedy, i quali stanno battendo una via dagli esiti promettenti, ma comunque incerti. Adesso non ci resta che attendere Aprile, fiduciosi come non mai.