Recensione

Pusher

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a cura di Iori Yagami

Il genere dei puzzle game è tra i più amati dai videogiocatori. Numerosi sono i titoli di grande successo appartenenti proprio alla “simpatica” categoria dei rompicapo. Tra questi è doveroso segnalare il mitico “Tetris”, ormai un classico del genere, il divertentissimo “Super Puzzle Fighter 2 Turbo” di Capcom, basato sui personaggi appartenenti alla popolare serie di “Street Fighter”, “Puzzle Bobble” di Taito, “Puyo Puyo” di Compile, “Colums” di Sega, e “Baku Baku Animal” di AM3, tra l’altro convertito anche su Sega Saturn.Ci sarebbero ancora molti altri titoli da elencare, ma forse questi sono i più rappresentativi del genere.Il motivo per cui la gente ama questo particolare tipo di giochi è da ricercarsi probabilmente nella capacità di far “ragionare” il giocatore senza però “stressarlo” con sistemi di gioco complessi. Non a caso i puzzle game sono generalmente immediati e semplici da giocare.E’ in questo fortunato filone videoludico che si colloca Pusher, l’ultima fatica di JoWood Productions. La software house austriaca ha concepito infatti un puzzle game “essenziale”, ma dotato comunque di un gameplay abbastanza solido.

“Puzzle Bobble VS. Pusher ?”Beh, non proprio. Purtroppo i due titoli sono differenti, sia dal punto di vista grafico che nella struttura di gioco. L’unico punto in comune, che avvicina Pusher al classico di Taito, è la possibilità di eseguire combo in maniera del tutto simile.In Pusher avremo a disposizione diversi stage numerati, ognuno con un’enigma da risolvere. Questo si riduce semplicemente nella “distruzione” di tutte le palline colorate presenti sullo schermo, nel minor tempo possibile. Quando questo sarà ripulito passeremo alla prova successiva, fino al completamento di tutte le missioni disponibili.Le sfere sono di colore giallo, rosso e blu, e dovremo cercare di allinearne tre consecutivamente (dello stesso colore), sia in orizzontale che in verticale, per fare in modo che queste si frantumino. Naturalmente si potranno frantumare anche le palline attaccate all’incastro principale, incrementando così il nostro punteggio.Le palline si “lanciano”, da diverse postazioni (sia verticale che orizzontale), con la pressione del tasto sinistro del mouse.Una proposta abbastanza interessante, ed originale, di Pusher è la possibilità di poter “spostare” la pallina verso l’incastro più vicino, favorendo la provvidenziale frantumazione delle sfere. Questi spostamenti sono però possibili solo con le palline “lampeggianti”. Appena sposterete la freccia del mouse verso la pallina più grande, questa si illuminerà e vi permetterà di “trascinarla” nel punto più favorevole all’incastro.Sfortunatamente questi spostamenti possono avvenire solo in vicinanza delle sfere e non si potrà trascinare la pallina a proprio piacimento (come ad esempio in diagonale, ecc.). Una volta eseguito lo spostamento la pallina diventerà “piccola” e non potrà più lampeggiare, impedendone così un ulteriore movimento.Come si può ben notare il gameplay è semplice ed intuitivo, caratteristica tipica dei puzzle game. La semplicità di Pusher è evidenziata anche dalle due sole modalità di gioco, ovvero quella principale più un inedito Puzzle Mode. La modalità principale l’abbiamo già vista sopra, mentre il Puzzle Mode consiste nella risoluzione di puzzle più o meno semplici, tipo “missioni”. Ogni sfida sarà sempre più difficile da risolvere. Una volta completata una missione si passa alla successiva, fino al naturale completamento dell’intera lista.Indubbiamente la modalità di gioco principale è molto più divertente del Puzzle Mode, ma almeno fa piacere scoprire che c’è una variante nella scelta delle opzioni di gioco.

La semplicità non è tutto.Pusher si presenta visivamente molto primitivo. Sebbene l’aspetto estetico in un puzzle game passi in secondo piano, non dimentichiamo che anche l’occhio vuole la sua parte. Graficamente parlando il titolo di JoWood è poverissimo, al punto da sembrare quasi un gioco da Commodore 64 o da Master System (e non esagero).Giochi dell’era a 32 bit, come ad esempio “Baku Baku Animal” oppure “Super Puzzle Fighter 2 Turbo”, sono già più accattivanti graficamente di Pusher. Non è presente neanche una introduzione del gioco, ma solo la schermata del titolo. I vari stage del gioco sono tutti identici tra loro e caratterizzati solo da un semplice “numero” sullo sfondo. Una grafica così misera sarebbe vergognosa perfino su una console a 16 bit, figuriamoci su un PC moderno! Inutile dire che si poteva (e si “doveva”) fare di più, molto di più.Sul versante sonoro la situazione migliora leggermente (ma non di molto). L’accompagnamento musicale è carino, anche se leggermente ripetitivo. Gli FX sono nello standard, nulla di più.L’unico punto di forza di Pusher è la giocabilità. Infatti il titolo di JoWood è discretamente divertente e molto semplice da giocare. Pusher si gioca con il mouse ed è immediato come i più tipici puzzle game. Forse il gameplay non è perfettamente bilanciato, ma tutto sommato Pusher risulta comunque accattivante.Anche se Pusher è inferiore ad altri classici del genere, la longevità del titolo JoWood è assicurata da un discreto interesse che potrebbe esaltare gli appassionati di rompicapo. Ok, non siamo ai livelli eccelsi di “Super Puzzle Fighter 2 Turbo”, “Puzzle Bobble”, o “Baku Baku”, ma Pusher assicurerà diverse ore di divertimento ai patiti di puzzle game possessori di PC. Inoltre la difficoltà è ben calibrata e questo permette di rigiocarlo sempre con una buona dose di interesse.

HARDWARE

Processore 200Mhz, 32 Mb Ram, 50 Mb di spazio su Hard Disk, Win 95/98/Me/2000/XP

MULTIPLAYER

Assente.

Abbastanza carino e discretamente divertente da giocare.

E’ un puzzle game.

Grafica scadente e sonoro ripetitivo.

Sistema di controllo non perfettamente bilanciato.

6.9

Pusher è un discreto puzzle game, dotato di una buona giocabilità. Pur non raggiungendo i grandi classici del genere Pusher possiede comunque una discreta dose di divertimento, elemento indispensabile per ogni buon puzzle game che si rispetti.

Graficamente siamo su livelli davvero poveri, una vera vergogna per ogni PC di nuova generazione. Senza dubbio JoWood doveva curare maggiormente l’aspetto visivo del suo prodotto, anche perchè così com’è è davvero troppo scarno.

Tutto sommato si tratta di un puzzle game realizzato senza infamia e senza lode. E poi visto il prezzo relativamente basso (19.99 euro) non è il caso di pretendere la luna.

Pusher rappresenta un coraggioso tentativo, da parte di JoWood, di proporre un puzzle game su PC. Aspettiamo con ansia il capolavoro del genere.

Voto Recensione di Pusher - Recensione


6.9