Recensione

Pursuit Force: Extreme Justice

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a cura di Star Platinum

Se il primo capitolo di Pursuit Force era riuscito ad ottenere un discreto consenso tra il pubblico, a noi non aveva convinto del tutto, probabilmente per via delle aspettative piuttosto elevate che poi all’atto pratico non erano state soddisfatte pienamente, lasciando più di una perplessità ed un motivo per rimettere mano alla serie. Nonostante i piccoli difetti presenti però, il gioco risultava più che godibile grazie ad un gameplay fortemente concentrato sull’azione pura e su delle trovate a tratti originali. Saranno riusciti gli sviluppatori ad offrire un’esperienza videoludica meritevole di attenzione anche questa volta? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

La giustizia non ammette erroriProprio come avveniva nel precedente episodio, anche in Pursuit Force: Extreme Justice sarete chiamati a vestire i panni di tutori dell’ordine all’interno delle caotiche e complesse strade che attraversano la cittadina di Capital City. La criminalità infatti continua a dilagare senza freno e l’unica speranza per i poveri cittadini è rappresentata dalla vostra squadra speciale, che non dovrà esitare di fronte a nulla pur di applicare la giustizia a tutti i costi e con qualsiasi mezzo a disposizione. Rispetto alle origini, notevole cura è stata dedicata ai “nemici” che affronterete, presenti in numero decisamente consistente e differenti rispetto al passato. Le gang di teppisti che cercheranno in tutti i modi di guastarvi la festa, sono infatti ben diversificate tran loro e in più di un’occasione necessiteranno di tutta la vostra abilità per poter essere messe a riposo in maniera definitiva. Per tutti coloro che non avessero mai avuto modo di conoscere questa serie, potremmo definirla come un ottimo mix tra due generi, ossia un titolo a metà tra un racing ed un action game. In ambito videoludico, la maggior parte di questi “esperimenti” risulta azzardata e scarsamente producente a livello qualitativo, ma fortunatamente PF non appartiene a questa categoria. Anzi, fin dalle prime battute vi stupirete di come la struttura narrativa ben si sposi con il dinamismo del gameplay, a tratti davvero caotico. Trattandosi di un seguito sarebbe stato troppo petendere un elevato grado di originalità ed infatti buona parte della meccanica di gioco è stata ripresa per intero o quasi dal capitolo precedente. Ancora una volta la modalità storia sarà composta da un elevato numero di missioni (circa una trentina) in cui sarà necessario portare a compimento alcuni obiettivi. E’ stato inoltre differenziato il parco veicoli di cui potrete avvalervi e che comprende oltre alle classiche auto, moto e alcuni tipi di mezzi adatti alla navigazione, anche altri decisamente più ingombranti e letali quali ad esempio degli enormi carri armati, aerei e treni.

Tanti modi per divertirsiA livello di meccanica, il gioco non offre soluzioni particolarmente originali, tuttavia abbina un riuscito mix che combina più elementi con l’unico scopo di divertire e coinvolgere non soltanto il giocatore ma anche tutti coloro che avranno modo di assistere alle vostre imprese, grazie ad una “regia” altamente spettacolare e funzionale. Giusto per fare un sempio concreto, il vostro obiettivo non consisterà infatti unicamente nell’inseguire pericolosi malviventi, in quanto una volta che li avrete abbastanza vicini al vostro raggio d’azione potrete letteralmente spazzarli via dai rispettivi veicoli prendendone il controllo e le numerose dinamiche con cui è possibile interagire non si fermano certamente qui. Oltre all’enorme campionario di mezzi a vostra disposizione, potrete cambiare vettura a gioco in corso, “sequestrando” tutto ciò che tornerà utile al vostro scopo e, possibilmente, abbandonando l’auto prima che essa raggiunga un numero di danni tale da decretarne l’esplosione. Proprio la differenzazione dei veicoli pare essere uno degli aspetti più positivi di PF, poiché ad ognuno di essi corrisponde un’ambientazione nonché un approccio decisamente diverso e ben ispirato. Gli scenari a disposizione vanno infatti dalle affollate strade cittadine a stretti canali marittimi, passando da inseguimenti in cielo aperto supportati dall’utilizzo di elicotteri tanto avvincenti quanto pericolosi. Le cose da fare però vanno ben oltre la semplice sessione di cattura dei criminali e buona parte del tempo la trascorrerete anche in sessioni totalmente appiedati, all’interno di un contesto action sempre dinamico e molto divertente, supportato da un sistema di controllo che risulta preciso anche se non sempre comodo.

La legge è uguale per tuttiPrima di analizzare il comparto tecnico è giusto spendere ancora due parole per descrivere gli ulteriori miglioramenti compiuti rispetto al capitolo precedente, che di fatto rendono questo secondo episodio interessante sotto molteplici punti di vista. Per prima cosa è bene precisare che il livello di difficoltà appare ben calibrato e malgrado la sfida sia decisamente elevata, saranno solo alcuni i casi in cui avvertirete un leggero senso di frustrazione. Gli sviluppatori, proprio per rispondere alle lamentele piovute dopo il primo episodio, hanno infatti introdotto la possibilità di beneficiare di punti di salvataggio nel corso delle missioni, indispensabili per poter ripartire con la stessa grinta senza farsi scoraggiare nemmeno al cospetto degli ostacoli più complessi. Ogni livello è infatti contraddistinto da una serie di requisiti da rispettare (come ad esempio il tempo massimo consentito per completare lo stage) e a volte basta molto poco per passare da una probabile vittoria ad una sconfitta desolante. In base ai progressi ottenuti è possibile inoltre investire nell’acquisto di alcuni extra, utili per migliorare le proprie performance nel corso del gioco.Purtroppo non vi è traccia di una modalità multiplayer degna di questo nome, se si esclude la possibilità di sfidardi in wireless fino a quattro giocatri, secondo alcune scelte sostanzialmente già viste in numerosi altri titoli del genere.Dal punto di vista della grafica, il gioco migliora profondamente quanto mostrato in passato. L’engine poligonale è solido ed estremanente fluido, accompagnato da una ricca palette cromatica e completato da modelli poligonali ben realizzati e accattivanti. Ogni tanto è possibile scorgere qualche piccolo bug quali ad esempio sporadici bad clipping, ma il tutto viene oscurato da texture di qualità ed effetti grafici decisamente d’impatto. Molto buono anche il sonoro, dotato di effetti sonori convincenti e brani orecchiabili, in grado di suonare la carica sottolineando lo svolgersi delle azioni più concitate.Ovviamente la forte componente arcade premia un gameplay molto dinamico e immediato, ma potrebbe risultare poco attraente per i gusti di alcuni giocatori e in tal senso una maggiore profondità avrebbe portato soltanto a migliramenti decretando un successo senza mezze misure. Si tratta di un ottimo gioco, ma il fattore rigiocabilità potrebbe essere una riserva da valutare con attenzione.

– Ottima realizzazione tecnica…

– Gameplay immediato

– Concept coinvolgente

– …ma graficamente sono presenti alcuni bug

– Occasionalmente frustrante

– Il multiplayer è mal sfruttato

7.0

Pursuit Force: Extreme Justice migliora i discreti risultati raggiunti dal predecessore proponendo una struttura piacevole e divertente, fortemente incentrata sull’azione e sugli inseguimenti senza alcun assillo strategico o realistico. Il gioco gode di una realizzazione tecnica molto positiva e convince pienamente grazie ad un gameplay vario e senza alcun tempo morto.

Il principale difetto di questo prodotto è legato al fatto che una volta completato difficilmente avrete voglia di rigiocarlo e questo,unito ad una longevità comunque non eccezionale, potrebbe scoraggare alcuni di voi ad acquistarlo. Resta indubbiamente uno dei prodotti più interessanti tra quelli pubblicati per PSP negli ultimi mesi e vi consigliamo almeno di provarlo, prima di decidere se merita di entrare a far parte della vostra ludoteca. Il concept non sarà innovativo ma il divertimento è assicurato.

Voto Recensione di Pursuit Force: Extreme Justice - Recensione


7