Recensione

Pursuit Force

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a cura di Darkzibo

Uno dei titoli che più ha incuriosito l’utenza PSP, per la sua particolarità e soprattutto per la spettacolarità mostrata nei trailers, è senza dubbio Pursuit Force nato dai programmatori di Big Big Studios. Se avete sempre desiderato essere il protagonista di un film d’azione, dove il rude promotore delle legge si getta da un automezzo all’altro durante gli inseguimenti, questo titolo fa per voi!

La città è in preda al panicoCome ogni titolo poliziesco che si rispetti, anche questo Pursuit Force riprende la classica trama dei film action che prevede la formazione del classico corpo speciale di polizia, destinato a liberare la città in preda al crimine dilagante. In particolare, lo stato è in mano a cinque gangs criminali e sarà compito del nostro bravo poliziotto smantellare queste organizzazioni che infestano il quieto vivere dei bravi cittadini. Nulla di che, il vero succo sta nell’innovativo gamplay. Le immagini potrebbero trarre in inganno il lettore facendogli credere che, per l’ennesima volta, si trova di fronte al medesimo, monotono, titolo di corse per auto. Niente di più fuorviante: il gioco non vi terrà incollati al sedile della vostra auto d’ordinanza ma vi permetterà di ‘gettare’ letteralmente il vostro avatar da un mezzo all’altro, proprio come nei migliori film action di Steven Segal. Già questa semplice novità, in uno pseudo gioco di guida per PSP, potrebbe incuriosire qualcuno; si aggiunge inoltre il fatto che il nostro spericolato garante della legge potrà anche sparare mentre si troverà a mezz’aria tra un automezzo e l’altro (con un buon effetto in semi bullet time, in perfetto stile Max Payne o Matrix) e che, una volta giunto sul veicolo nemico, dovrà ucciderne i conducenti o evitare i loro colpi di arma da fuoco, prima di prenderne il possesso. Questi elementi dovrebbero far comprendere appieno lo stile di questo titolo, incentrato sulla pura e veloce azione. Non preoccupatevi, per svolgere quanto detto poc’anzi, non dovrete imparare a memoria combinazioni impossibili di pulsanti: contano solo i riflessi. Al momento più opportuno, durante una sfrenata corsa, apparirà un segnale al centro dello schermo, che indicherà la possibilità di saltare sul veicolo che vi è vicino: a questo punto, pressato il pulsante cerchio, sarete, con un balzo, nell’auto prescelta. I mezzi a disposizione, non saranno solo nemici, ma anche di comuni cittadini che non potranno essere uccisi, ma che si sposteranno educatamente dal posto di guida per lasciarvi spazio (cosa abbastanza improbabile nella realtà, dove si prenderebbero un colpo, sentendo il tonfo di un poliziotto che plana sul tettuccio dell’auto); non ci saranno solo automobili, ma si và dai camioncini agli elicotteri, dai motoscafi ai pullman, dalle auto da corsa alle motociclette. Il tutto, come detto precedentemente, è gestibile tramite semplici comandi: pad per muovere il mezzo o per evitare di rovinare a terra mentre ci si trova in corsa, cerchio per saltare, R per sparare, triangolo per ricaricare l’energia, ove ve ne sia la possibilità, X per accelerare e quadrato per frenare e evitare i proiettili nemici; queste intuitive disposizioni sono ben calibrate e immediate, tant’è che la giocabilità resta di alto livello; unico appunto è la gestione degli spari, relegate al pulsante R: dopo un po’ di tempo che passerete a forellare i vostri antagonisti, avrete la sensazione di scassare il pulsante. Si tratta solo di una sensazione, logicamente. Un punto a sfavore purtroppo ricade sul controllo del mezzo quando sbanderete perché diventerà ingestibile e, molte volte, vi ritroverete a non capire per quale direzione proseguire.Vediamo come si strutturano le missioni. Per ogni gang criminale, ci saranno da risolvere sei casi (per un totale di 30), sbloccabili ottenendo dei buoni risultati nelle prime missioni e passando quindi di grado all’interno della gerarchia poliziesca. Ogni compito assegnato sarà diverso e, in alcuni casi, non potrà che ricordare GTA: vi sarà richiesto di portare un pentito all’aeroporto, evitando gli scagnozzi del boss che lo vogliono eliminare, di bloccare un traffico di sostanze tossiche. Tutte le missioni, però, sono funzionali alle possibilità del gioco: nessuna libertà di scorrazzare a caso per la città, o di camminare lungo le strade. Probabilmente, questi elementi avrebbero snaturato il significato di Pursuit Force, che si basa tutto sull’azione senza mai cadere in momenti di tranquillità stagnante, trasformandolo nell’ennesimo clone del ben più famoso titolo Rockstar. Altro fattore importante è che non durante tutto lo svolgersi del gioco potrete effettuare le funzioni che il vostro alter ego virtuale possiede: per esempio, durante la scorta del pentito all’aeroporto, non potrete abbandonare la vostra auto di pattuglia, proprio per non lasciare solo il pover uomo convertito alla giustizia.

In quanto tempo pulirai le strade ?Da buon titolo poliziesco, Pursuit Force prevede una corposa modalità Carriera formata dalle sopraccitate 30 missioni, di difficoltà crescente e capaci di intrattenervi parecchio tempo con in pugno la vostra PSP; la Gara vi vedrà sfidare le auto della polizia in un percorso specifico dello Stato; altre modalità sono: la Sfida a tempo, classica per i normali giochi di guida, i Record, dove visualizzerete i risultati delle vostre imprese, la Galleria che è più precisamente la raccolta di tutte le immagini e i filmati sbloccati. Nota davvero dolente, è la totale assenza di una modalità multiplayer; un difetto non trascurabile, dato che riduce di parecchio la longevità del gioco. Fortunatamente le missioni, sono talmente varie, che non potrete fare a meno di ripetere quelle che più apprezzerete, per ottenere una valutazione più alta. Un ottimo replay – game, quindi, divertente e adrenalinico quanto basta per tenervi incollati alla PSP per parecchio tempo.

Un intero Stato in pericoloC’è da dire che graficamente questo Pursuit Force si rivela inaspettatamente notevole. I mezzi sono dettagliati, con danni in tempo reale e le strade, non visitabili completamente ma indotte alla creazione di percorsi alternativi (non seguirete sempre la strada principale ma vi ritroverete anche nelle zone dimesse), sono davvero lunghe e si snodano in città ben strutturate: difficilmente quindi i percorsi risulteranno noiosi. Certo, non aspettatevi di poter effettuare tour turistici, ma il motore grafico compie già un lavoro notevole data la quantità di elementi che muove le situazioni che è in grado di gestire: non subisce alcun rallentamento neppure quando il nostro fidato poliziotto compie le sue funamboliche acrobazie (con il conseguete cambio di telecamera). Interessanti sono le textures dedicate ai mezzi: con inquadrature ravvicinate, non potrete fare altro se non notare il dettaglio e la cura con cui sono state impostate, nonchè gli ottimi riflessi che la luce esterna creerà sulla carrozzeria. Ci sono poi i particolari di classe, come il cadavere del vostro oppositore che oscilla, seduto in parte a voi, in base a come si muove il veicolo, oppure la visuale soggettiva che permette di sparare dall’elicottero. Le ambientazioni hanno poco da invidiare a giochi più blasonati come Burnout, rappresentando molto bene i paesaggi dello Stato che andremo a liberare: si va da zone di montagna, ad altre urbane a luoghi costieri: tutti ben curati. Gli unici difetti si possono riscontrare in qualche bug di troppo, anche se difficilmente individuabile, e nella realizzazione dell’acqua, ricreata con un anonimo manto blu. Ottimi i filmati in CG, che vantano una risoluzione alta e che sfrutta al meglio l’ampio schermo del portatile Sony. Il sonoro, oltre alle ottime esplosioni, agli spari, al rombo dei motori e al rumore dei veicoli che cozzano tra di loro o contro il bordo della strada, fornisce un doppiaggio interamente localizzato in italiano. Davvero un buon lavoro di riadattamento, con le voci dei vostri alleati o degli antagonisti che vi accompagneranno durante i casi da portare a termine. La colonna sonora ricalca perfettamente l’ormai enunciato stile action, con musiche avvincenti e quasi sembrano prese pari pari dai film che vedono come protagonista il solito tamarro senza paura di turno.

– Innovativo per PSP

– Divertente

– Missioni ben strutturate

– Manca il multiplayer!

– Qualche bug a livello grafico

– Sbandamenti disorientanti

8.0

Pursuit Force è una bella sorpresa per i possessori della PSP! Originale, carismatico e veloce. Vi saprà conquistare con l’adrenalina che riesce a trasmettere, soprattutto durante la conquista del messo di trasporto prescelto. Purtroppo manca il multiplayer, cosa che avrebbe garantito ore di sano divertimento sfidando, tramite Wi fi, uno o più amici. La varietà di situazioni, comunque, non relega il gioco a un mero ed ennesimo titolo di corse, genere di cui la PSP abbonda, ma lo eleva ad action puro. Il gioco risulta essere un buon gioco per portatile, anche perché, con pochissime azioni e qualche istante di caricamento, vi ritroverete subito in mezzo alla strada a difendere la giustizia.

Consiglio questa ultima fatica dei ragazzi di Big Big Studios soprattutto a chi cerca un titolo spettacolare e di facile ed immediato apprendimento.

Voto Recensione di Pursuit Force - Recensione


8