Recensione

Project IGI 2

Avatar

a cura di RaWeN

Un atteso ritornoDavid Jones è il vostro nome, combattere il terrorismo internazionale è la vostra missione. Voi fate parte di quella segretissima squadra di militari chiamata I.G.I. ( Institute for Geotactical Intelligence ) che si occupa di vanificare i progetti dell’esaltato milionario terrorista di turno, il tutto naturalmente nell’ombra. Non si tratterà di una missione semplice, neanche stavolta, in quanto dovrete agire silenziosamente, infiltrarvi di nascosto in basi superprotette, evitare di far scattare allarmi, interagire con diversi tipi di dispositivi, uccidere solo se necessario, con freddezza e precisione. Come poco più di 2 anni fa, siete chiamati all’azione di nuovo, con Project Igi 2: Covert Strike, un titolo che si fa attendere da ormai troppo tempo e che dopo un’incredibile serie di ritardi e posticipazioni arriva sui nostri monitor, erede di un Tactical FPS ( First Person Shooter, sparatutto in prima persona ) che al suo tempo non ebbe il successo sperato, sia per una grafica non stupefacente, sia per un sistema di gioco forse eccessivamente macchinoso e di conseguenza noioso; venne inoltre fortemente criticato per la scarsa IA dei nemici.Adesso scenderemo più nei particolari ed andremo a vedere se il secondo titolo di questa serie è veramente riuscito a soddisfare le ottimiste aspettative o se si è rivelato deludente come il suo predecessore.

David Jones e Chris Ryan: una vita tra avventure ed emozioniNel 1965 nasceva a Cardiff il nostro amato David Jones. David ebbe un’adolescenza naturalmente costellata di guai con la legge e per questo dovette passare diversi anni fra le mura di un riformatorio; appena uscito si arruolò nell’esercito dove trascorse 9 lunghi anni, dei quali 3 tra le fila delle forze speciali SAS, un corpo dell’esercito Inglese specializzato nelle operazioni dietro la prima linea. Durante un lancio di routine con il paracadute David si infortuna seriamente ed è costretto a ritirarsi dalla vita militare per un po’, fino agli inizi degli anni ’90, quando fa la conoscenza del Senatore Repubblicano Lenehan, il quale nell’anno 1995 gli avanza la proposta di entrare a far parte della squadra I.G.I, un elitè di soldati scelti per combattere il terrorismo a livello internazionale, soprattutto ora che l’eco della Guerra Fredda si fa sentire, seppur di nascosto. Dopo aver sventato una fantomatica Guerra Nucleare ( con il primo capitolo del gioco ), adesso siamo alle solite, dove grandi multinazionali si attivano, pochi uomini muovono le loro pedine per ottenere già più di quanto abbiano, un periodo dove gli scontri non si fanno più con i fucili, bensì con la diplomazia, un periodo dove le battaglie non si combattono più in campo aperto, ma di nascosto, silenziosamente. E’ proprio questo il motivo che spinse il senatore Lenenhan a fondare l’ I.G.I., ed è proprio questo che tu dovrai fare: silenziosamente infiltrarti, con attenzione mirare, freddamente colpire ed infine con rapidità fuggire, senza lasciar tracce.Esiste anche un corrispettivo in carne ed ossa di David Jones, si chiama Chris Ryan, un inglese che alla tenera età di 16 anni si arruolò nelle SAS, prima come geniere e dopo come cecchino, nel 22° reggimento, per 7 anni. Diventò capo di una squadra di tiratori scelti chiamata SP ( Special Project ) e nel 1991 partì con altri 7 uomini per l’Iraq, con il compito di distruggere alcune basi di lancio per missili Scud. Purtroppo la missione si rivelò un fallimento, con 3 uomini morti e 4 catturati, e Ryan, unico superstite, fuggì per 8 giorni nel deserto, una fuga passata alla storia, che gli valse medaglia d’onore militare; tuttora Chris Ryan è un discreto scrittore di romanzi di spionaggio.

Parola d’ordine: furtivamenteCome avrete avuto modo di intuire Project Igi 2: Covert Strike è uno sparatutto “alternativo”, composto cioè di molti elementi strategici, differenziandosi dai soliti FPS che popolano il settore videoludico e ritenuti da molti ( ma non dal sottoscritto ) “noiosi”, in quanto troppo surreali e mancanti di intelligenza quali Gore, Soldier of Fortune e vari.All’inizio della prima missione verrete paracadutati da un areo, e dopo un lieve atterraggio, vi renderete immediatamente conto di che tempra sia il gioco che avete deciso di affrontare. Per introdurvi nella base dovrete infatti eludere o direttamente distruggere le telecamere disposte lungo il perimetro delle mura, oltre alle fastidiose ed inaspettate sentinelle che si aggirano intorno alla recinzione. Nel corso del gioco vi troverete di fronte a numerose scelte, come i percorsi da intraprendere, le armi da utilizzare ( meglio un attacco lungo e silenzioso o breve ma rumoroso? ) i tempi di percorrenza di alcuni tratti, facendo attenzione a rispettare gli intervalli nei quali non passa nessuna guardia. Muoversi silenziosamente è indispensabile per la buona riuscita della missione, in quanto facendo scattare l’allarme vi ritroverete irrimediabilmente decine di guardie alle calcagna e sarete veramente nei guai. Già dalle prime missioni vi renderete però conto, ahimè, delle pecche di I.G.I. 2, per quanto riguarda la giocabilità. Innanzitutto i mirini che abbiamo a disposizione, nonostante con buon realismo mutino a seconda dei movimenti per rendere più difficoltoso sparare in corsa, sono decisamente elaborati male, rendendo estremamente difficile una mira accurata.Inoltre è da criticare ( e su questo punto si discuterà abbondantemente ) l’IA dei nostri avversari, che talvolta ci renderà più facile la vita, anche nei livelli più elevati, aumentando forse il livello di gradimento del titolo; i nemici sono troppo statici in combattimento, tuttavia anche da grandissime distanze conservano un’ottima mira con qualsiasi arma. Una volta colpiti vedremo tutto completamente rosso, impedendoci di poter evitare nuovi colpi, situazione alquanto scomoda, soprattutto qualora ci trovassimo circondati da più avversari. Nonostante sia un gioco prevalentemente di carattere stealth, a volte ci stupiremo di trovare missioni nei quali potrete sfogare la rabbia accumulata e fare un vero e proprio bagno di sangue, rialzando la giocabilità del titolo, altrimenti troppo noiosa e statica.Avrete inoltre la possibilità di interagire con vari elementi del livello, quali interruttori, computer, scale e cavi, per poter avanzare; non manca inoltre una grande varietà di armi realizzati con ottima fattura, sia nell’utilizzo che nel loro aspetto grafico.Un discorso a parte va poi fatto per il multyplayer, ottimamente realizzato in giganti mappe, dove in modalità cooperativa potrete divertirvi incredibilmente ad accumulare denaro per l’acquisto di equipaggiamenti sempre migliori.

Fra textures ripetitive ed effetti sonori“L’apparenza inganna”, parole sante, che anche in questo caso corrispondono alla realtà, in quanto ad una prima impressione il gioco sembrerebbe ben realizzato, con delle textures davvero lodevoli; ma andando avanti, non potrete fare a meno di accorgervi che si tratta sempre e solo delle stesse ripetute decine e decine di volte! L’engine grafico realizzato da Codemasters si rivela fin troppo semplice ed essenziale, spesso squadrato e decisamente inadatto a concorrere con i rivali di oggi, come Splinter Cell. Senza forzare troppo la mano si potrebbe affermare che i progressi compiuti dal primo capitolo non sono troppo rivoluzionari e sembra di trovarsi al cospetto di un gioco di qualche tempo fa… Il complesso grafico è in conclusione povero, scarno, trova la sola magra consolazione di una buona rendita dei personaggi.Il sonoro è invece decisamente buono, corredato di diversi effetti che provvedono ad innalzare il livello di realismo del titolo, seppur non sfruttino al massimo le potenzialità del supporto Dolby Sorround.

Quanto può durare?Per la longevità di I.G.I 2 non farò altre critiche, affermo solo che per gli amanti del genere Stealth, un po alla Metal Gear Solid, si tratta di un gioco piacevolmente giocabile, che appassiona ed intriga. Per i poveri appassionati come me degli scontri più sanguinosi e gretti, non riuscirebbe a sopravvivere più di una settimana. La modalità multyplayer invece, riesce con sommo stupore a coinvolgere tutta la popolazione di adoratori di FPS, in quanto combina benissimo elementi tattici tipici del single player, con furiosi scontri e ampio spargimento di sangue.

HARDWARE

Win 98,Me,Xp,NT, DirectX8.1, Pentium III o Athlon 700mhz, 128 MB Ram, scheda video 32 MB, Scheda audio compatibile Dx8.1, 1,9 GB su Hard Disk, lettore cd 8x, mouse e tastiera

MULTIPLAYER

presente in TCP/IP e in LAN, con da 1 a 32 giocatori

– Buona realizzazione dei personaggi

– Ottimo multyplayer

– Storia e modalità stealth intriganti

– Grafica troppo elementare

– Giocabilità a tratti noiosa

– Longevità bassa

– IA elaborata male

6.8

Il secondo capitolo della serie Project Igi in fondo continua la non brillante carriera del primo episodio, causa una grafica decisamente poco pregiata e una giocabilità spesso noiosa e facile. Tuttavia la modalità multyplayer può essere apprezzata da una vasta gamma di giocatori e sono sicuro che almeno per un po’ di tempo farà parlare di sè.

Project Igi 2: Covert Strike si inserisce in un posto di rilievo fra gli stealth del momento, senza però riuscire a competere con i suoi avversari già citati; rimane comunque un discreto titolo che può impegnare le nostre noiose serate, mettendo alla prova non solo abilità “bellica”, ma anche la nostra intelligenza e furbizia.

Voto Recensione di Project IGI 2 - Recensione


6.8