Professor Layton vs. Ace Attorney

L’importanza della narrativaEntrambe le serie puntano buona parte del loro appeal su una storia interessante e, soprattutto, su personaggi carismatici, capaci, ogni volta, di far appassionare i fan all’intreccio. Proprio la caratterizzazione dei protagonisti, comprimari e secondari, si è rivelata sin dagli albori uno dei punti vincenti dei giochi: difficile, infatti, non affezionarsi alla personalità di ognuno di essi. Considerando quanto appena detto, non è c’è da stupirsi se la maggior parte dei dettagli attualmente conosciuti su Professor Layton vs. Ace Attorney siano relativi alla trama.Il tutto inizia quando il giovane avvocato Phoenix Wright e il celebre Professor Layton giungono nella misteriosa e magica Labyrinth City. Questa particolare ambientazione dall’aspetto medievale nasconde segreti impensabili. In tale bizzarro contesto, Layton e Phoenix incontreranno presto Mahoney, una ragazzina accusata ingiustamente di stregoneria. Il nostro avvocato dovrà quindi darsi da fare per difendere in tribunale la dolce donzella. Ciò che abbiamo appena descritto sinteticamente rappresenta a grandi linee il prologo degli avvenimenti. Nonostante, al momento, non si sappia la reale collocazione di Layton e Wright nella vicenda, si è a conoscenza di un’ulteriore particolare che si rivelerà sicuramente centrale nella risoluzione dell’indagine. Labyrinth City, infatti, sembra essere assoggettata da un enigmatico individuo denominato semplicemente Story Teller (Narratore). Quest’ultimo pare essere in grado di concretizzare nella realtà gli scritti frutto della sua mente. Un’idea del genere apre inediti possibilità nella realizzazione di un enigma complessivo estremamente avvincente, nonché ricco di colpi di scena. D’altronde, il potenziale fornito da una tale premessa è stato mostrato anche in un’opera che fa del comparto narrativo il suo cavallo di battaglia: Alan Wake, giusto per restare in tema videoludico. Seppur diversamente, ci auguriamo che il titolo sviluppato da Level-5 sappia fare altrettanto buon uso di questo interessantissimo espediente. Inoltre, ritroveremo alcuni personaggi storici, tra tutti spicca sicuramente Luke, l’immancabile apprendista del Professore. Ci sarà anche modo di fare nuove conoscenze, di cui una già rivelata: Sir Jeeken Barnrod, il procuratore della cittadina, rappresentato con tanto di armatura e spada, il quale si dimostrerà ben disposto a contrastare le teorie di Phoenix.

L’unione fa la forza?Mentre l’avvocato porterà avanti il caso di Mahoney, al nostro Professore preferito toccherà dedicarsi all’esplorazione di Labyrinth City. Riflettendo, poi, sulle dichiarazioni delle software house interessate (Capcom e Level-5), le quali hanno promesso che il gameplay si baserà sulle tradizionali meccaniche tipiche delle due saghe, si può ipotizzare che la grande fetta dell’avventura vedrà gli eroici geni seguire strade differenti. Una scelta che potrebbe unire degnamente le esigenze della storia a quelle legate alla giocabilità, alternando sessioni in cui dalle dinamiche di Ace Attorney, fondate sulla raccolta di prove e sulla loro rielaborazione in tribunale, si passerà alla risoluzione in successione degli enigmi tipici delle improbabili peripezie del Professor Layton. Zero innovazione? Forse, ma è anche vero che prevedere i risvolti pratici che si otterranno da tale connubio è attualmente quasi impossibile. Solo il tempo ci mostrerà se gli sviluppatori abbiano avuto l’intuizione giusta e siano riusciti ad amalgamare in modo naturale e genuino gli aspetti derivati dalle due serie. Qualche sottile aggiunta verrà comunque integrata, poiché si è già potuto assistere ad un’opzione che consentirà a Phoenix di interrogare più testimoni e, osservando le espressioni del loro volto (proprio come accade in L.A. Noire), decidere di concentrarsi o meno su un determinato sospettato.

Dal 2D al 3DAl contrario del gameplay, graficamente il titolo prende le distanze dai canoni classici delle opere in analisi. Lo stile unico, disegnato ed aggraziato, lascerà il posto a personaggi interamente realizzati in tre dimensioni. L’eccellente qualità visiva delle precedenti avventure, caratterizzate poi da un’animazione degna dei migliori anime, potrebbe far apparire Professor Layton vs. Ace Attorney quasi un’involuzione, se si tiene conto di aspetti quali le espressioni facciali e i movimenti dei personaggi, più inclini a mostrare il fianco a qualche critica in questa nuova incarnazione. Tuttavia, il lavoro di perfezionamento è ancora lungo e l’impegno e il tocco artistico non dovrebbero mancare nemmeno stavolta, scongiurando la possibilità di provare nostalgia verso lo stile tradizionale e relegando il tutto a una semplice questione personale. Non c’è poi da dimenticarsi dell’effetto 3D, speriamo sapientemente sfruttato dal team.