Recensione

Pro Evolution Soccer 6

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a cura di Star Platinum

Dopo mesi di attesa, Pro Evolution Soccer 6 sbarca sugli schermi del DS. Il gioco, uscito in versione giapponese con il nome di World Soccer Winning Eleven DS addirittura nel novembre scorso, era stato annunciato da molto tempo, ma ha vissuto uno sviluppo assai travagliato a causa di alcuni problemi legati all’implementazione della modalità wi-fi, che ne hanno ritardato l’uscita sul mercato europeo. Sarà riuscita Konami a proporre un titolo che abbia, oltre che un nome, anche delle idee importanti oppure questa sesta edizione, la prima per il portatile di casa Nintendo, non avrà eseguito quel “dribbling” in più rispetto al rivale Fifa? Per scoprirlo non vi resta che continuare a leggere.

Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene!La fortunata serie di Pro Evolution ha iniziato a riscuotere grande successo di vendite solo negli ultimi anni, grazie alle prime apparizioni su Ps2 che permisero a questa simulazione calcistica di raggiungere la popolarità della nota serie prodotta da Electronic Arts: Fifa. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora ed oggi le parti si sono invertite o forse sarebbe meglio dire riequilibrate. Sviluppare un gioco di calcio per una console portatile non è però un compito da prendere alla leggera, per tutta una serie di limitazioni assolutamente da non sottovalutare, prima fra tutte la necessità di dover abbinare ad un solido gameplay anche una realizzazione tecnica che sia almeno sufficiente. Senza il minimo filmato introduttivo arriverete al menu principale, che comprende le voci Partita (divisa in Esibizione e Sfida ai rigori), il Tour Mondiale (che vi permetterà di affrontare tutte le nazionali presenti nel gioco, attraverso il controllo di una vostra squadra personalizzata), l’ormai immancabile Coppa Konami e la modalità Allenamento. La scelta più interessante, almeno inizialmente, è rappresentata dal fatto di poter utilizzare una “squadra originale”, composta cioè da giocatori sconosciuti ed anche molto scarsi, migliorandola poi con nuovi innesti. Vincendo le partite otterrete infatti dei gettoni, da usare con la Gacha Machine, una specie di “distributore virtuale” che ad ogni gettone inserito elargirà capsule contenenti giocatori scelti a caso presi dalle squadre precedentemente sconfitte nel Tour Mondiale. Completando determinati “traguardi” otterrete gettoni d’oro che vi permetteranno di avere maggiori possibilità di ottenere alcuni dei più forti giocatori presenti, come ad esempio Ronaldinho, Figo, Buffon o altri fuoriclasse di vostra preferenza. Purtroppo la dispensazione delle “sorprese” è generata a random, per cui non vi capiterà subito di riuscire ad allestire una squadra molto forte. Questo potrebbe scoraggiare molti di voi, considerando il tempo che si renderebbe necessario ad allestire il team dei vostri sogni, ma fortunatamente un piccolo aiuto arriva da un opzione che permette lo scambio dei giocatori ma solo attraverso il collegamento wireless in quanto la wi-fi connection è adibita esclusivamente alle partite online.

L’allenatore nel pallonePES6 dispone di un sistema di controllo molto semplice ed intuitivo. Alla croce direzionale è affidato il movimento dei giocatori, il pulsante A serve per effettuare cross, lanci lunghi e tackle in scivolata, B si usa per i passaggi e il pressing, X è il passaggio filtrante (che utilizzato con L effettua diventa un lancio in profondità) e infine Y corrisponde al tiro e al raddoppio di marcatura. I pulsanti L e R servono invece rispettivamente a cambiare il giocatore (purtroppo la risposta non appare mai immediata) e allo scatto. Il touch screen non ha praticamente alcuna funzione se non quella di indicare l’area “attiva” della porta durante l’esecuzione dei calci di rigore, spostare il baricentro della squadra e regolare la visuale durante i replay, davvero sfruttato al minimo indispensabile insomma. E’ possibile scegliere fino a quattro diverse strategie, che saranno poi applicate in modo automatico durante la partita, ma non sembra producano evidenti conseguenze nella tattica della gara, a parte forte scegliendo unicamente il fuorigioco. C’è poi la classica schermata che consente d’impostare la formazione, sostituire i giocatori infortunati, scegliere se schierare una difesa a zona o a uomo, assegnare attitudini offensive a determinati componenti della squadra e decidere i ruoli di capitano e i tiratori per calci di punizione, rigori e corner. Fin qui nulla di particolare da segnalare, a parte una vera e propria carestia riguardante le squadre di Club presenti (pare che non ce ne siano altre da sbloccare) che sono solo 10: Arsenal, Manchester Utd, Inter, Milan, Parma, Roma, Bayern Monaco, Porto, Celtic e Rangers. Non è chiaro come mai ne sia stato inserito un numero così esiguo e con quale criterio siano state selezionate, ad ogni modo ci sono un buon numero di nazionali e le licenze ed i nomi dei giocatori risultano corrispondenti alle controparti reali. I problemi però iniziano a manifestarsi durante le partite. Il controllo dei giocatori è tutto sommato preciso, ma alcune azioni (ad esempio i colpi di testa dopo un cross) appaiono talvolta difficili da compiere e l’intelligenza artificiale degli avversari non sembra molto ben bilanciata, soprattutto giocando ai livelli di difficoltà più bassi.

Salvato in cornerLa realizzazione tecnica di PES6 purtroppo è largamente insufficiente. La grafica risulta troppo pixellosa e priva di elementi di un certo rilievo (nel gioco è presente un unico stadio), ma così come era accaduto per Fifa non si possono pretendere miracoli in tal senso. Le animazioni dei giocatori sono di discreta fattura e dopo ogni rete segnata potrete assistere ad esultanze di vario tipo. Niente di eccezionale, sia chiaro, ma va comunque segnalato. Il sonoro è una delle più gravi mancanze del gioco. Le musiche che accompagnano i vari menu sono carine, ma è la totale mancanza di telecronaca (qualsiasi sia la lingua che impostiate) a lasciare davvero perplessi. Durante una partita gli unici suoni che sentirete saranno il tifo (molto poco riconoscibile) del pubblico e l’impatto con il pallone, poi il nulla. Silenzio perfetto. Mai un commento o una frase se non quando segnerete un gol e allora avrete modo di sentire una delle due o tre frasi (non sto scherzando, non ce ne sono altre!) che il commentatore, Marco Civoli, elargirà con estrema avarizia. La longevità è assicurata grazie al buon numero di modalità presenti e dalla possibilità di giocare contro un avversario umano attraverso il wireless o di scambiare i propri giocatori, sempre attraverso questa opzione. I problemi gravi sorgono però giocando nella modalità wi-fi, presente all’interno dell’opzione Network. Una volta collegati, vi sarà chiesto di scegliere se volete giocare contro un amico, contro un utente dello stesso livello oppure se sfidare qualcuno dell’Europa. A parte quest’ultima limitazione non da poco, quella che sarebbe dovuta essere la carta vincente del gioco si rivela invece un vero e proprio autogol a causa della fastidiosissima presenza di lag durante le partite online. Giusto per spiegarsi meglio, il lag è un “ritardo” nello scambio di dati che avviene in tempi maggiori rispetto a quelli desiderati. Da questo ne deriva che purtroppo, mentre giocherete, potrebbe capitare con una certa frequenza che il gioco scatti o, nei casi peggiori, si fermi per qualche frazione di secondo, portando ad un senso di frustrazione non indifferente.

– Un buon numero di modalità

– Discretamente divertente

– Licenze ufficiali

– Tecnicamente insufficiente

– Manca la telecronaca

– Molti problemi di lag

6.5

PES6 debutta su DS portando con se idee interessanti ed una giocabilità tutto sommato immediata e coinvolgente. Purtroppo però possiede una realizzazione tecnica davvero di basso livello e gli evidenti problemi nel gioco in wi-fi ne compromettono ulteriormente il giudizio e non faranno piacere a chi attendeva questo gioco quasi esclusivamente per questa possibilità. C’è da augurarsi che Konami impari dai propri errori e ci proponga un nuovo episodio della sua saga calcistica correggendo il tiro. Per adesso di PES c’è solo il nome, tutto ciò che lo ha reso celebre deve ancora arrivare, si spera il prima possibile.

Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 6 - Recensione


6.5