Anteprima

Pro Evolution Soccer 2016

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a cura di Dr Whi7es

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da una lunga serie di notizie negative provenienti da Konami. Oltre ai problemi con Kojima, erano giunte voci di una società pronta a dedicarsi quasi completamente ai giochi mobile, portando le sue serie più famose su questi dispositivi per raggiungere un numero più elevato di persone. Il futuro di Pro Evolution Soccer era stato messo in dubbio, partendo da voci che volevano la perdita delle licenze di Champions ed Europa League fino ad arrivare alla cancellazione completa della serie, dopo un capitolo che era finalmente tornato a convincere pubblico e stampa. Voci però infondate: PES è vivo e pronto a fare un ulteriore passo in avanti nell’anno in cui la serie festeggia il suo 20º anniversario.

Allenato beneProtagonista assoluto della presentazione tenuta da Adam Bhatti è stato il gameplay, ulteriormente migliorato rispetto alla già ottima base dell’ultimo capitolo. I movimenti sono stati resi ancora più fluidi, donando maggiori libertà agli attaccanti, ora in grado di mettere in difficoltà i difensori avversari cambiando rapidamente direzione o muovendosi con più facilità nello stretto grazie alle numerose nuove animazioni introdotte in questo capitolo. Il lavoro del team di sviluppo è stato impressionante, con ben tre volte il numero di animazioni rispetto al capitolo precedente e i giocatori che, per la prima volta nella serie, reagiscono dopo un’occasione sbagliata, dopo aver subito un duro fallo e molto altro ancora.Novità anche per i difensori, con i contrasti che subiscono gli effetti positivi del nuovo sistema di collisioni,  e le scivolate completamente rifatte che permettono ora, se effettuate con il giusto tempismo, di recuperare direttamente il pallone e ripartire in contropiede. I duelli aerei sono però l’elemento che più ci ha lasciato a bocca aperta: proprio come nella realtà infatti i giocatori lottano per prendere posizione, si appoggiano all’avversario per saltare più in alto, con il rischio di essere visti dall’arbitro e commettere fallo, tutte situazioni introdotte per la prima volta quest’anno. Netti miglioramenti anche per l’IA dei propri compagni di squadra, ora non più passivi in campo ma in grado di leggere bene ogni situazione di gioco, uscendo da soli dal fuorigioco e buttandosi negli spazi lasciati liberi dai difensori per creare superiorità numerica. Il risultato è una manovra più fluida e credibile, senza dover perdere tempo nel settare istruzioni specifiche ad ogni giocatore.Migliorati anche i portieri, ora più fedeli alle controparti reali, con alcuni più abili nei rinvii e altri nelle uscite alte. Assoluta novità per la serie è la presenza delle celebrations dopo aver realizzato un gol, con la possibilità di scegliere sia l’esultanza predefinita del giocatore, come il caso del selfie per Totti, sia una esultanza a scelta tra quelle disponibili all’interno del gioco. Non è tutto completamente positivo però, con punizioni abbastanza semplici da segnare, calci d’angolo difficili da indirizzare con precisione e soprattutto una fragilità difensiva nei terzini. Questo punto è quello che più ci ha preoccupato, vista l’estrema facilità di segnare sui ribaltamenti di gioco, con gli esterni che non eseguono mai la diagonale difensiva, rendendo quasi più conveniente giocare con tre difensori centrali, in modo da non dover soffrire troppo in fase di non possesso.

Non si cambia il campionatoPoche le novità rivelate per le varie modalità di gioco, con gli sviluppatori che non hanno voluto sbottonarsi più di tanto. Ogni modalità è stata oggetto di interventi, basati spesso sui feedback ricevuti dalle community sparse in giro per il mondo. Nella Master League troveremo menù completamente nuovi e diversi a seconda del campionato in cui ci troveremo ad allenare. Promesse migliorie anche nella sezione dedicata al calciomercato, anche se per un riscontro dovremo aspettare il gioco completo. MyClub è invece la modalità su cui puntano maggiormente gli sviluppatori per strappare utenti delusi dall’Ultimate Team della concorrenza. Così come su Fifa, ogni settimana, verranno introdotti nuovi giocatori, in modo da garantire contenuti sempre nuovi basati sui risultati dei campionati veri. Meritevoli di particolare attenzione sono i miglioramenti al sistema di crescita del giocatore che, secondo le parole del producer del gioco, dovrebbe permettere a tutti di possedere un team con giocatori di alto livello, senza il bisogno di avere fortuna con gli agenti. Chiudiamo con una la funzione di image porting, esclusiva per la versione PS4 del titolo, introdotta per rispondere agli utilizzatori dei file opzioni. Attraverso questa nuova aggiunta, ispirata ai tool degli sviluppatori, sarà possibile importare magliette e loghi delle squadre senza licenza, novità che farà certamente piacere ai fan ma che scontenta i possessori Xbox One, snobbati in maniera abbastanza clamorosa.

Novità anche per il comparto tecnico, a partire dall’introduzione di un nuovo tipo di telecamera, ora leggermente più bassa e con meno zoom per inquadrare una porzione più grossa di campo, il tutto per visualizzare meglio i movimenti dei giocatori senza palla. Notevoli i miglioramenti per l’illuminazione, ora decisamente più realistica, e per il manto erboso, con le zolle del prato che si sollevano dopo aver calciato. Meno evidenti sono invece i ritocchi dati ai modelli dei giocatori, già di qualità elevatissima lo scorso anno e ora ulteriormente ritoccati, con risultati impressionanti per i giocatori più rappresentativi ma con qualche sbavatura nei giocatori di secondo piano. La novità più importante resta però l’arrivo del meteo dinamico, richiesto a gran voce dagli appassionati e ora finalmente disponibile con effetti importanti sulla partita. In caso di pioggia potremmo infatti notare la formazione di piccole pozzanghere, in grado di influenzare direttamente il match in corso limitando la velocità del pallone.

– Grandi miglioramenti al gameplay

– Meteo dinamico

PES 2016 è stato in grado di stupirci, con un grande lavoro da parte degli sviluppatori che non hanno deciso di adagiarsi sugli allori di una buona versione lo scorso anno ma si sono rimboccati le maniche per correggere le problematiche emerse durante il corso dell’anno, sfornando un gioco molto valido che, con qualche correzione nei movimenti dei terzini, potrebbe rivelarsi il miglior simulatore calcistico del 2015