Recensione

Pro Evolution Soccer 2012 3D

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a cura di Darkzibo

Pur avendo una storia molto recente e una line up che sta pian piano formandosi, Nintendo 3DS può vantare già ben tre titoli calcistici. Infatti, oltre al primo PES 2011 3D, per l’ultima stagione sono arrivati anche FIFA 12 e PES 2012 3D. Titolo, quest’ultimo, che andiamo ora ad analizzare.

Siamo ancora alla soliteCari lettori, sappiate che questo titolo non è stato messo per puro caso. Soprattutto quando si parla della serie di PES in questi ultimi anni, ci ritroviamo sempre nella dannata condizione di dover giudicare un titolo che si presenta con elementi decisamente sfiancanti rispetto alla controparte targata EA. Come avrete capito, stiamo parlando del database, elemento imprescindibile quando si parla di un titolo calcistico. PES 2012 3D, pur essendo arrivato sul mercato a campionati inoltrati, presenta praticamente le stesse rose non aggiornate presenti nei giochi già usciti su console maggiori e PSP. Quindi aspettatevi a dover mettere mano in maniera piuttosto massiccia sull’editor, perché gli errori saranno parecchi, considerando anche gli spostamenti del mercato di gennaio. In fondo lo sappiamo, gli appassionati del gioco più amato d’Italia (il sottoscritto rientra in questa categoria), sono ultra pignoli e anche un aggiornamento manuale rischierebbe di non essere comunque completo, mancando trasferimenti in compagini minori o poco conosciute. Anche le squadre, seppur presenti in discreta quantità (che diventa risibile di fronte al numero proposto da FIFA 12 per Nintendo 3DS) e con una serie A, una Liga Spagnola e una Ligue 1 complete, risultano comunque prive di fascino a causa dell’assenza di licenze importanti e di alcune compagini che si stanno affermando in questi anni: manca ancora la licenza ufficiale dell’Arsenal, del Manchester City e del Liverpool mentre è totalmente assente l’Anzhi di Eto’o. Senza considerare l’assenza completa della Bundesliga, rappresentata solo da Bayern di Monaco e Bayer Leverkusen. Da questo punto di vista, quindi, nulla di nuovo sotto il sole.

The championSe il database latita parecchio, di contro, se PES 2012 3D entrerà a far parte della vostra collezione, avrete l’opportunità di cimentarvi in diverse modalità. Infatti, oltre alla classica Partita di Esibizione, saranno presente le licenze ufficiali della Champions League, della sudamericana Copa Santander Libertadores (per i palati più fini), il classico Campionato Master in cui potrete gestire una vostra squadra con scambi e acquisti di mercato che vi aiuteranno ad avere una squadra vincente; è ancora presente la modalità Diventa un mito, dove potrete creare un giocatore e portarlo alla gloria mondiale e parimenti il World Player che vi vedrà impersonare, invece, un campione già esistente. A tutto questo si aggiungono i Campionati e le Coppe sia pre – impostate che personalizzabili. Avrete capito che di opportunità per testare le potenzialità di PES 2012 3D ce ne sono a iosa e, da questo punto di vista, il titolo di Konami non delude, consentendo molte ore di sano divertimento. In aggiunta a tutto questo, la casa fondata ad Osaka ha deciso di spingersi oltre, proponendo un comparto online che consente a due giocatori di sfidarsi in partite dirette e salire di livello. E’ necessario constatare che, però, la connessione risulta a volte instabile e mostra il fianco non tanto nella fluidità del gioco che scorre tranquillamente senza lag di sorta, quanto nella ricerca dello sfidante (a meno che non giochiate contro un amico in lista), di tanto in tanto difficoltosa, e nelle disconnessioni improvvise che possono generare frustrazione. Comunque un plauso a Konami che, nonostante la presenza di una sola possibilità di sfida, si è spinta dove la rivale EA non è arrivata, almeno per adesso. Oltre all’online, poi, potrete attivare la modalità Streetpass per sfidare giocatori a voi vicini e ‘rubare’ le loro squadre Master sfidabili in un secondo tempo, guidate dalla CPU; presente altersì la classica sfida in Wireless contro un amico.

E in campo ?Tutti coloro che nel corso degli anni hanno apprezzato la giocabilità di PES in ambito portatile, non potranno che gradire anche questa conversione. Il gioco è immediato e, dopo aver selezionato le squadre, scelta la formazione degli undici che scenderanno in campo e decisa la tattica, avrete a che fare da subito con un gameplay che sa tanto di gusto retrò. Infatti, nonostante un buon livello di difficoltà (vi consigliamo di partire subito con il livello alto, nel caso siate già esperti), non avrete molti problemi ad ambientarvi con i comandi e le relative azioni che comportano. Purtroppo è forse questo il vero limite di PES 2012 3D, ovvero la riproposizione di un gameplay sempre uguale da sette anni, nonostante il tempo sia passato e le piattaforme di supporto siano cambiate. Certo, rispetto al precedente capitolo per Nintendo 3DS, è migliorato il reparto difensivo, escluso il portiere (sempre deficitario di IA), e segnare potrebbe essere un po’ più complicato, ma la sensazione è quella di non avere un prodotto davvero nuovo tra le mani. Inoltre i top player restano sempre fenomenali, e difficilmente riuscirete a fermare uno scatto di Messi o un tiro di Cristiano Ronaldo. La costruzione delle azioni resta comunque divertente e darà grande soddisfazione segnare un gol dopo aver impostato un buon reticolo di passaggi, anche se esistono ancora le “zone” più adatte dalle quali si può facilmente segnare.Per quanto riguarda i comandi, invece, avrete a che fare con una levetta analogica che si dimostrerà precisa in tutte le direzioni e tasti fisici che risponderanno in maniera piuttosto immediata alle vostre sollecitazioni. I pulsanti touch, assegnabili per impostare le strategie, sono impiegabili anche per effettuare le mosse speciali (la veronica di Zidane, il doppio passo e via dicendo): c’è da dire che questa scelta risulta un po’ scomoda da applicare durante le azioni più concitate. Nel caso vogliate uscire dai soliti canoni, poi, è presente la possibilità di controllo esclusivamente tramite lo schermo tattile che prevede l’impiego del pennino per effettuare dribbling, passaggi e tiri in porta. I passaggi possono variare in base alla colorazione del cursore presente sul vostro compagno di squadra (passaggio corto, lungo o filtrante), mentre per il tiro dovrete far scorrere il pennino sul bordo dello schermo. Questo sistema rappresenta dunque una nuova modalità di controllo che è comunque funzionale e accessibile ma che però risulta limitata, soprattutto per gli esperti della serie. Da provare.

Le partite in 3DPer esaltare la caratteristica fondamentale del portatile Nintendo, ovvero il 3D, il gioco in campo avrà come default la telecamera chiamata proprio 3D. Solo in questa maniera (un po’ meno con la visuale normale vicina) noterete la profondità tipica della stereoscopia, mentre gli altri tipi di telecamera non riusciranno a darvi le medesime sensazioni. Anzi, in alcuni casi, come ad esempio con la visuale Grandangolo, sarà addirittura meglio togliere completamente il 3D che, oltre ad essere inutile, risulta meno nitido rispetto al 2D. Per il resto la grafica resta praticamente identica al predecessore per Nintendo 3DS, con i modelli poligonali ben gestiti dalla CPU senza mostrare rallentamenti di sorta. Le texture, prive di miglioramenti, riproducono in maniera fedele le divise da gioco delle squadre licenziate, mentre propongono le classiche anonime casacche per le formazioni prive di licenza. Gli stadi rappresentano strutture molto fedeli alla realtà, con strutture poligonali che, seppur graficamente datate, riescono a riportare sul piccolo schermo di Nintendo 3DS la grandiosità dell’impianto, da notare soprattutto quando si gioca con la telecamera 3D. Una cosa che non abbiamo compreso è perché Konami abbia fatto distinzione tra San Siro e Giuseppe Meazza che, pur essendo lo stadio di casa l’uno del Milan e l’altro dell’ Inter, restano comunque lo stesso stadio.Il sonoro si serve di tracce musicali quasi completamente sconosciute, anche se a volte risultano accattivanti e adatte alla loro mansione. Gli effetti e le urla da stadio sono molto fiacchi, ma compiono sufficientemente il loro lavoro. Il commento è curato da Pierluigi Pardo, telecronista di Mediaset Premium, e da Luca Marchegiani, ex portiere della Lazio. C’è da dire che i due, pur non sfoderando commenti estremamente vari, durante la nostra prova non hanno svariato più di tanto la telecronaca della partita.

– Divertente

– Molte modalità

– Comparto online

– Ottimo editor

– Buon livello di sfida

– Telecamera 3D coinvolgente

– Tecnicamente datato

– Rose non aggiornate

– Mancano molte licenze

– Portieri non impeccabili

7.5

Pro Evolution Soccer 2012 3D arriva su Nintendo 3DS e osa dove neanche FIFA 12 si è spinto sull’ultima console portatile dal doppio schermo: il multiplayer online. Certo, non vi ritroverete tra le mani mille opzioni per giocare contro utenti di tutto il mondo, ma si tratta comunque di un passo avanti, anche se la connessione non è priva di difetti e di perdite di segnale che si spera verranno sistemate a breve.

Detto questo, però, duole notare come la serie stia portando avanti molti difetti: mancano molte licenze, le rose non sono aggiornate e la giocabilità resta comunque la stessa di tanti anni fa. Tecnicamente, poi, ci troviamo ancora con un prodotto decisamente vecchio che ha bisogno di una rinfrescata profonda.

Un titolo da avere per gli appassionati di PES o per gli utenti che cercano un buon gioco di calcio su Nintendo 3DS, e che ci sentiamo di premiare.

Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 2012 3D - Recensione


7.5