Recensione

Pro Cycling Manager 2011

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a cura di Francesco Ursino

Ormai da qualche anno la scelta obbligata per gli appassionati di ciclismo su PC è rappresentata dalla serie Pro Cycling Manager, sviluppata dallo studio francese Cyanide. In questo articolo andremo a verificare se l’edizione di quest’anno, ovvero Pro Cycling Manager 2011, rappresenta un semplice step evolutivo oppure qualcosa in più.

Non solo pedalateCon Pro Cycling Manager 2011 il giocatore avrà la possibilità di gestire una squadra ciclistica in tutti i suoi aspetti. Il gioco quindi si divide idealmente in due macro-aree: da una parte la sezione manageriale, comprendente la gestione di contratti, allenamenti e sponsor, dall’altra quella più squisitamente simulativa, con la rappresentazione in 3D delle gare.Le modalità di gioco ricalcano in modo pressoché identico quelle presentate gli scorsi anni: accanto alla possibilità di correre una singola tappa o classica (come la Milano-San Remo o la Parigi-Roubaix), si potrà gareggiare in una una corsa a tappe, giocare un’intera stagione (senza la gestione delle incombenze manageriali) o correre su pista. La modalità principe, però, così come negli anni passati, è rappresentata dalla carriera. Grazie a questa scelta si potrà prendere il comando di una squadra e gestirla in tutti i suoi aspetti per diverse stagioni.

Gestione e simulazione: ricetta classicaAnalizzando il gameplay del titolo è utile mantenere la precedente distinzione tra parte manageriale e simulativa. Parlando della prima, infatti, c’è da dire che sono presenti alcune evoluzioni rispetto alle versioni precedenti della serie. La prima, subito visibile, è riscontrabile nel restyling dell’interfaccia di gioco, più pulita ed ordinata (con la consueta possibilità di cambiare colore alle varie finestre dei menù di gioco). Inoltre, se la parte relativa agli allenamenti ed ai contratti dei ciclisti ha subito poche modifiche, è la gestione degli sponsor e degli obiettivi posti da essi ad essere stata oggetto di un pesante rinnovamento. Per spiegare meglio come questo meccanismo sia stato modificato, è utile prendere ad esempio un caso concreto. Nella nostra carriera di prova, infatti, abbiamo iniziato una stagione con la squadra Lampre-Isd (a questo proposito, anche quest’anno c’è da dire che mancano le licenze per alcune squadre, che avranno quindi nomi alterati): nella schermata relativa allo sponsor ora è presente una scheda dedicata al contratto ed agli obiettivi posti dallo sponsor principale, nel nostro caso Lampre, seguito da una schermata similare dedicata al co-sponsor (quindi Isd). Ogni partner commerciale ha un contratto che può decidere di rinnovare o meno; la scelta avviene in base ai risultati ottenuti ed alla caratura (regionale e nazionale) dei ciclisti presenti nel roster: anche la reputazione degli stessi atleti diventa quindi necessaria per mantenere uno sponsor di rilievo. Nel momento in cui, a fine stagione, uno dei due sponsor non dovesse rinnovare, il gioco provvederà a farne subentrare uno nuovo (derivato da un database di marchi ed attività commerciali fittizie). Nel nostro esempio, alla fine di una stagione non proprio memorabile, lo sponsor secondario Isd ha deciso di non rinnovare il contratto, ed al suo posto è subentrato il finanziatore fittizio Caffeco, con conseguente cambio di nome della squadra. Nel caso di cambio totale di partner commerciale la squadra si ritroverà con nome e maglia nuovi, seguendo un criterio di sostituzione dello sponsor basato sulla nazionalità del team e dei suoi ciclisti di maggior fama. Questa feature, che ad una prima occhiata potrebbe sembrare solo ornamentale, contribuisce non poco alla varietà di situazioni nell’arco di una carriera, e segue in modo abbastanza credibile quello che succede nella realtà. Appare migliorata anche la sezione di scouting, con la possibilità di mandare i propri osservatori in specifiche micro-aree in giro per il mondo: solo per fare un esempio, per l’Italia è presente la possibilità di osservare giovani ciclisti di quasi tutte le regioni. Parlando della parte simulativa, invece, la caratteristica più innovativa è rappresentata dalla eliminazione (quasi) totale della compenetrazione tra i poligoni dei modelli dei ciclisti. Oltre ad essere un orpello grafico, questa feature determina in modo decisivo le dinamiche di gara: un ciclista in fondo al gruppo infatti dovrà faticare parecchio per riuscire a raggiungere la testa della corsa, specialmente in situazioni che prevedono strada stretta e gruppo compatto. Stesso discorso vale per il tempismo dei rifornimenti. Tutto ciò implica che bisognerà stare sempre attenti alla posizione non solo dei propri corridori, ma anche di quelli avversari. E’ evidente come un attacco sferrato durante un tratto tortuoso, magari col proprio avversario rimasto attardato a centro gruppo e senza compagni in grado di tirare in testa, possa risultare letale. Il sistema funziona in modo più che soddisfacente, e rappresenta certamente una grossa evoluzione nella serie anche se la sensazione è che, in alcuni rari frangenti, i propri corridori in testa al gruppo tendano a farsi sorpassare dagli altri con troppa facilità. L’altro aspetto simulativo innovato riguarda la gestione degli sprint, l’anno scorso falcidiato da diverse inesattezze e bug; in questo nuovo capitolo della serie sarà più semplice dare l’ordine di seguire la ruota di un determinato corridore (sia che si tratti di un compagno di squadra che di un avversario), mentre diventa indispensabile l’abilità di sapersi trovare nel posto giusto al momento giusto, a causa della già citata mancanza di compenetrazione tra gli atleti. Per organizzare un “treno” di propri corridori, dunque, sarà necessario cominciare a piazzare i propri uomini in testa al gruppo ben prima degli ultimissimi chilometri, visto che per risalire il gruppo saranno necessarie energie e secondi preziosi. In questo contesto si notano ancora alcune sbavature della IA relative al comportamento in gara degli atleti, ma complessivamente il risultato è sufficiente. Ad ogni modo, gli sviluppatori Cyanide ci hanno assicurato sull’uscita di una prossima patch che dovrebbe rimediare a questo tipo (e non solo) di inesattezze. Per ultimo, l’interfaccia di gara non ha subito grosse modifiche rispetto allo scorso anno, con gli stessi pulsanti e le stesse icone che raffigurano le varie azioni assegnabili ai ciclisti.

Piccolo e scattante oppure grande e potente?L’ultimo aspetto da analizzare, quello tecnico, beneficia anch’esso di innovazioni e miglioramenti. Partendo dalla grafica, c’è da dire che la rappresentazione 3D degli atleti prevede differenti tipologie di corporature; tanto per fare un esempio, nel gruppo sarà subito riconoscibile un ciclista con una corporatura simile a quella di Cancellara (alto e potente) rispetto ad un classico scalatore puro alla Rujano (quindi piccolo e leggero). Ancora, la qualità delle texture, soprattutto per quanto riguarda le maglie, è più che sufficiente, mentre la rappresentazione delle facce dei ciclisti non brilla per particolare qualità e varietà con solo tre, quattro visi ripetuti per tutti gli atleti (anche se, è bene dirlo, ci sono stati passi avanti rispetto agli scorsi anni). Gli ambienti di gioco stessi non hanno subito particolari aggiornamenti rispetto a quelli degli scorsi anni, se si eccettua l’aggiunta di due nuovi territori (artico e desertico). Dal punto di vista tecnico la già menzionata compenetrazione tra i modelli tridimensionali tra gli atleti è calata in modo drastico, tuttavia è capitato durante le nostre prove di assistere a braccia e spalle che si incastravano, seppur in modo assai discreto e per pochi istanti.Inoltre, considerati i requisiti minimi e consigliati, non proprio inaccessibili, la sensazione è che il motore grafico potesse essere ottimizzato in modo leggermente migliore, visto che nonostante le richieste hardware il gioco potrebbe risultare un po’ pesante su sistemi meno performanti, a meno di non voler rinunciare ad alcune delle opzioni grafiche previste. Per ultimo il sonoro, che non presenta alcuna novità di rilievo rispetto alle passate edizioni, con annessa telecronaca in inglese dal livello qualitativo non eccelso.

HARDWARE

Requisiti minimiS/O: WINDOWS XP SP2/VISTA SP1/WINDOWS 7PROCESSORE: PENTIUM4 2.2GHZ/ATHLONXP 2800+MEMORIA RAM: 1024 MB (XP)/2048 MB (VISTA/7)SCHEDA VIDEO: 128 MB 100% DIRECTX 9 E SHADERS 2.0 COMPATIBILENVIDIA GEFORCE 6600/ATI RADEON X700 O SUPERIORE*DVD-ROM: LETTORE 2XSPAZIO SUL DISCO RIGIDO: 7 GBSCHEDA AUDIO: DIRECTX 9 COMPATIBILECONNESSIONE INTERNET RICHIESTA PER LA MODALITA MULTIPLAYER E ATTIVAZIONE DEL GIOCO*SCHEDE VIDEO INTEL INFERIORE PER GMA X4500 NON SUPORTATE

Configurazione consigliataS/O: WINDOWS XP SP2/VISTA SP1/WINDOWS 7PROCESSORE: AMD/Intel DUAL-CORE 2.6GHZMEMORIA RAM: 2048 MB (XP/VISTA/7)SCHEDA VIDEO: 512 MB 100% DIRECTX 9 E SHADERS 3.0 COMPATIBILENVIDIA GEFORCE 8600GT/ATI RADEON X1900 O SUPERIORE*DVD-ROM: LETTORE 2XSPAZIO SUL DISCO RIGIDO: 7 GBSCHEDA AUDIO: DIRECTX 9 COMPATIBILECONNESSIONE INTERNET RICHIESTA PER LA MODALITA MULTIPLAYER

MULTIPLAYER

Da quest’anno il gioco non poggia più sulla piattaforma proprietaria GameCenter, accessibile tramite un client esterno al gioco. Questo sistema è stato sostituito da un più semplice client multiplayer raggiungibile dal menù principale; gli stessi sviluppatori Cyanide
ci hanno rivelato che il passaggio a questo sistema è stato reso necessario dalla pesantezza della soluzione precedente. Il titolo, sia in LAN che online, permette di giocare a tutte le varie opzioni di gioco previste.

– Nuova gestione degli sponsor e degli obiettivi

– Diminuzione quasi totale della compenetrazione poligoni

– Miglioramenti nelle dinamiche simulative

– Resa grafica con qualche imprecisione

– Una certa pesantezza su PC datati

– Alcune sbavature della IA

7.3

Pro Cycling Manager 2011 può essere definito come qualcosa in più di un semplice step evolutivo, e questo perché le novità introdotte riguardano tutti gli aspetti di gioco; nella parte manageriale l’introduzione del nuovo meccanismo riguardante gli sponsor dona una connotazione realistica alla modalità carriera, mentre la diminuzione drastica della compenetrazione dei poligoni rende più avvincente gli sprint e tutte le altre dinamiche simulative. I difetti sono da ricercarsi nel mancato perfezionamento di alcune imprecisioni tecniche e di gameplay, oltre che in una certa pesantezza riscontrabile nei PC più datati. Complessivamente, però, il giudizio è più che discreto.

Voto Recensione di Pro Cycling Manager 2011 - Recensione


7.3