Recensione

Prince of Persia: le Sabbie del Tempo

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a cura di Fabfab

Nell’antica, fantastica Arabia de “Le mille e una notte” la vita dei potenti, spesa nei lussi e negli agi, circondati da schiavi, tesori, harem di concubine bellissime e compiacenti, non era in fondo così piacevole come potreste pensare: un’esistenza troppo facile conduce evidentemente ad una sorta di apatia mentale che rende incapaci di scorgere i pericoli anche quando questi sono manifesti.Quante volte abbiamo letto o visto (al cinema, in televisione) di sultani o emiri traditi non proprio inaspettatamente da un malefico Gran Visir, con la scritta di Cattivo stampata in volto? Appena questi loschi individui entrano in scena tutti capiscono cosa succederà, tutti tranne il mollo, pacioso sultano destinato a fare la fine della mosca intrappolata nella tela del ragno…

Il principe del desertoAnche in Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo c’è un sultano grasso e stupido, ma c’è anche un re guerriero, conquistatore spietato e sovrano illuminato: il risultato però non cambia, purtroppo!Re Sharaman ha appena vinto l’ennesima battaglia, conquistando la città di un Maharajah grazie al tradimento del Visir di quest’ultimo: il premio sono una gigantesca clessidra, in cui sono custodite le magiche Sabbie del Tempo, ed un pugnale, l’unico artefatto in grado di liberare il contenuto della clessidra.Sulla via del ritorno re Sharaman e suo figlio, il nostro Principe, fanno tappa presso il palazzo del Sultano loro amico e alleato: qui le trame del perfido Visir (che è stato allegato al seguito in veste di consigliere…bella mossa davvero!) convincono il nostro eroe a utilizzare il pugnale per aprire la clessidra. Ma le Sabbie del Tempo, una volta liberate, non portano i benefici promessi, bensì caos e devastazione: quasi tutti gli occupanti del palazzo vengono tramutati in mostri aggressivi ed immortali. I piani del Visir, ora rivelatosi come stregone morente determinato a sopravvivere ricorrendo alla suddetta sabbia magica, vengono rovinati dalla caparbietà del Principe che riesce a salvarsi e fugge portandosi dietro il prezioso pugnale: per recuperarlo il malvagio incantatore non esiterà a scagliargli contro mostri di ogni genere ed un nuovo, decisivo faccia a faccia tra i due sarà inevitabile…Completa il quadro dei protagonisti Farah, la bellissima figlia del Maharajah, ragazza fatta schiava dopo la caduta della sua città e, a quanto pare, a conoscenza dei segreti di clessidra e pugnale: sarà con il suo decisivo aiuto che il Principe tenterà di far fallire i piani del malvagio Visir.

Il Principe narranteGli eventi che il giocatore si trova a giocare sono in realtà accaduti ed infatti è la voce narrante dello stesso Principe ad accompagnarci per tutta l’avventura con consigli, ricordi, considerazioni e gustosi tocchi di classe come quando, commentando un nostro errore cui è seguita una inopinata, tragica fine, ci redarguirà bonariamente che la storia non è andata così, invitandoci a ripetere il passaggio, quasi che il giocatore fosse una sorta di attore destinato a ripercorrerne le gesta…Il gioco è un classico action/adventure 3D in terza persona – alla “Tomb Raider”, per intenderci – in cui dovremo combattere, esplorare e risolvere enigmi a ripetizione fino a che non riusciremo a porre rimedio alla situazione creatasi.Il Principe si dimostra fin da subito un atleta ed un combattente eccezionale che potrete però padroneggiare senza il minimo problema dopo aver completato l’immancabile tutorial iniziale, già parte del contesto narrativo in quanto ambientato durante lo spettacolare assedio della cittadina del Maharajah: desideroso di compiacere il padre e di mostrarsi suo degno erede, il nostro eroe entra da solo nel palazzo reale nemico, mentre ancora i combattimenti infuriano, alla ricerca del tesoro più prezioso, il Pugnale del Tempo. L’edificio è enorme, pieno di stanze e corridoi, ma già gravemente compromesso nella struttura dall’attacco delle catapulte di re Sharaman. Le scalinate sono infrante, i muri crollati, i passaggi bloccati, ma nulla di tutto questo rappresenta un problema per il nostro Principe, in grado di correre sui muri come neanche l’Uomo Ragno sa fare, di saltare su pareti adiacenti fino a raggiungere altezze inarrivabili per chiunque altro, di effettuare rischiosissimi volteggi su aste e sbarre a decine di metri da terra, senza il minimo timore o tentennamento: una costante sfida alle leggi di gravità cui riesce a ergersi vincitore!Tutte queste abilità saranno essenziali al Principe per riuscire a superare le sfide proposte: il gioco è infatti piuttosto lineare e consiste, sostanzialmente, nel superamento di un livello (o, più propriamente, di una stanza…) dopo l’altro.Appena entrati in una nuova locazione un breve filmato, partendo dal punto in cui ci troviamo, propone una breve panoramica del luogo in questione, fino ad indicarci l’uscita da raggiungere, solitamente collocata in qualche posto apparentemente irraggiungibile. A questo punto, generalmente, ci sono tre cose da fare: risolvere gli eventuali enigmi (tipo spostare tutti gli specchi di una stanza in modo che riflettano i raggi di luce in un unico punto…), combattere contro i mostri che infestano il palazzo, ingegnarci a trovare il percorso e le acrobazie giuste per raggiungere l’uscita. Per quanto riguarda quest’ultimo punto il gioco ricorda tantissimo un platform vecchio stile, peccando di un certo irrealismo di fondo (sempre che abbia un senso parlarne in un gioco del genere): le stanze sono tutte diroccate a causa dell’azione delle Sabbie del Tempo, ma state certi che laddove la scalinata si interrompe ci sarà un’asta a cui aggrapparsi, una colonna da scalare, un muro sul quale correre o contro il quale darsi la spinta e così via. Il trucco si fa più evidente nelle ambientazioni dei livelli più avanzati, quando ostacoli e trappole di ogni genere intralciano le nostre acrobazie: ad esempio su una balconata in parte crollata ci viene richiesto di raggiungere l’altra estremità correndo sul muro, ostacolati però da una serie di lame rotanti che, a balcone integro, non avrebbero potuto trovarsi lì…Detto questo, bisogna però riconoscere che i ragazzi di Ubisoft Montrèal hanno costruito ogni ambientazione, ogni sfida, con una precisione ed allo stesso tempo una naturalezza unici: una volta entrati in una stanza, mediante la pressione dei tasti L2 (visuale panoramica dall’alto) e R2 (visuale in prima persona) potremo disporre di un immediato ed esaustivo colpo d’occhio sulla situazione che ci attende, studiare il percorso da seguire (il titolo, come detto, è lineare, quindi in genere c’è sempre un’unica strada da seguire) ed infine dare il via all’azione.Il perfetto sistema di controllo del gioco ci consente, una volta acquisito un minimo di confidenza, di padroneggiare alla perfezione le straordinarie abilità del Principe e di guidarlo senza incertezze fino alla resa dei conti finale.

Il Principe guerrieroEsplorare e cimentarsi in spericolate acrobazie non rappresentano l’unica preoccupazione del nostro eroe: come detto, i poveri abitanti del palazzo sono stati trasformati in mostruosi esseri semi-immortali dalla Sabbia del Tempo ed il combattimento contro di essi si presenterebbe quanto mai impari se non fossimo dotati del nostro mistico pugnale, l’unica arma in grado di ucciderli definitivamente.Il Principe combatte con due armi, una spada nella mano destra (ne troverete diverse nel corso dell’avventura, sempre più potenti), il pugnale nella sinistra e le sue doti atletiche, già descritte, gli permettono di sostenere un confronto anche contro diversi avversari contemporaneamente. Con la sua agilità può evitare i colpi a lui diretti oppure pararli, aggirare gli avversari, menare un fendente ad uno mentre tira un calcio ad una altro o aggirarli con un salto e colpirli alle spalle: premendo più volte lo stesso tasto o tasti differenti è anche possibile dare vita ad alcune efficaci combo. Lo scopo rimane sempre quello di sfinire i nemici per poi dar loro il colpo di grazia con il pugnale.In alcuni passaggi verremo coadiuvati nelle battaglie dalla bella Farah con il suo fido arco: anche se non la controlleremo noi direttamente, la discreta IA del personaggio riesce a far si che sia di reale giovamento piuttosto che una palla al piede!La parte dei combattimenti è, tutto sommato, la meno convincente del gioco: la varietà dei nemici da affrontare è piuttosto scarsa, vi attaccano sempre gli stessi, e la loro disposizione poteva essere pensata un po’ meglio, visto che si limitano ad aspettarci in massa ogni due o tre stanze libere che attraversiamo.Anche la telecamera, generalmente piuttosto affidabile (e che è sempre possibile controllare tramite lo stick destro del pad), tende a concedersi un po’ troppe libertà in questa fase, rendendo spesso difficile destreggiarsi tra le orde di nemici che ci assalgono, specie nei livelli avanzati.Niente di particolarmente grave, comunque, la giocabilità rimane lo stesso ai massimi livelli e con un po’ di pratica si viene tranquillamente a capo anche delle situazioni più complicate, grazie anche ai poteri del pugnale…Nel caso la battaglia non sia andata troppo bene, basterà abbeverarsi alla fonte più vicina per recuperare energia vitale, mentre i frequenti punti di salvataggio e la scelta dei programmatori, in caso di morte, di far ricominciare il gioco dalla stessa stanza in cui è avvenuta fanno sì che l’esperienza di gioco rimanga sempre estremamente piacevole e mai frustrante.

Il Principe e le Sabbie del TempoL’elemento più originale introdotto dal titolo è senz’altro l’implementazione della magia delle Sabbie del Tempo che, se opportunamente immagazzinata nel pugnale, consente al nostro Principe di sfruttare alcuni, formidabili poteri: il Potere Resuscitante, che permette di riavvolgere il tempo (un salto sbagliato e il nostro eroe precipita nel vuoto? Basta tornare indietro al momento prima della caduta e il problema è risolto), il Potere Rallentante, che rallenta lo scorrere del tempo (avete presente il celeberrimo bullet time? Ecco, questo è qualcosa di simile), il Potere Furioso, che invece accelera lo scorrere del tempo (con il vostro personaggio che si muove ed attacca a velocità della luce), il Potere Frenante, che immobilizza i nemici per un certo tempo, lasciandoli alla nostra mercè ed infine il Potere del Fato, che permette di avere visioni dell’immediato futuro.Naturalmente non sarà possibile fare ricorso in maniera scriteriata a tali poteri: un apposito indicatore segnala quanta sabbia è stata utilizzata e, una volta sceso a zero, non sarà più possibile farvi ricorso fino alla prossima ricarica. Per far assorbire la Sabbia del Tempo al pugnale occorre trovare le apposite “sorgenti” di sabbia oppure trafiggere mortalmente i nemici.

Le mille e una notteAnche il comparto tecnico è all’altezza della magnificenza del gameplay.L’avventura si svolge praticamente tutta in un unico, immenso, grandioso palazzo che però è in grado di offrire una lodevole varietà d’ambienti: si passa così da sfarzose ma diroccate stanze ad oscuri torrioni, da sotterranei grondanti acqua a caverne di ghiaccio, da lussureggianti giardini a piattaforme sospese nel vuoto.Tutti gli ambienti visitati sono realizzati con una cura unica per i dettagli: i drappi ondeggiano, i muri si scrostano al nostro passaggio, i fuochi delle torce brillano, riflessi e trasparenze si sprecano, l’arredamento varia di stanza in stanza, per non parlare degli effetti speciali che accompagnano l’utilizzo dei vari poteri. Difficilmente dimenticherete il tutorial iniziale, ambientato durante un assedio, nel corso del quale il nostro eroe si aggira su spalti ricoperti di detriti e cadaveri, con la via principale sempre ostruita dalle macerie, mentre nel cielo i proiettili delle catapulte delineano la loro traiettoria ad arco e precipitano esplodendo ed aprendo nuovi varchi, sfondando muri e facendo crollare gli edifici.La fisica di persone ed oggetti è molto convincente, gli effetti luce ben realizzati, la scelta dei colori decisamente azzeccata (il gioco adotta infatti tonalità calde, a ricordarci che ci troviamo pur sempre nel deserto) e l’atmosfera un po’ sfocata (il motion blur si spreca) rafforza l’impressione di vivere in un mondo da favola.Il bel Principe è stato ottimamente realizzato e caratterizzato, con un’encomiabile abbondanza di fotogrammi dedicati ad ognuna delle sue mirabolanti acrobazie, tanto più evidenti quando si faccia ricorso al bullet time; di buon livello anche le textures utilizzate, forse non le più ricche o definite che abbia mai visto, ma fanno comunque la loro bella figura. Più anonimi e poco vari, invece, i nemici che, dall’inizio alla fine del gioco, rimarranno sempre gli stessi, rendendo i combattimenti poco più che una routine.La telecamera, liberamente controllabile dal giocatore, vi segue con la classica visuale dalle vostre spalle ma tende a perdersi qualche volta e si fa decisamente più confusa durante i combattimenti.Il gioco gira costantemente a 30 frames al secondo (e si vede), con saltuari cali di frame-rate, supporta il progressive scan ma non il widescreen.Per quanto riguarda il comparto audio, la colonna sonora, composta da prevedibili melodie orientaleggianti, e gli effetti audio sono ai massimi livelli: il gioco, inoltre, è stato interamente localizzato in italiano ma, anche se il doppiaggio è di buon livello, non convince pienamente.La longevità dovrebbe attestarsi sulla decina di ore, termine destinato a salire o scendere a seconda della vostra abilità nel compire acrobazie e duelli: la stessa è inoltre incrementata dai diversi bonus sbloccabili presenti nel gioco, tra cui una versione originale del primo “Prince of Persia”.

– Graficamente magnifico

– Giocabilità perfettamente bilanciata

– Divertente ed appagante oltre ogni misura

– La regia virtuale durante i combattimenti

– Una certa ripetitività dell’azione

9

Il nuovo titolo Ubisoft sbarca finalmente sul nostro monolite nero ed è facile capire come mai Sony abbia deciso di accaparrarsene l’esclusiva temporale! Prince of Persia – Le Sabbie del Tempo è un titolo maestoso, impressionante sia a livello di grafica dove, con ogni probabilità, si sfiorano i limiti della PS2, sia a livello di gameplay, immediato, giocabile e divertente, in grado di offrire un controllo quasi totale del personaggio.

Se c’è un solo difetto rilevabile in questo titolo, questi deve ascriversi ad un limite congenito alla tipologia di questo tipo di giochi, gli action/adventure: parliamo della scarsa varietà di situazioni! Per tutto il tempo, dall’inizio dell’avventura in poi, quello che dovrete fare consiste pur sempre nell’entrare in una stanza, valutare attentamente il percorso da effettuare per arrivare all’uscita, combattere gli eventuali avversari e quindi proseguire ancora e ancora e ancora.

Per il resto il gioco in questione è una totale gioia per gli occhi, divertente da giocare, appagante nell’affrontare e risolvere i vari enigmi ed impegnativo al punto giusto: insomma, un gioco da non farsi sfuggire per nessuna ragione!

Voto Recensione di Prince of Persia: le Sabbie del Tempo - Recensione


9