Recensione

Prince of Persia: Rival Swords

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Lo scorso anno Ubisoft aveva proposto su PSP un porting migliorato del secondo capitolo di Prince Of Persia, “Spirito Guerriero”, rinominato per l’occasione “Revelations”. La stessa sorte è toccata a “I Due Troni”, ora diventato “Rival Swords” approdato su Nintendo Wii, ma anche per la console portatile Sony, oggetto di questa recensione. I programmatori saranno riusciti a confezionare un prodotto appetibile anche per coloro che hanno già giocato il titolo su una delle piattaforme precedenti? Vediamolo insieme.

Casa dolce casa… o no?Dopo le vicissitudini raccontate nei precedenti episodi, il Principe decide di tornare a casa, nella cara e vecchia Persia, alla città di Babilonia, insieme all’incantevole Kaileena. Purtroppo, già dalla barca con la quale si avvicina alla città, scorge subito che qualcosa non va. Fiamme, fumo e grida infestano il cielo, la capitale ridotta in macerie, distruzione ovunque. Il colpevole di tutto è questo non è altri che il Visir, che il nostro eroe aveva già affrontato ne “Le Sabbie Del tempo”, ma, modificando gli eventi, aveva poi lasciato in vita una volta battuto, nonostante i danni fatti. Al Principe questa volta toccherà sistemare la faccenda, una volta per tutte.

Scordatevi la Persia dei gatti, dei tappeti e delle tapparelle…. Prince Of Persia: Rival Sword ha le caratteristiche di un action adventure game. Dopo la serie di lamentele ricevute per l’eccessiva enfasi sui combattimenti del secondo capitolo, Ubisoft ha ben deciso di proporre per questo terzo episodio un gameplay che mescola sapientemente le fasi platform, apprezzate soprattutto in “Le Sabbie Del tempo”, a quelle di lotta tipiche di “Spirito Guerriero”. Il risultato è un gioco molto più bilanciato e divertente. Vedremo il nostro eroe quindi esibirsi in spettacolari salti ed arrampicate, attivare interruttori e leve per risolvere enigmi, spostare oggetti e molto altro ancora. Per ciò che concerne il combattimento, il principe, oltre a stringere nelle mani il Pugnale Del tempo, utile per rallentare o riavvolgere il flusso temporale per avvantaggiarci nella lotta o riparare agli errori commessi, può maneggiare una seconda arma come pugnali, mazze ed asce. Interferendo nelle macchinazioni del malefico Visir, inoltre, il nostro eroe verrà infettato dalle sabbie incantate, tramutandolo nel Principe della Sabbia, un alter ego oscuro del classico eroe, armato di catene utili per appendersi o tirare verso di sé blocchi di pietra.Il sistema di controllo appare bene adattato, a parte la “piccola” mancanza del secondo stick analogico sulla piccola console Sony, che ha costretto gli sviluppatori a sostituire la sua funzione di osservazione dell’ambiente circostante con la pressione del tasto dorsale sinistro (L) più la rotazione del pad analogico. Questo porta all’inconveniente di poter cambiare l’angolo di visuale solo quando si è fermi.Le novità introdotte in questa nuova edizione de “I Due Troni” sono da ricercare da un lato nell’avventura Single Player con la possibilità di entrare all’interno dei portali creati dal Visir per distruggerli, dall’altra abbiamo l’aggiunta di modalità multiplayer e la corsa delle bighe. La prima consente, tramite collegamento Wi-Fi Ad Hoc tra due giocatori, di competere sulle categorie Spint e Maratona, dove lo scopo del gioco è di raggiungere la fine del percorso prima del proprio avversario, con la possibilità di scegliere diversi tipi di approcci a seconda della difficoltà voluta. La seconda, invece, ci vede partecipare a tre spericolate corse a bordo di una biga, ricche di ostacoli e nemici da affrontare.

Tecnica PersianaDal punto di vista grafico, Ubisoft ha cercato di sfruttare a fondo la macchina Sony ma, purtroppo, ha un po’ esagerato. Infatti gli ambienti e i personaggi sono modellati molto bene e si avvicinano alle controparti per console casalinghe, mentre le texture hanno subito un evidente ridimensionamento, cosa che le fa apparire abbastanza sfocate alla vista. Data la vastità delle ambientazioni, il tutto non riesce ad essere gestito fluidamente dalla PSP: infatti, spesso e volentieri, si assiste a dei rallentamenti, a volte piuttosto consistenti, tanto da minare la giocabilità del prodotto. Sicuramente una migliore ottimizzazione e una revisione delle strutture di gioco avrebbe senz’altro migliorato la situazione, soprattutto considerando quali altri titoli girano tranquillamente sul piccolo handheld Sony senza problemi così sensibili.Il sonoro è costituito da effetti perfettamente a tema, con musiche sinfoniche arabe ben orchestrate, il tutto condito da un doppiaggio all’altezza. Peccato che, anche in questo caso, si percepisca qualche problema nella riproduzione: ci potrà capitare, talvolta, di sentire troncata qualche frase, fatto che porta a perdere qualche particolare sulla trama.

– Avventura intrigante e ben raccontata

– Ottima varietà di azioni

– Aspetto audiovisivo di buon livello per un portatile

– Rallentamenti evidenti

– Problemi al comparto audio

– Pochi extra rispetto a “I Due Troni”

7.2

Prince Of Persia: Rival Swords per PSP si è dimostrato una riedizione de “I Due Troni” decisamente più riuscita del precedente “Revelations” rispetto a “Spirito Guerriero”, ma anche questa volta qualcosa non è andato per il verso giusto. In primis le aggiunte interne all’avventura principale si sono rivelate di poco conto, mentre la parte multiplayer poteva essere sviluppata meglio. Nonostante i problemi relativi al lato tecnico e i doverosi aggiustamenti ai controlli, il titolo rimane comunque decisamente di buon livello, complice l’ottima varietà delle situazioni di gioco e la trama intrigante e raccontata in modo avvincente.

Se non avete mai avuto modo di giocare l’edizione originale prima d’ora, potrebbe essere l’occasione buona per scoprire come si concludono le avventure del principe di Persia in questa trilogia, agli altri, invece, consiglio di valutare attentamente se le aggiunte valgono l’acquisto.

Voto Recensione di Prince of Persia: Rival Swords - Recensione


7.2