Recensione

Prince of Persia - Revelations

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a cura di Sarednab

Il nuovo gioiellino di casa Sony sta attraversando un periodo di successo, forte di incassi da primato, sia per quel che concerne la vendita della console, sia per le produzioni videoludiche apparse su questa macchina. I titoli di successo si distinguono chiaramente e molti di essi sono conversioni (o rifacimenti per essere più precisi) della sorella maggiore (la PS2), come Burnout Legends, Everybody Golf, GTA – Liberty City Stories e molti altri.Ubisoft tenta, in maniera alquanto ambiziosa, di farsi strada nel mondo del nuovo portatile Sony lanciando (o rilanciando) il suo personaggio di punta in una delle sue apparizioni più riuscite; sto parlando ovviamente del pluridecorato principino, famoso ormai da generazioni e non conosciuto solo da coloro che negli ultimi 20 anni hanno vissuto su Marte. Forte di un curriculum corposo come pochi, le presentazioni del personaggio possono apparire agli occhi della massa tanto inutili quanto superflue, ecco perchè tralasciamo la parte prettamente storica per impugnare immediatamente il pugnale del tempo e riportarci al presente, dove una nuova (?) frenetica avventura principesca ci attende.Una soffiata alle sabbie e la nostra storia comincia.

Deja-vu“Prince of Persia – Revelations” è la diretta conversione per la nuova console di casa Sony, del secondo titolo della trilogia appartenente alle avventure del principe più famoso della storia; stiamo parlando di “Prince of Persia – Spirito Guerriero”. La trasposizione derivata dalla mescolanza del succitato titolo con una serie di più o meno irrilevanti novità, riesce comunque a stupire, in particolar modo grazie a un numero (non elevatissimo) di stage aggiuntive, e per la possibilità di affrontare avventure (e disavventure) del principe nel palmo della propria mano. In effetti il risultato è sbalorditivo, e seppur non si tratti di un titolo a sè stante della trilogia (anche se inizialmente si è cercato di rilasciarlo come titolo intercapedine posto tra i primi due episodi) il senso di stupore non mancherà a chiunque si trovi alle prese con la PSP. Vuoi per la corposa sezione tecnica arricchita in tutto e per tutto dagli elementi che hanno reso grande il titolo per PS2, vuoi per l’estrema giocabilità e flessibilità del succitato gioco, molti di voi rimarranno pienamente soddisfatti. L’idea di rilasciare un capitolo singolo delle vicissitudini principesche avrebbe sicuramente raggiunto l’apice di consensi, ma il fatto che la Ubisoft abbia rilasciato un capitolo della serie già presente da un anno sul mercato, va posto come senso di sfida verso chi dubitava della potenza del nuovo gioiellino Sony.

Castelli di SabbiE…La parte puramente descrittiva ha già esplicato grosso modo il contenuto del titolo, generalizzando alcuni dei punti presi in esame nella parte successiva delle recensione; ora andremo ad analizzare le caratteristiche tecniche. Signore e signori, vorrei dedicare un momento di preghiera verso gli autori grafici di “Prince of Persia – Revelations”, per il miracolo concesso dell’assoluta fedeltà proveniente dai fratelli maggiori. Gli ambienti sono stati ricreati tutti alla perfezione, e tutti i dettagli presenti nella precedente versione sono stati inseriti anche in questa, con l’aggiunta ovviamente di nuovi livelli (appartenenti a un single-player già di per sè abbastanza lungo e cupo) di variabile fattura. Le animazioni del principe riescono a stupire sia per la completezza espressa nelle varie gesta, che per raffinatezza ed eleganza. Lo stile crudo adottato nei combattimenti di “Prince of Persia – Spirito Guerriero” ritorna più aggressivo che mai. Affronterete mostri di ogni genere con l’ausilio della singola/doppia arma, eseguendo la miriade di combo a voi concesse.Meno entusiasmante risulta essere la controparte sonora. Nessuna scioltezza e nitidezza nei vari campionamenti acustici, il doppiaggio (purtroppo) è il medesimo presente nella versione casalinga con un Gabriel Garko alle prese con una non curante interpretazione principesca. I tagli delle lame in gioco risultano a volte confusi e offuscati da rumori impercettibili di sottofondo, infastidendo il corso della partita. Anche le musiche soffrono di gravi handicap, e se inizialmente il Metal proposto può sembrare accattivante, col passare del tempo la colonna sonora comincerà a soffrire della sindrome di staticità…il che si tramuta in noia per le orecchie e paranoia per il cervello.

Un saltello di qua…uno di là…Il piatto forte presentato in ogni pranzo Ubisoft a base di fiabe principesche, è da sempre rappresentato dall’estrema giocabilità derivata da un’accurato sistema di acrobazie (sia in combattimento che in “stile libero”). L’uso del Pad risulta abbastanza comodo e vi ritroverete a saltare e scalciare con i soli 4 tasti attivi della PSP. Notevole importanza è stata data anche alle frecce direzionali, utilizzate per regolare il sistema di telecamere (che a volte risulta scomodo), ma sopratutto per rallentare gli eventi temporali, regalandovi la possibilità di muovervi più rapidamente dei vostri nemici (o semplicemente di cancelli automatici in procinto di chiudersi). Il principe risponde in maniera pronta e attenta a ogni comando assegnatogli, regalando soddisfazione da neo-acrobati a coloro che cercano di portare avanti le sue gesta. Come detto in precedenza, la telecamera non è stata gestita in maniera ottimale e a volte vi ritroverete a non capire la giusta direzione dove saltare o sporgervi per beccare il giusto appiglio. Certo, a volte, l’assenza della seconda leva analogica fa sentire maggiormente la sua mancanza, ma dopo qualche ora di gioco sarete pronti e collaudati per ogni tipo di ostacolo che si porrà al vostro cospetto. Una cosa che mi ha lasciato perplesso invece è il sistema di salvataggio. Ragazzi qui stiamo parlando di una console portatile dove deve essere data agli utenti la possibilità di una partita veloce e quindi salvataggi sempre a portata di mano, ma qui la cosa diventa più unica che rara. E’ pur vero che la console dispone anche dello stand-by momentaneo, ma molte volte mi è capitato che il gioco andava in panne quando cercavo di accedere con la riaccensione della console.

– E’ Prince of Persia

– Grafica curata nei minimi dettagli

– Giocabilità casalinga

– Nuovi livelli aggiuntivi

– Doppiaggio privo di carisma

– Esatta trasposizione di “Spirito Guerriero”

– Uso a volte confuso della telecamera

– Punti di salvataggio molto rari

7.5

Ubisoft riesce nell’ambizioso scopo di portare le fiabe principesche anche sul nuovo pupillo di casa Sony, rilasciando un prodotto di grande carisma. La nitidezza grafica stupisce e impressiona allo stesso tempo e vedere saltare il principe così prepotentemente da un precipizio all’altro sullo schermo della propria PSP fa sempre il suo bell’effetto.

C’è da tener conto che si tratta comunque di una conversione diretta di “Prince of Persia – Spirito Guerriero” e nonostante l’aggiunta di nuovi liveli di gioco, questo non giustifica l’acquisto a chi ha già speso bei bigliettoni per giocare al precedente titolo in versione casalinga.

Tutti i fans di Prince of Persia ne andranno matti; chi si avvicina per la prima volta a questo titolo ne uscirà entusiasta, ma chi ha già completato Spirito Guerriero per sistemi casalinghi, farà meglio a guardarsi attorno.

Voto Recensione di Prince of Persia - Revelations - Recensione


7.5