Recensione

Pool Master

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a cura di Ryuken

Una stecca, un tavolo verde, tante belle palline colorate e numerate mi fanno tornare alla mente le (tante) mattinate nelle quali invece di andare a scuola mi dirigevo alla bocciofila del mio paese per giocare a biliardo con altri amici che come il sottoscritto, essendo nati geni, non avevano bisogno di studiare (salvo passare, ogni anno, gli ultimi due mesi di scuola a sgobbare come dei pazzi per ottenere dei buoni voti) per essere promossi.Lasciando da parte i ricordi, mi ritrovo fra le mani un gioco la cui valutazione mi vede quasi totalmente in disaccordo con i miei illustrissimi colleghi d’oltre oceano che hanno dipinto questo Pool Master (PM) come un gran gioco, comunque prima di emettere un giudizio definitivo andiamo a vedere ciò che ci offre il titolo.In PM non c’è un gran che di scelta per quanto riguarda le discipline disponibili, potrete unicamente cimentarvi nel classico gioco all’americana, da soli contro il computer o in compagnia di un amico, chi non lo sapesse, per gioco all’americana s’intende quella disciplina “biliardistica” nella quale siete chiamati ad imbucare una ben precisa sequenza di palline contrassegnate da un determinato numero e colore; nel caso in cui un giocatore, sbagliando, imbuchi una delle biglie avversarie piuttosto che una delle sue, esso verrà penalizzato di un punto, nel senso che il suo avversario si ritroverà con un punto in piu’ ed una biglia in meno da imbucare. E’ ovvio che il primo che infila tutte le proprie “palle” in buca vince. La disciplina disponibile è, quindi, solo quella poco sopra citata nessuna traccia di birilli o altro tipo di varianti al tema, peccato. Il gameplay è piuttosto semplice ed intuitivo, i colpi basilari si apprendono con facilità fin da subito mentre le tecniche di tiro piu’ complicate (colpi ad effetto, di sponda, garuffe, ecc.) richiedono una certa esperienza prima di essere padroneggiate al meglio; a rendere piuttosto piacevole il gioco contribuisce la buona fattura tecnica (non che questo tipo di giochi richiedano un gran che sforzi per essere programmati) caratterizzata da un posizionamento delle telecamere di tutto rispetto che però impazziscono un tantino allor quando si ritrovano a dover seguire un tiro scoccato con notevole potenza e che di conseguenza fa schizzare molte biglie a velocità supersoniche.Fra le modalità selezionabili nella schermata principale troviamo anche un’esauriente tutorial che spiega come effettuare al meglio vari tipi di tiro; oltre a quest’ultima modalità c’è anche il Frozen Game, nel quale vengono proposte alcune serie di colpi molto complessi, da eseguire per realizzare il piu’ alto punteggio possibile.Della buona fattura tecnica vi ho già accennato sopra e aggiungo, anche, che l’uso dei colori segue lo stesso trend; le colonne sonore, o meglio la colonna sonora, in PM ne è presente solo una, è di una monotonia disarmante e stufa dopo trenta secondi attestandosi su valori piu’ che mediocri, un pelino meglio gli effetti che, quantomeno, danno una certa sensazione di realismo (vedi il rumore della stecca che colpisce la biglia principale e l’effetto delle varie “palle” che cozzano fra loro).La longevità del titolo, giocando da soli, è assolutamente insufficiente salvo che siate dei patiti del genere o persone cui piacciono i titoli caratterizzati da una spiccata componente strategica mentre se si gioca in coppia le cose migliorano notevolmente portando la valutazione sopra la sufficienza.

6.5

PM è, come si suol dire, un gioco senza infamia e senza lode, che non passerà di certo alla storia, ma se avete un amico col quale giocate spesso e volentieri o scalpitate ogni volta che esce un titolo dedicato a questo pseudosport, prendetelo pure in considerazione.

Voto Recensione di Pool Master - Recensione


6.5