Recensione

Pokemon XD: Tempesta Oscura

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a cura di Onilink

Dopo Colosseum, il brand Pokèmon fa la sua seconda comparsa (se ovviamente non consideriamo “l’only for children” Pokèmon Channel) su Gamecube, con il titolo XD: Tempesta oscura.Supportato da una buona pubblicità cartacea, e dal lancio di Pokèmon Smeraldo, avvenuto lo scorso ottobre, il titolo Nintendo è stato annunciato come la trasposizione tridimensionale degli ottimi e pluriacclamati giochi disponibili per Gameboy… ci sarà riuscito?

Vecchio Pokèmondo, nuove avventure!La storia inizia cinque anni dopo le vicende narrate in Pokèmon Colosseum nel quale un’organizzazione criminale, la CRIPTO, portò scompiglio nella regione di Auros con i Pokèmon Ombra, mostri con il cuore imprigionato, incapaci di esprimere i loro sentimenti, ed utilizzati per scopi malvagi.Lo sforzo congiunto di due giovani riuscì a debellare la minaccia dell’organizzazione, portando così alla salvezza le povere bestie martirizzate.Tuttavia, la comparsa di un Lugia dall’aspetto minaccioso, ai danni di una nave mercantile -da notare che l’equipaggio era formato da solo due persone(!)-, stava a significare che la minaccia non era stata sventata…

Gotta catch’em all!!Dopo aver messo il disco nella console, aver consumato l’esoso spazio di 43 blocchi per creare il salvataggio, e visto il filmato d’introduzione, verremo catapultati in una al comando di uno dei due mostri tascabili, dopo aver vinto agilmente prenderemo il comando dell’eroe, che avremo già provveduto a chiamare con uno dei nomi di default, o con uno scelto da noi. Potremo quindi esplorare liberamente il Laboratorio Pokèmon, per un po’ di tutorial iniziale, in modo da partire con un buon bagaglio informativo.I vari titoli dedicati ai pocket monster appartengono agli RPG (ed anche abbastanza profondi e complessi, a dir la verità), il gioco si basa quindi su scontri a turni, durante i quali potremo attaccare, selezionando un attacco tra quelli disponibili, cambiare mostrillo, utilizzare un oggetto, oppure, in caso di incontri con bestiole selvatiche, fuggire. Il primo pokèmon a nostra disposizione è un evee al livello 10, altri pokèmon saranno poi resi disponibili nel corso dell’avventura, ma la cattura è leggermente diversa da quella già vista nelle versioni portatili del gioco…La nostra missione è quella di sventare l’organizzazione criminale e contemporaneamente salvare i pokèmon ombra che incontreremo sul nostro cammino, e qui viene in aiuto la cleptatrice, una macchina (una specie di braccio meccanico) che trasforma le normali pokèball in cleptoball, sfere in grado di rubare i mostriciattoli agli avversari, per poi farli entrare a far parte della propria squadra.I pokèmon ombra devono, come colosseum insegna, essere purificati, e qui i modi sono più di uno: si continua a battagliare e battagliare, finché il cuore del mostriciattolo si libera dall’oscuro rancore, si porta con sé nella squadra la bestiolina, lo si richiama nel corso della battaglia quando entra nello stato reflex (una specie di status berserk ma dannoso per il pokèmon), lo si massaggia con un Olio del Portaolio, oppure si fa ricorso al Purificatore, un macchinario speciale che verrà completato nel corso dell’avventura.Per dovere di cronaca, i pokèmon ombra dispongono di mosse esclusive, devastanti sui pokèmon normali, ma di poca efficacia sui mostriciattoli del loro stesso tipo, tali abilità andranno perse a purificazione ultimata.Tempesta Oscura attinge a piene mani dalla serie tradizionale, portando quindi in ambito tridimensionale (XD sta per Extra Dimension) molte (e purtroppo non tutte) caratteristiche che tanto bene hanno fatto agli episodi per Game Boy: volevamo un pokèdex, che includa informazioni sull’eroe, sui pokèmon posseduti, sui messaggi ricevuti e magari anche sui pokèmon ombra? C’è. Desideravamo un nutrito inventario di oggetti, e magari dei PC nei quali scaricare mostriciattoli ed accessori? Ci sono, ci sono…Così come non mancano le battaglie a due, non fanno assenza gli status durante le battaglie, le macchine pokènergetiche ed i centri pokèmon! Vengono introdotti (a dir la verità credo fossero già presenti dalle versioni rubino-zaffiro, ma tant’ è) luoghi come il Monte Lotta, dove sfidare 100 avversari, e la Torre Colossale, vera e propria ludoteca dedicata al pokèmondo.

Bello Bello, però…In termini di gameplay il gioco, come già detto e sottolineato, si comporta come un classico pokèmon, tuttavia le pecche ci sono, e per un titolo che si fregia di cotanto marchio, son macchie ancor più scure…Come prima cosa, si nota la suddivisione del mondo esterno in aree, alla final fantasy, se vogliamo, con la differenza che l’ambiente al di fuori dei centri abitati o delle aree di nostro interesse non è esplorabile.Un’altra pesante magagna è quella di poter catturare i pokèmon selvatici solo ed unicamente nelle aree safari (e ce ne sono solo tre…); infine, c’è da accusare una longevità un po’ eccessiva delle battaglie più avanzate, ma nulla di trascendentale.L’avventura in single player si aggira sulle venti ore, un po’ pochine per un RPG, tuttavia il gioco scorre senza intoppi e piacevolmente.

Lanciatemi i componenti!Una volta completata la modalità storia, è possibile scambiare i propri trasferire i propri pokèmon da e su le versioni portatili (la cosa non è contemplata per i poket monster ombra), in modo da arricchire la propria collezione, e completare il pokèdex.Viene data, inoltre, la possibilità di sfidare allenatori umani in battaglie nelle quali, con l’ausilio di un cavo GBA e di un Game Boy Advance stesso (o più macchine, nella Lotta in Link), fanno la loro apparizione i pokèmon posseduti nelle varie cartucce della serie.

Non sembra tanto BellossomScusate l’orrido gioco di parole, ma dovevo comunque trovare un titolo al paragrafo “grafica e sonoro”…Graficamente parlando, il gioco è di prima generazione. Nulla di più, nulla di meno. Certo, i pokèmon sono fatti magistralmente (ma è come voler migliorare il modello tridimensionale di un pupazzo dei cartoni animati, più di tanto è inutile andare avanti, il risultato rimarrebbe identico), i personaggi sono molto più plasticosi del dovuto, il character design di Ken Sugimori se ne è andato a farsi benedire, e gli ambienti sono spogli e poco caratterizzati… c’è da dire però che gli effetti speciali legati agli attacchi pokèmon sono ben fatti. Infine il commento sonoro che accompagna il gioco non brilla per memorabilità, a parte qualche sussulto di vita durante le boss battle…

– Pokèmon in 3D

– Possibilità di scambio con le cartucce GBA

– Dark Lugia affascina

– Si catturano i pokemon selvaggi…

– 43 blocchi per salvare e nemmeno 1 memory inclusa!

– Limitato nel gameplay

– Grafica di prima generazione

– …ma solo nelle aree apposite

– Ken Sugimori dov’è??

6.8

Concludendo Pokèmon XD è un titolo discreto, prende buone idee dalla controparte portatile, ma le butta alle ortiche con limitazioni nel gameplay che solo il tempo di consegna può aver posto, perché le basi per fare un ottimo titolo c’erano…

Consigliato agli amanti dei mostriciattoli e da chi cerca un rpg facile e veloce, per gli altri compratevi un Game Boy Player e Pokèmon Smeraldo.

Voto Recensione di Pokemon XD: Tempesta Oscura - Recensione


6.8