Recensione

PixelJunk Monsters

Avatar

a cura di Falconero

Q-Games può essere considerata come una delle software house più particolari del panorama videoludico contemporaneo, sebbene, almeno fino ad oggi, abbia dimostrato le proprie potenzialità con un solo prodotto, ovvero PixelJunk Racers. La prima apparizione della compagnia sul Playstation Network si è rivelata estremamente positiva e proprio sulle ali di questo successo, gli sviluppatori hanno deciso di provarci ancora con PixelJunk Monsters, uno strategy game unico nel suo genere che fa dell’originalità il suo vero punto di forza. Un nuovo must targato Q-Games? Scopriamolo insieme.

Un villaggio da salvarePixelJunk Monsters ha come protagonista un bizzarro omuncolo che, per preservare la vita del proprio villaggio, sarà costretto a vedersela con numerose creature ostili. Il gioco avrà quindi come unico obiettivo quello di evitare il massacro della popolazione nativa; per portare a termine questo arduo compito, l’eroe dovrà avvalersi delle sue straordinarie capacità edili, grazie alle quali potrà costruire delle torrette da difesa, sfruttando gli alberi sparsi per il territorio. Il numero di torrette edificabili non sarà però illimitato, ma bensì regolato in base alla quantità di denaro posseduta. La “lotta per la sopravvivenza” si snoda in 21 scenari, ognuno dei quali propone una struttura territoriale molto diversa dagli altri. Nonostante ciò, il concept di gioco si dimostra alquanto lineare per tutto l’arco dell’avventura, visto che ogni missione è caratterizzata da un determinato numero di ondate di nemici, alle quali si dovrà far fronte per proseguire.

Come era lecito aspettarsi da questa software house, il gameplay denota un’incredibile semplicità, che rende il titolo accessibile a chiunque. Il movimento del protagonista avviene ovviamente mediante l’inclinazione dello stick analogico sinistro, mentre per avviare la costruzione di una qualsiasi torretta, vi basterà premere X non appena sarete nei pressi di un albero. A questo punto si aprirà un piccolo menù radiale dove, in base ai soldi in vostro possesso, potrete scegliere più o meno liberamente quale tipo di torretta erigere. Sono disponibili un discreto numero di varianti, che vanno dalla semplice balestra, non particolarmente potente ma molto rapida, alla potente elettroscarica, letale contro specifici nemici. Le torrette potranno poi essere potenziate avvalendosi delle “uova” lasciate dalle creature eliminate, o mediante la danza del protagonista, che, appostandosi nei pressi di una torretta, inizierà a ballare incessantemente; quest’azione determinerà un incremento di uno speciale indicatore che, una volta riempito del tutto, farà aumentare di un livello le caratteristiche della costruzione, incrementandone potenza, raggio d’azione e velocità di fuoco.

Sebbene le azioni a disposizione siano chiaramente esigue, l’apparente semplicità generale potrebbe facilmente rivelarsi fuorviante; per ottenere dei buoni risultati di gioco, sarà infatti necessario sfoderare tutte le proprie abilità tattico-strategiche che, talvolta, potrebbero anche non essere sufficienti per assicurare l’incolumità degli abitanti del villaggio. Ogni livello sarà strutturato in maniera del tutto diversa dagli altri, costringendovi così ad elaborare costantemente nuove strategie per evitare lo sterminio dei vostri compagni, ed inoltre, ogni tipologia di nemico presenterà specifiche resistenze o debolezze che sarà necessario conoscere alla perfezione se non si vorrà andare incontro ad avvilenti sconfitte. E’ comunque importante sottolineare che, pur proponendo alcune differenze, le missioni sono tutte accomunate da una costante ripetitività che, con il passare delle ore, potrebbe suscitare noia e talvolta anche frustrazione; il livello di difficoltà è infatti alquanto elevato e, specialmente negli scenari più avanzati, potrebbe rappresentare un ostacolo per i giocatori meno abili. Nonostante tutto, l’esperienza di gioco si dimostra piacevole e sostanzialmente divertente, sebbene, per goderla a pieno, sia necessario “viverla” a piccole dosi.

Aspetto tecnicoDal punto di vista tecnico, questo titolo si attesta su dei buoni standard, pur non eccellendo sotto alcun aspetto specifico. Graficamente siamo all’insegna della semplicità, ma nonostante ciò, grazie ad uno stile e ad una scelta cromatica estremamente originali, l’impatto visivo si dimostra più che soddisfacente. La realizzazione del protagonista, così come quella dei nemici che si dovranno fronteggiare, è semplice ma allo stesso tempo molto curata, in perfetto stile Q-Games. Le ambientazioni soffrono purtroppo di una leggera ripetitività complessiva, ciò nonostante la diversa disposizione degli alberi sul territorio, con conseguente necessità di variare costantemente le proprie strategie, assicura una buona varietà di gioco.Per quanto riguarda il sonoro la situazione non è altrettanto rosea; le musiche di sottofondo che vi accompagneranno nel corso delle sessioni di gioco si rivelano piacevoli, ma davvero ripetitive con il passare delle ore. Dopo aver completato un paio di scenari, data la marginale importanza del comparto audio ai fini del gameplay, passerete senz’altro ad una colonna sonora “privata” per accompagnarvi durante la vostra esperienza videoludica.

– Semplice ed immediato

– Unico nel suo genere

– Divertente…

– …ma solo a piccole dosi

– Ripetitivo ed a tratti frustrante

– Manca la co-op online

6.7

PixelJunk Monsters si dimostra un titolo sostanzialmente valido che, pur proponendo un’esperienza di gioco talvolta monotona e ripetitiva, grazie a un gameplay semplice ed immediato, riesce a coinvolgere e divertire qualsiasi tipologia di videogiocatore. Alla luce di un prezzo alquanto esiguo, l’acquisto è consigliabile non solo agli amanti degli strategy games, ma anche a tutti coloro che desiderassero cimentarsi in un titolo diverso, che fa dell’originalità il suo vero punto di forza.

Voto Recensione di PixelJunk Monsters - Recensione


6.7