Recensione

Piovono Polpette

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a cura di Iori Yagami

Oramai è diventata una sorta di prassi: ad ogni blockbuster (più o meno riuscito) proveniente dall’industria cinematografica corrisponde una trasposizione videoludica sotto la collaudata formula del tie-in. Bisogna purtroppo però aggiungere che tali prodotti difficilmente riescono ad incontrare i favori di critica e pubblico a causa dei diversi problemi derivanti sia dal comparto tecnico che da quello del gameplay, dando così la sensazione di essere meri espedienti commerciali per racimolare soldi (trainati dall’onda lunga del successo ai botteghini) piuttosto che veri e propri prodotti degni dell’attenzione dei videogiocatori. Sarà in grado di sovvertire tale tendenza l’appena uscito Piovono Polpette di Ubisoft?

Il paradiso di ogni amante della gastronomiaCome facilmente intuibile dal titolo, il gioco segue per filo e per segno le vicende narrate nel divertente film d’animazione del binomio Columbia Pictures/Sony Pictures Animations. Vestiremo dunque i panni dello strampalato inventore Flint Lockwood il quale, dopo aver messo a punto la sua ultima allucinante invenzione, dovrà salvare l’isola di Civita Gustosa dall’invasione più o meno pacifica di tutte le ghiottonerie generate dal suo infernale trasmutatore di acqua in cibo. Piovono Polpette si presenta ai nostri occhi con le fattezze di un platform 3D dal chiaro presupposto di titolo indirizzato ad un pubblico di giovanissimi videogiocatori. Flint Lockwood dovrà addentrarsi all’interno di una serie di livelli (raggruppati in atti) in cui trarrà d’impaccio tutti gli abitanti di Civita Gustosa, ivi compresi i suoi amici, dalla bella Sam al nerboruto Brent, passando per il piccolo Cal. Per aiutarsi nell’impresa, il simpatico inventore potrà utilizzare alcuni stravaganti attrezzi messi a punto per l’occasione: forchette ultra avvolgenti, pistole spara raggi o tirapugni a molla sono alcuni degli artefatti grazie ai quali potremo avere sia la meglio sui nostri nemici (tornado di pasta, pupazzi di gelato o terribili orsetti gommosi), sia risolvere alcuni semplici puzzle o percorsi di abilità. Sparsi nei livelli troveremo inoltre alcuni particolari bersagli (le cosìdette capsule idronicommestibili) che, se distrutte, ci faranno acquisire alcune parti del progetto per la creazione di una fantomatica arma finale. Elementi questi che si fondono all’interno di una struttura di gioco ampiamente collaudata e decisamente gradevole: restando sempre nell’ottica di gioco “kids oriented”, Piovono Polpette riesce nello scopo di intrattenere e divertire i giovanissimi (i quali potranno anche intraprendere le avventure di Flint e soci in compagnia di un amico, tramite cooperativa locale) , proponendo situazioni divertenti, enfatizzate anche e soprattutto dall’onda lunga del film uscito durante le appena trascorse feste natalizie. Discorso diametralmente diverso invece analizzando il prodotto nell’ottica del giocatore più o meno smaliziato: il titolo Ubisoft da questo punto di vista ne esce (ovviamente) con le ossa rotte, presentando un livello di sfida praticamente nullo, unito ad una giocabilità ridotta all’osso, una longevità risibile (abbiamo portato a termine l’intera avventura in poco più di quattro ore) ed un fattore rigiocabilità praticamente uguale a zero (mancando di qualsivoglia extra e/o modalità aggiuntive).

Sono previste precipitazioni gommose su tutta l’isolaIl discorso appena fatto in merito al gameplay di Piovono Polpette può essere facilmente implementato anche per quel che concerne il mero aspetto tecnico. Il gioco infatti non sfrutta assolutamente le potenzialità delle attuali console, presentandosi con una grafica sottotono per gli aspetti più prettamente tecnici (ci riferiamo a mole poligonale, qualità e varietà delle texture, animazioni e modellazione degli elementi a schermo). Discorso leggermente diverso per il comparto sonoro in cui un discreto accompagnamento musicale, con brani orecchiabili e mai snervanti, sottolineano con pertinenza tutte le varie fasi di gioco. Sottotono invece effetti e parlato, non tanto per la generale qualità (la quale si attesta sugli stessi livelli delle musiche), quanto per un’eccessiva ripetitività soprattutto delle frasi che il buon Flint dirà, con troppa frequenza, ad ogni cambio di arma o dopo aver ucciso un determinato nemico. Seppur deprecabile la scelta di offrire un prodotto meno completo solo perché destinato ad un pubblico meno smaliziato, il lavoro svolto dai programmatori riesce comunque a riproporre l’appeal leggero e svagato della pellicola, grazie soprattutto a delle ambientazioni coerenti, alla buona riproduzione di Flint e soci e una palette cromatica sgargiante e gradevole alla vista, fattori questi che faranno sicuramente alzare l’appetibilità del prodotto da parte di tutti gli estimatori della pellicola di Sony Pictures Animations.

– Stile colorato ed in linea con il film

– Facile ed intuitivo

– Divertirà tutti i bambini…

– …ma solo loro

– Tecnicamente sottotono per gli standard delle attuali console

– Voci ed effetti sonori ripetitivi

6.0

Piovono Polpette è il classico stereotipo di tie-in di basso profilo generale che però trova una sua ragion d’essere andando ad alimentare il sempre più florido mercato dei titoli per ragazzini. Con un comparto tecnico dai colori sgargianti e coerente con l’appeal del film (ma assolutamente non in linea con gli standard qualitativi dei prodotti odierni) ed una giocabilità semplice ed essenziale, il gioco Ubisoft farà la gioia di tutti i bambini rimasti estasiati dal film, un acquisto consigliato dunque a tutti i genitori alla ricerca di un titolo da poter far giocare in assoluta tranquillità ai propri figli. Tutti gli altri se ne tengano invece a debita distanza.

Voto Recensione di Piovono Polpette - Recensione


6