Recensione

Pikmin 2

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a cura di Yoshi

Partorito dalla geniale mente di Shigeru Miyamoto come nuova franchise introdotta per l’allora ultima console Nintendo, Pikmin riscosse al momento del lancio un notevole successo di pubblico e di critica grazia alla sapente mistura di puzzle game e strategia, condita con la consueta cura per i dettagli tipica delle più importanti opere della grande N, e arrivò ad essere considerato, con pieno merito, uno dei più riusciti titoli per Gamecube. L’unica critica che venne imputata al gioco fu relativa alla scelta, pare imposta dallo stesso Miyamoto, di “forzare” il tempo delll’avventura: il protagonista, l’astronauta Olimar, aveva infatti a disposizione solo 30 giorni (simulati) per recuperare i componenti della propria astronave e ripartire verso casa e, nel caso di mancato successo, il giocatore era obbligato a riprendere l’avventura dall’inizio. Ebbene gli sviluppatori Nintendo non sono stai sordi di fronte alle critiche costruttive mosse a Pikmin e hanno deciso di proporre un nuovo episodio che riproponesse la meccanica che tanto successo riscosse un anno fa migliorando il gioco da ogni punto di vista, ed eliminando il tanto criticato limite di tempo. Il risultato è Pikmin 2, un gioco che riesce senza ombra di dubbio a surclassare il suo predecessore.

Guai finanziari a HocotateLa trame del gioco riprende la narrazione dal termine dell’avventura precedente: Olimar, dopo aver recuperato tutti i componenti dell’astronave, riesce ad abbandonare il pianeta dei Pikmin e a fare ritorno su Hocotate, suo pianeta natale. Una volta giunto a destinazione lo aspetta però una brutta sorpresa: la Hocotate Freight, ditta per cui il nostro simpatico amico lavora, è in piena bancarotta e rischia di fallire se non riuscirà a ripianare i debiti accumulati.Grazie a un colpo di fortuna inaspettato, Olimar scopre però che i souvenir che ha portato con sé dal pianeta Pikmin sono valutati su Hocotate come preziosi reperti, in grado di risanare le finanze della ditta di trasporti. Deciso a risolvere la situazione, Olimar riparte alla volta del pianeta Pikmin con il suo compare Louie, in cerca di nuovi souvenir.

Pikmin di tutti i coloriLa meccanica di gioco è essenzialmente mutuata da quella del primo episodio: Olimar può controllare delle piccole creature, i pikmin per l’appunto, in grado di muoversi singolarmente o in formazione per risolvere gli enigmi che si frapporranno tra l’astronauta e i preziosi tesori del pianeta. Traendo chiara ispirazione dal classico “Lemmings”, Pikmin 2 si configura come uno strategico in tempo reale con forti influenze dai puzzle-game.Secondo l’ispirazione originale di Miyamoto, i pikmin devono sottostare all’ecosistema del pianeta: possono essere divorati dalle creature che infestano la zona, si sviluppano grazie al polline dei fiori, e si riproducono sfruttando l’energia naturale dei nemici uccisi.Inoltre, esistono diverse razze di pikmin, ognuna dotata di caratteristiche peculiari: Pikmin 2 introduce i pikmin viola e bianchi, che vanno ad affiancarsi ai già noti rossi, blu e gialli.

Pikmin Rossi: sono i pikmin più comuni, possono sopportare il calore ed il fuoco, oltre a essere i più pericolosi combattenti.Pikmin Blu: sono in grado di superare gli specchi d’acqua.Pikmin Gialli: oltre ad essere dotati di portentosi padiglioni auricolari (del tutto privi di utilità pratica), i pikmin gialli possono affrontare senza problemi le scosse elettriche e, grazie alla loro estrema leggerezza, essere lanciati più in alto degli altri.Pikmin Viola: introdotti in questo secondo episodio, i pikmin-sumo godono di dimensioni e forza superiori ai consanguinei, pesano oltre 10 volte di più e sono in grado di tramortire i nemici se lanciati contro di essiPikmin Bianchi: resistenti al veleno ed essi stessi velenosissimi, i pikmin bianchi possono essere utilizzati per infettare i nemici e per scoprire i tesori nascosti.Chi trova un amico trova un tesoroAl di là dell’ingresso in scena dei nuovi pikmin bianchi e viola, la principale innovazione introdotta dal secondo episodio è relativa al compagno di avventura di Olimar, Louie. Oltre a essere un elemento indispensabile per il gioco in multiplayer, Louie permette di gestire i pikmin in modo più efficiente e flessibile. Ai due caposquadra possono per esempio assegnate due formazioni di creature, che possono procedere indipendentemente all’interno dei livelli, collaborando in maniera complessa per risolvere gli enigmi che il giocatore deve affrontare.Per quanto riguarda il gioco in coppia, pur non essendo possibile affrontare l’avventura principale in modo cooperativo, sono messe a disposizione le modalità challenge e versus.Nel primo caso i due giocatori possono affrontare una serie di livelli collaborando nella ricerca di tesori e della chiave di uscita dallo stage entro il tempo prestabilito. Studiato con curo dagli sviluppatori, questo tipo di sfida si rivela varia e divertente, con enigmi che tengono costantemente impegnata la coppia di giocatori.Per chi desiderasse invece uno scontro aperto tra i due giocatori, è stata inslusa la modalità vesrus, in cui i due concorrenti si sfidano nel tentativo di recuperare quattro perle nascoste nel livello prima dell’avversario o, in alternative, catturare della gemma dell’avversario.Lo split screen funziona egregiamente, e la possibilità di osservare il comportamento del rivale non fa che rendere più frenetico il gioco. Un ottimo complemento alla modalità principale.Da segnalare infine l’interessantissima piklopedia, una raccolta dei personaggi e dlle creature incontrate durante l’avventura che ricorda da vicino l’analoga sessione di Super Smash Bros. Melee. Pur ricoprendo un ruolo permanete collezionistico, la piklopedia è un’aggiunta di inestimabile valore per i fan più accaniti delle simpatiche creature-carota.Grafica e sonoroCosì come per tutti gli altri aspetti, Pikmin 2 migliora notevolmente l’impatto grafico del primo episodio.Iniziamo peraltro dall’unico difetto riscontrabile: le texture, stupende nel 90% delle situazioni, tendono a mostrare un lieve ma percepibile livello di blur nelle inquadrature più ravvicinate. Si tratta di una precisa scelta dei programmatori che hanno privilegiato la resa complessiva dei mondi, e riservato memoria e potenza di calcolo per le animazioni e le texture delle creature.Queste ultime offrono uno spettacolo di prim’ordine: pikmin e animali ostili incontrati sul pianeta sono definiti e animati con un dettaglio impressionante, così come gli oggetti trovati e i dettagli di vegetazione. Altrettanto entusiasmanti sono poi gli effetti di luce, di riflessione e i fenomeni particellari implementati dal gioco. Pikmin 2 è sicuramente uno dei giochi graficamente più lodevoli disponibili per cubo.Il sonoro non è altrettanto spettacolare ma, come consuetudine Nintendo, offre un vasto catalogo di effetti realizzati con cura e che contribuiscono in misura significativa all’esperienza di gioco. Meno coinvolgenti le musiche, che si riducono a brani di buona fattura ma non paragonabili alle colonne sonore storiche che hanno contraddistinto, ad esempio, gli ultimi episodi della saga di Zelda.

Meccanica collaudata e migliorata

Uno dei migliori strategici/puzzle game in circolazione

Ambientazione fantastica

Lievissimi difetti grafici

L’avventura principale non può essere affrontata in coppia

9.1

Pikmin 2 ricopre un ruolo abbastanza classico nel mondo dei videogiochi: rappresenta l’evoluzione del primo episodio, dal quale riprende i concetti base espandendoli in ogni direzione, limandone i difetti e più in generale migliorando l’esperienza di gioco.

Pikmin 2 è in definitiva un gioco sicuramente migliore del primo, e non vi è dubbio che, al di là del valore storico del capostipite della saga, non possa che essere consigliato rispetto al primo Pikmin per chi non avesse ancora avuto il piacere di conoscere le ultime creature di Miyamoto.

Per coloro che possiedono già il primo Pikmin e condividono il giudizio del recensore, l’acquisto del seguito non può che essere consigliato senza riserve, dal momento che le novità introdotte giustificano appieno l’upgrade.

Se appartenete invece alla stretta minoranza rappresentata da coloro che non sono rimasti impressionati dal primo Pikmin, difficilmente il secondo episodio vi farà cambiare idea: al di là della possibilità di gioco in multiplayer (limitato comunque a due giocatori), della introduzione dei nuovi pikmin e della collaborazione tra Olimar e Louie, la meccanica che sta alla base del titolo Nintendo è rimasta invariata.

Nel complesso, in ogni caso, Pikmin 2 può essere collocato senza remore nella top 10 dei titoli disponibili su Gamecube, scalzando in valore assoluto il primo episodio e rappresentando uno dei titoli must-buy per il periodo prenatalizio.

Voto Recensione di Pikmin 2 - Recensione


9.1