Anteprima

Phoenix Wright: Ace Attorney Spirit of Justice

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice
Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice
  • Produttore: Capcom
  • Generi: Avventura grafica
  • Data di uscita: Disponibile

Dopo quasi 3 anni dall’uscita di Dual Destinies, precedente capitolo della saga di Ace Attorney, il pubblico occidentale si prepara ad accogliere l’uscita del nuovo episodio per Nintendo 3DS: Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice! Abbiamo provato la versione dimostrativa, eccovi le nostre prime impressioni.
Obiezione!
Il gioco si avvia con Phoenix Wright, l’omonimo protagonista del gioco, in vacanza nel regno di Khura’in, una terra misteriosa e piena di sensitivi. La solita fortuna di Phoenix vuole che la sua guida turistica venga improvvisamente accusata di omicidio ed arrestata: ovviamente il nostro avvocato vestito di blu non ha intenzione di stare a guardare e si propone immediatamente di difendere il ragazzo in tribunale. Ma Phoenix si renderà subito conto di quanto sia per lui straniera questa terra… sembra, infatti, che qui gli avvocati siano odiati da tutti!
Giustizia per tutti
Perfino il suo nuovo cliente gli dichiara che “se avesse saputo che si trattava di un avvocato, non avrebbe mai accettato di fargli da guida”. Viene quindi da chiedersi: cosa è successo in questo regno di così grave per fare odiare a tutti gli avvocati così aspramente? Nonostante ciò, seppur venga considerata una pratica “non convenzionale”, a Phoenix viene permesso di difenderlo, ma il giudice precisa che qui non vi è alcun bisogno di avvocati, dato che tutti i verdetti vengono stabiliti con l’aiuto della principessa Rayfa e della sua divinazione. Questo ci porta a quello che a tutti gli effetti rappresenta la novità del gioco a livello di gameplay: le Insights, cioè le visioni. La principessa Rayfa ha infatti il dono di mostrare a tutti, attraverso un rituale, gli ultimi momenti della vittima prima di morire: non soltanto la vista, ma anche udito, olfatto, tatto e gusto; tutti i 5 sensi vengono mostrati accuratamente nella visione, una verità che non sembrerebbe ammettere contraddizioni. Ma, come ormai hanno imparato tutti i giocatori della serie, non sempre la verità è così chiara e appariscente…
A caccia di contraddizioni
La visione non solo ci verrà mostrata, ma sarà interpretata dalla principessa Rayfa stessa: il nostro compito sarà quindi trovare delle contraddizioni in essa, usando le prove a nostra disposizione. Dovremo semplicemente fermare la visione nel punto che ci sembra contraddittorio, mostrare quale dei 5 sensi ci sembra strano rispetto all’interpretazione data dalla principessa e mostrarlo al giudice. Questa novità assomiglia molto a una feature già vista in Apollo Justice: Ace Attorney, quando si dovevano puntare segni di nervosismo, all’apparenza impercettibili, dei testimoni, ed anche alla novità presente in Dual Destinies, quando si dovevano notare contraddizioni nelle emozioni provate dai testimoni. Rappresenta quindi, a nostro parere, una piccola novità azzeccata e per nulla forzata: ha anche un ottimo potenziale, che non vediamo l’ora di vedere all’opera nel gioco completo. Ovviamente, tralasciando questa variazione, la formula del gioco resta la solita ed invariata, con un’unica novità (che in realtà è un ritorno) da sottolineare: il sistema delle 5 vite. A partire da Justice for All, infatti, Phoenix ha a disposizione una barra della vita, commettendo errori nel presentare prove la vita scende, ed una volta esaurita la barra l’imputato veniva dichiarato automaticamente colpevole; in questo nuovo capitolo invece sembra che si tornerà al primissimo sistema visto nel primo Ace Attorney: 5 vite, che corrispondono a 5 possibili errori. Una scelta curiosa, dato che questo sistema sembrava ormai essere stato abbandonato e che quello utilizzato finora è stato particolarmente apprezzato, perché permetteva di regolare anche la quantità di vita che si poteva perdere, corrispondente alla gravità dell’errore. Dobbiamo sottolineare inoltre che, come già successo per Dual Destinies, il gioco non è stato tradotto in italiano, quindi se non masticate abbastanza bene l’inglese non riuscirete ad apprezzare adeguatamente trama ed humor, che ci appaiono essere rimasti intatti.

– Gameplay classico ed invariato

– Humor della serie intatto

– Trama coinvolgente

Phoenix Wright è pronto a tornare, con nuovi casi e nuovi misteri, portando con sè novità ed anche alcuni ritorni. Vi sentite pronti per difendere casi impossibili ed urlare, ancora una volta, “Obiezione!”?