Perché attendiamo Cyberpunk 2077

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a cura di Beard

Un semplice “beep” e il mondo videoludico è esploso. Tutti aspettano Cyberpunk 2077, ma come ha fatto un gioco di cui si ha solo un teaser trailer in CGI, per altro datato gennaio 2013, a diventare un fenomeno di massa di tale portata? Proviamo a scoprirlo assieme.
   
Genesi di un successo
Il 10 gennaio 2013, ormai cinque anni fa, i videogiocatori di tutto il mondo visualizzavano il teaser trailer di un gioco intitolato Cyberpunk 2077, sviluppato da CD Projekt RED. Nei soli due minuti di filmato, elementi sci-fi, mistero, soldati e belle donne crearono interesse e curiosità nello spettatore. Essendo però gli sviluppatori intenti a concludere l’arco narrativo videoludico delle vicende di Geralt di Rivia, il progetto tornò nel suo alone di mistero alla stessa velocità con cui era emerso.
Nei mesi a seguire però, il titolo non cadde nel dimenticatoio e il silenzio attorno al gioco favorì il proliferare di appassionati e di teorie su cosa potesse essere tale Cyberpunk 2077. CD Projekt RED continuava a non rilasciare informazioni, invitando la gente non solo a non indagare, ma a concentrarsi sull’imminente The Witcher 3. Tutto questo però, non faceva altro che aumentare l’interesse dei videogiocatori.
I mesi divennero anni e il silenzio divenne tombale. Finché nel 2015, complice l’uscita del terzo capitolo delle avventure dello Strigo, si ritornò a discutere di Cyberpunk 2077. Gli sviluppatori dichiararono in un’intervista che del gioco avrebbero parlato nel 2017, ma grazie anche ad alcune posizioni lavorative aperte nei loro studi di Varsavia, si riuscì a costruire un’ipotesi anche prima. Lo studio polacco ad esempio, ricercava un programmatore che si occupasse di veicoli da guidare e/o far volar, all’interno di un gioco tripla A in sviluppo. Così l’idea di vedersi protagonisti di scorribande a bordo di macchine volanti divenne meno remota.
In concomitanza con questi fatti, i rumor sul gioco crebbero permettendo così agli ormai tanti appassionati di delineare le prime linee guida del gioco: mezzi di trasporto volanti, personaggi umanoidi dal look caratteristico, ambientazioni affascinanti e una società malvagia intenta a far diventare il Giappone una superpotenza militare. E quando tutti si preparavano all’anno di Cyberpunk 2077, il 2017, ancora una volta il silenzio cadde come un sipario sul gioco. Questo fino al 10 gennaio 2018, giorno in cui l’account Twitter ufficiale del gioco ha scritto: “beep” mandando in delirio i fan, e comunicando con una sola onomatopea concetti come: ci siamo, siamo vivi e stiamo arrivando.
 
Attendismo strategico
Gotthold Ephraim Lessing diceva: “l’attesa del piacere è essa stessa il piacere”. E così in fin dei conti, questa attesa, questo mistero che avvolge Cyberpunk 2077, sono stati un piacere per i fan. Dietro questo successo quindi, ora che abbiamo ripercorso le tappe fondamentali, è chiaro come ci sia la fiducia degli appassionati verso uno studio che gli ha sempre fornito prodotti di qualità. The Witcher 3, riconosciuto da pubblico e critica come uno dei migliori giochi di ruolo dell’ultimo decennio, ha contribuito dunque ad alzare le aspettative verso un titolo di cui non si sa praticamente nulla. 
Oltre all’indubbia qualità di CD Projekt RED però, un altro fattore ha accresciuto nei fan la voglia di questo Cyberpunk 2077: parliamo infatti della lunga assenza dai palcoscenici videoludici, di un titolo sci-fi con influenze cyberpunk in grado di appassionare e affascinare il pubblico. Un titolo che, proprio come The Witcher 3 con i GDR occidentali, riscriva le regole del genere in questione, settandone i nuovi parametri di confronto.

Il silenzio di CD Projekt RED è stato interrotto e le nubi che avvolgono Cyberpunk 2077 potrebbero finalmente diradarsi nel breve periodo. I fan non vedono l’ora di scoprire cosa nasconde questo titolo che negli ultimi anni ha ricoperto un ruolo di rilievo nelle classifiche dei giochi più attesi. In un mondo di Tweet sibillini e dichiarazioni velate, forse ora ci rendiamo conto che alle volte il silenzio fa più rumore di mille parole.

Voi cosa vi aspettate dal nuovo gioco di CD Project RED?