Perché acquistare un router da gaming

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a cura di DjPralla

Non smettiamo più di ripeterlo: è il momento degli esports, ma è anche il momento degli accessori da gaming, perché quando la situazione si fa seria o professionale, meglio non farsi trovare impreparati con materiale non all’altezza. Così per ogni cosa ora c’è la versione “gaming” più performante, più stilosa e purtroppo più costosa. Se controller, mouse, tastiere e cuffie possono avere risvolti abbastanza evidenti quando si passa da un prodotto entry level a qualcosa di più corposo, nel mondo del networking è più difficile vedere fisicamente il passaggio, ma anche in questo abito ci sono divari esorbitanti. 

Le basi
Senza entrare troppo in tecnicismi, cerchiamo di capire che differenza c’è da i vari dispositivi. Dividiamo il parco prodotti in tre macrocategorie: i modem che si limitano a raccogliere il segnale proveniente dalla presa telefonica analogica e a convertirlo in un flusso di dati digitali solitamente tramite Lan; i router e gli switch, che raccolgono il flusso di dati provenienti da una connessione Lan e lo ridistribuiscono a tutti i vari dispositivi che sono connessi, sia via cavo che wireless; e i modem/router che, ovviamente, combinano entrambe le caratteristiche. Una distinzione necessaria in quanto alcuni provider tendono ad obbligare l’uso del proprio modem o addirittura del proprio modem/router, lasciando quindi all’utente finale la sola possibilità di modificare i pochi parametri del dispositivo, o aggiungerci a cascata qualcosa di più performante a gestire il traffico casalingo. Ad ogni modo molti dei produttori principali creano prodotti identici in versioni con o senza modem, in modo tale che ci sia la migliore compatibilità possibile. Ad esempio il Netgear Nighthawk X4S, che è lo stesso che utilizziamo noi in redazione, è un router senza la componente modem (identificato dal modello R7800), a differenza di quello utilizzato abitualmente nell’abitazione di chi vi sta scrivendo (identificato dal modello D7800), che è identico nella componentistica router, ma incorpora anche un modem compatibile fino allo standard VDSL2 e quindi con le connessioni in fibra.
Come avrete capito, purtroppo, la componente modem è quella su cui si può lavorare di meno in quanto gli accordi contrattuali, ma soprattutto l’infrastruttura del provider la fanno da padrona. Quello su cui bisogna tenere gli occhi aperti è la parte router tramite la quale, con un buon prodotto, possiamo fare davvero la differenza.
I cavi
Se la vostra casa è stata cablata con dei cavi e delle prese Lan nelle varie stanze, quello che dovete ricercare in un router è sicuramente la presenza del supporto per le porte Gigabit Ethernet. Sembrerà scontato, ma in molti prodotti di fascia medio/bassa vengono ancora installate le porte Ethernet della generazione precedente, che raggiungono solamente 100 Mbit/s. Allo stato attuale, lavorare con collegamenti ethernet già al limite sarebbe un vero e proprio spreco per il futuro. In più sulla stessa rete passano i flussi di dati tra i computer e console connessi allo stesso router, quindi assicurarsi uno spazio più grande per il passaggio di file tra pc e pc oppure da PC a SteamLink, o perché no da una console a un PC è di fondamentale importanza per avere un’esperienza gaming dignitosa. Attenzione però che in questo caso anche la qualità del cavo conta, quindi dovrete essere lungimiranti anche in fase di posa dell’impianto: i cavi CAT 6 supportano un flusso a 10 Gbit/s mentre i CAT 5E supportano il prima discusso 1Gb/s.
Il WiFi
Se invece non avete la possibilità di andare su cavo e dovete affidarvi alle connessioni wireless, un router da gaming vi assicura la compatibilità con i più recenti standard, ossia il protocollo 802.11ac, basato esclusivamente sulla banda dei 5 Ghz, la quale garantisce maggiore stabilità e minori interferenze, oltre a un flusso di tali che sfiora i 7 Gbit/s; stiamo parlando di circa 900 MB al secondo spostati senza cavi, più di quanto possa fare una connessione Sata3. Purtroppo però queste velocità al momento ricadono solamente nel teorico, in quanto anche un prodotto top di gamma come il sopracitato Netgear Nighthawk X4S può raggiungere solamente i, ben più che dignitosi, 2.3 Gbit/s. Per avere un prodotto allo stato dell’arte, bisognerebbe salire fino al nuovissimo Nighthawk X10 che raggiunge anche i 7.2 Gbit/s, ma passa al futuro protocollo 802.11ad. Grazie a questa tecnologia potrete tranquillamente rimpiazzare i cavi, a patto di convivere con un ritardo (inferiore alla decina di millisecondi in condizioni di utilizzo ottimali), certamente inferiore agli standard precedenti, ma comunque presente. Se nel trasferimento dei dati questa problematica è pressoché inesistente, potrebbe rivelarsi più pressante nel caso in cui utilizziate molto lo streaming domestico, dove la latenza può diventare un avversario ostico, anche a ping estremamente ridotti. 
Ovviamente tutti i router da gaming sono anche dual band, quindi supportano anche i più affollati e instabili 2.4 Ghrz, in modo tale che possiate collegare anche prodotti relativamente obsoleti come WiiU, 3DS e Ps4 base. 
Il QoS
La più grande differenza tra un router standard e uno da gaming è però il software all’interno, quello che gestisce lo smistamento dei dati. Generalmente un router riceve dalla linea telefonica e riversa nei dispositivi all’interno della rete a seconda di quanto ogni dispositivo richieda; quindi se abbiamo un pc che sta scaricando una mole di dati importante o sincronizzando con una cartella in cloud, questo potrebbe saturare tutta la banda, andando così a creare problematiche ad altri dispositivi, come ad esempio sulle console dove si ripercuote sotto forma di lag, lentezza di risposta ai comandi e quant’altro. Nei router da gaming o più in generale in quelli di fascia alta, è presente il così detto Quality of Service, abbreviato in QoS, che va a prioritizzare lo smistamento della banda a seconda delle necessità; possiamo quindi andare a mettere in una posizione privilegiata le console rispetto ad altri dispositivi sui quali sono presenti download che possono attendere o streaming come YouTube e Netflix che possono operare con una richiesta di dati più bassa. Ogni produttore personalizza a proprio piacimento questo servizio, e sui router Netgear si presenta sotto forma di una pagina web di semplice consultazione e interazione: si può modificare il nome di ogni dispositivo collegato, dargli un’icona, vedere quanto traffico sta adoperando e quale applicazione più nello specifico sta consumando banda. Da qui bastano pochi click per impostare un livello di priorità che consenta di differenziare i vari dispositivi collegati.

Se state considerando di lanciarvi nel mondo degli esport o comunque nel gaming di alto livello, magari con qualche costosissima scheda grafica, non pensate di poter risparmiare sul router. Nonostante ancora molte parti d’Italia fatichino a raggiungere la fatidica soglia dei 100 Mbit/s, è importante dotarsi di dispositivi in grado non solo di gestire al meglio i flussi di dati in arrivo dall’esterno, ma anche quelli che circolano all’interno della rete stessa. Il gaming in streaming, specialmente in locale, ormai è entrato a far parte della quotidianità, ma necessita dei giusti apparati per poter funzionare al meglio.