Recensione

Pearl Harbor Trilogy - 1941: Red Sun Rising

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a cura di Dr. Frank N Furter

Le simulazioni di volo sono un genere che ha esercitato da sempre un gran fascino sul popolo videoludico, soprattutto quello legato al mondo PC. Basti pensare ai vari Flight Simulator e l’enorme successo riscosso negli anni da questa fortunata saga. Anche su home console ci sono diversi esponenti come Ace Combat, il recente H.A.W.X. e in dirittura d’arrivo il prodotto Activision Apache: Air Assault. Per questo motivo la software house Legendo Entertainment ha deciso di produrre una sorta di remake, condito da numerose aggiunte, del suo precedente lavoro datato 2007. Attack On Pearl Harbor è la base di partenza del titolo WiiWare che andremo a recensire oggi, in questi tre anni gli sviluppatori si sono concentrati nell’adattamento del sistema di controllo, all’implementazione di nuove missioni e aggiunte in grado di rendere il titolo più longevo e intrigante.

Partire col piede giustoLa Pearl Harbor Trilogy inizia con il primo capitolo intitolato 1941: Red Sun Rising con missioni ispirate a Guadacanal, Pearl Harbor e la battaglia delle Isole Midway. A vostra disposizione ci saranno ben tre diverse tipologie di velivoli come il Warhawk, F4F Wildcat e un A6M2 Zero. Gli scenari di guerra si concentrano esclusivamente sull’area dell’oceano pacifico nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. La parte più interessante è data dalla possibilità di affrontare due intere campagne in single player schierandosi in entrambe le fazioni. La prima rappresenta gli americani impegnati a difendersi e contrattaccare il nemico, la seconda invece è costituita dal popolo giapponese e le motivazioni che hanno spinto tale attacco senza mai scadere nel giustizialismo facile, offrendo una panoramica neutrale sui fatti e su come si svolsero.

In voloPilotare un aereo della Seconda Guerra Mondiale non è mai stato così facile grazie a ben tre differenti sistemi di controllo pensati appositamente per la versione Wii. Come sempre sarà possibile utilizzare il Remote in solitaria, il Classic Controller oppure l’accoppiata Remote/Nunchuk, in tutti i casi la mappatura dei comandi risulta più che buona anche se abbiamo trovato indubbiamente più comodo l’utilizzo del solo telecomando Wii. Posizionato in orizzontale facilita le operazioni di manovra visto che basterà inclinarlo su uno dei due assi per ottenere virate precise e pulite. Operazioni che ripeterete spesso e volentieri durante le varie missioni poiché il dog fight occuperà la maggiora parte del vostro tempo, i nemici non vi lasceranno mai un momento libero per respirare, in un continuo evitare missili in coda e colpi di mitragliatore da entrambi i lati. Purtroppo il livello di difficoltà non ha subito alcun bilanciamento, per questo motivo vi ritroverete sin da subito con un’intelligenza artificiale agguerrita pronta a distruggervi non appena decollati. Peccato perché in questo modo il gameplay ne risente molto diventando subito ripetitivo: schivare, virare, sparare, una catena che non si spezza e va avanti per tutto l’arco della campagna single player. Inoltre aggiungete la completa mancanza di una componente online che poteva supportare la longevità del titolo una volta terminate le avventure americane e giapponesi. Dal punto di vista tecnico il lavoro del team di sviluppo appare più che buono, addirittura sopra la media grafica dei prodotti Wiiware. Questo riguarda in particolar il modo in cui è presentata la storia, i menù, incluso tutto il contorno “tecnico” che lo circonda. Discorso diverso per la grafica in-game la quale appare sì di buona fattura, ma senza picchi d’originalità o spunti particolari. A completare il quadro generale ci pensano le due modalità extra inserite per l’occasione: Dogfight e Survivor. Nella prima dovrete sconfiggere più nemici possibili entro un determinato periodo, mentre la seconda si spiega da sola, una gara a chi riesce a rimanere in volo più degli altri.

– Doppia campagna single player

– Tecnicamente pregevole

– Costo molto contenuto

– Gameplay alla lunga ripetitivo

– Difficoltà mal bilanciata

– Nessuna modalità multiplayer

7.0

Pearl Harbor Trilogy – 1941: Red Sun Rising è un titolo discreto, non eccelle in nessun reparto, ma allo stesso tempo non si fa trovare impreparato quando chiamato a confrontarsi con gli altri titoli disponibili attraverso il canale WiiWare. Gli amanti delle simulazioni di volo in possesso di un Wii troveranno un prodotto adatto ai loro gusti, non lunghissimo anche a causa di una mancata implementazione del gioco online, modalità che si sposa benissimo con questa tipologia videoludica. In definitiva consigliamo l’acquisto quasi esclusivamente a chi piace stare con la testa tra le nuvole e non disdegna qualche combattimento di tanto in tanto. Inoltre il prezzo contenuto del pacchetto (700 Wii Points) può essere un motivo in più per testare il lavoro dei ragazzi di Legendo Entertainment.

Voto Recensione di Pearl Harbor Trilogy - 1941: Red Sun Rising - Recensione


7