Recensione

Overlord

Avatar

a cura di Threepwood

Sono trascorsi ormai due mesi da quando avevo preparato l’anteprima di Overlord, un titolo che già dal primo sguardo sembrava promettere molto bene. I ragazzi di Triumph Studios sembrano essersi impegnati parecchio nel frattempo, così fra migliorie e ritocchi, possiamo assaporare il piacere di giocare alla versione finale. Seguitemi nel mondo di Overlord per sapere quanto è succoso il nettare del male.

Onore e gloria al nuovo OverlordCi troviamo in un epoca luminosa per l’umanità, in un tempo non ben precisato fatto di spade, esseri fantastici, eroi e cavalieri. Il nostro tenebroso protagonista verrà destato dal suo sonno da un insolito gruppo di servitori che non perderanno tempo a metterci al corrente della situazione. Noi impersoniamo il nuovo re delle tenebre, il nuovo detentore del potere oscuro, siamo il nuovo Overlord. Il luogo nel quale ci risveglieremo è un castello decadente, una costruzione che doveva essere stata una fortezza e un simbolo di terrore, ma un cumulo di eroi si è battuto per distruggerlo e per uccidere il vecchio Overlord. Il nostro consigliere, dopo averci illustrato quale destino dovremo percorrere, ci inizierà all’uso dei nostri poteri e ci guiderà verso tutto ciò che è malvagio. Il gioco tuttavia pur essendo dedicato ad un signore del male, si rivela fin dall’inizio un misto di tinte nere e colorate, un mix di satira, comicità e fantasia. Troveremo personaggi oscuri ma anche figure goffe capaci di farci divertire. Questo modo di affrontare la storia è senza dubbio azzeccato. Ci renderemo conto di questo strano matrimonio di stili fin dalle prime battute, prestando attenzione ai servitori che ci affiancano e alle loro azioni scapestrate. Ad esempio, proprio nei primi minuti, quando il nostro consigliere ci parlerà tramite un collegamento mentale, quindi con una voce fuori campo, lo sentiremo fare le prove audio del “collegamento”.

Distruggere e conquistareIl nostro obiettivo è quello di riconquistare il regno liberato dal dominio malvagio e di riportarlo nell’oblio. Per riuscire nell’intento, oltre a dover sottomettere chiunque ci ostacoli, dovremo imparare a gestire i nostri poteri. Scopriremo come lanciare magie (palle di fuoco, lampi, fulmini, saette, ecc.) e in particolare dovremo implementare la capacità di gestire i nostri servitori, creature che ci proteggono e che sono disposte a morire, distruggere e saccheggiare in nostro onore. Questi “serventi” sono evocabili, in numero limitato, tramite dei pozzi. Procedendo con il gioco, potremo evocarne a bizzeffe e sarà un piacere vederli saccheggiare e razziare per noi. La loro gestione è una parte molto importante, visto che, grazie al controllo che avremo su di essi, potremo più agevolmente risolvere piccoli puzzle e enigmi. Il loro utilizzo sarà necessario in battaglia per evitare di sporcarci le mani o di essere feriti e, nelle fasi di saccheggio, si dimostreranno utili per raggiungere posti ai quali non riusciremmo ad accedere con le nostre sole forze. I nostri comandi ci danno modo di poter mandare i servitori all’attacco di un nemico specifico, di utilizzarli per trasportare un peso o di comandarli a distanza per far loro raggiungere anfratti a noi inaccessibili. I Servienti saranno felici di distruggere qualsiasi cosa sia possibile danneggiare e per fortuna, in Overlord, c’è tanto da distruggere. Nelle loro folli razzie, i nostri “schiavi” saranno in grado di raccogliere armi, armature o improbabili elmi (zucche di halloween, teste di animali, divinità imbalsamate, ecc). I Servienti non sono solo creature spregevoli con uno strano senso dello humour, ma sono anche valorosi guerrieri e fedeli servitori. Ogni qualvolta uccideranno un innocente, si premureranno di portarci l’energia vitale del malcapitato, utile a risvegliare nuovi Servienti; ci porteranno anche delle pozioni e l’oro che troveranno durante i saccheggi. I nostri fedeli servitori sono divisi in diverse categorie: marroni, rossi, verdi e blu. Ognuno di essi avrà un potere speciale, i marroni, ad esempio, sono semplici guerrieri, i rossi sono immuni al fuoco e possono lanciare palle infuocate per attaccare il nemico e così via. L’uso combinato dei Servienti costituirà le fasi puzzle del gioco, visto che in certi ambiti dovremo combinare l’uso delle diverse tipologie di creature per superare un ostacolo o per abbattere un nemico.

Ritorno al regno delle tenebreDurante il gioco dovremo affrontare popoli oscuri, come i mezz’uomini che incontreremo nelle prime fasi. Questi combattimenti ci saranno utili a due scopi: per guadagnare la fiducia dei popoli e per diventare più potenti. Nel corso delle Quest affronteremo nemici oscuri anche al fianco degli esseri umani che dovremo poi sottomettere, ma volendo, una volta concluso il nostro dovere e conquistata la loro fiducia, potremo massacrarli. L’unica cosa che ci viene ricordata sempre è: “sfoga pure la tua perfidia, ma ricorda che un regno senza sudditi da sfruttare non è utile!” Nel corso delle nostre avventure dovremo recuperare degli oggetti per ricostruire la torre o manufatti per ristabilire il potere oscuro.

Caratteristiche tecnichePer quanto riguarda il gameplay segnaliamo l’implementazione di un sistema di controllo semplice e immediato, il gameplay è alquanto vario e, nonostante il registro non cambi più di tanto, non riesce a stancare facilmente. La realizzazione di puzzle ed enigmi inoltre, per quanto siano semplici, è quantomeno sufficiente anche se alla fine la nostra attenzione sarà rivolta essenzialmente “all’attività distruttiva”. Da un punto di vista grafico sono stati raggiunti dei buoni risultati: gli effetti luce sono ben realizzati, per non parlare dei paesaggi naturali e dei luoghi chiusi, sempre ricchi di dettagli e con un ottimo livello d’interazione. Installando il gioco anche su una macchina non eccessivamente potente i risultati sono comunque soddisfacenti e non si rilevano particolari cali di frame rate e, anzi, il gioco è fluido e privo dei difetti grafici presenti nella versione beta provata un paio di mesi fa. Il comparto sonoro è di buona fattura, considerata la compatibilità con ogni sistema sonoro e con tutte le tipologie di impianto (2.1 / 5.1 / 7.1). Il doppiaggio in particolare si è rivelato ottimo offrendo voci sempre azzeccate per la situazione corrente.

HARDWARE

Configurazione minima:– Processore Pentium 2.4 GHz o Athlon XP 2400+– 512 MB di RAM– Scheda video GeForce FX5900 / Radeon 9500 o superiore– 1.2 GB di spazio libero su hard disk

Configurazione consigliata:Intel Core 2 Duo o Athlon 64 X2 1 GB di RAMScheda Video GeForce 7800 / Radeon X1800

MULTIPLAYER

Il titolo è provvisto di un’ottima modalità on-line che vi permetterà di confrontarvi con altri avversari umani in due varianti di gioco: “Sopravvivenza cooperativa”, dove in compagnia di un vostro amico, dovrete cercare di resistere il più a lungo possibile; o in alternativa “Versus”, che vi permetterà di fronteggiare un avversario in combattimenti all’ultimo sangue.

– Comparto grafico e audio di qualità

– Giocabilità immediata e divertente

– Atmosfera fantastica

– Qualche problema ogni tanto nella gestione delle telecamere

– Piuttosto lineare

– Non dura moltissimo

8.0

Overlord è un titolo sicuramente ben riuscito. Triumph studios ha fatto un buon lavoro implementando un gameplay divertente in grado di mescolare tinte dark ad elementi di satira e comicità in grande stile. Tecnicamente il gioco si assesta ad un buon livello e anche i più esigenti saranno soddisfatti. Fortunatamente, il lavoro di doppiaggio della versione Italiana è ottimo così da conservare la verve umoristica studiata dagli sviluppatori. Se siete appassionati del genere non lasciatevi scappare Overlord, sarete sicuramente catturati dallo “spirito distruttivo” dei personaggi!

Voto Recensione di Overlord - Recensione


8