Recensione

Outlaw Volleyball Remixed

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a cura di Fabfab

Terza incarnazione videoludica per il titolo pseudo pallavolistico di Hypnotix, che, dopo il buon esordio su XBox e la mediocre conversione per PS2, ci riprova sempre sulla console Sony. Il problema è che invece di produrre un seguito, i programmatori si sono limitati a riproporre lo stesso prodotto con l’aggiunta di qualche campo in più, qualche costume in più e nient’altro, senza nemmeno correggere i difetti che affliggevano la precedente versione per PS2…

Le bone e le bestieUhm, visto che io stesso ho recensito anche i due precedenti capitoli del gioco, potrei cavarmela invitandovi ad andare a rileggere i vecchi articoli, visto che praticamente vanno bene anche per questo gioco, ma visto che il boss non mi approverebbe mai un articolo di 5 righe forse è il caso che ne faccia comunque un breve sunto, a beneficio di coloro che non hanno mai sentito parlare di Outlaw Volleyball.Come facilmente deducibile dal titolo, si parla di un gioco di beach volley, totalmente votato all’arcade: chi cerca una rigorosa simulazione dello sport in questione farebbe bene a rivolgersi altrove (in pratica al solito Beach Volleyball Summer Heat, sempre recensito dal sottoscritto).I giocatori messi a disposizione sono decisamente fuori di testa, come da consuetudine delle serie sportive targate Outlaw, e presentano un’ampia scelta di personaggi maschili e femminili: mentre i primi sono caratterizzati in maniera molto caricaturale, le seconde sono tutte donnine vestite giusto il minimo indispensabile e rispondenti agli archetipi classici dell’immaginario maschile. Ognuno dei giocatori è naturalmente caratterizzato da determinati valori che lo rendono più o meno abile nel gioco e se i personaggi iniziali risultano piuttosto deboli, in seguito è possibile sbloccarne di più competitivi. In ogni caso il gioco mette a disposizione specifiche sezioni di allenamento, caratterizzate da veri e propri minigiochi, che consentono di aumentare le caratteristiche dei giocatori.

Balls, balls everywhereGli incontri si svolgono secondo le regole classiche del beach volley: dunque abbiamo squadre composte da due giocatori che possono toccare la palla per un massimo di tre volte prima di rimandarla nel campo avversario, tentando possibilmente di fare punto. Le azioni a disposizione sono quelle classiche: ricezione (anche in tuffo), alzata, schiacciata (o tocco morbido), muro, più tutta una serie di colpi speciali che spettacolarizzano l’azione. Gli incontri si svolgono al meglio dei tre set, per aggiudicarsi i quali occorre arrivare al punteggio richiesto con la squadra avversaria distanziata di almeno 2 punti.Tuttavia la verosimiglianza del titolo dura ben poco: infatti la maggior parte degli incontri sono caratterizzati da “stipulazioni speciali” (se così vogliamo chiamarle) atte a rendere il tutto assai più interessante. Qualche esempio? Nella modalità Hot Potato la palla diventa una vera e propria bomba ad orologeria: un timer scandisce il tempo che rimane prima dello scoppio, dovete mandare la palla nel campo avversario prima della deflagrazione se non volete perdere un punto. Giocando in modalità Casinò il possesso di palla viene premiato con denaro sonante, col Team Timers avrete un tempo limite entro il quale vincere la partita oppure col Time Bombs ad ogni palla messa a terra rimane una mina pronta ad esplodere se ci si passa sopra, rendendo parecchio problematica la manovra di gioco!La giocabilità risulta abbastanza semplice ed immediata, ideale per un titolo arcade come questo; all’utente è permesso decidere se impersonare un solo giocatore, lasciando il controllo del suo compagno alla cpu, oppure di utilizzarli entrambi alternativamente. E’ stata riproposta anche la possibilità di interrompere la partita ed aggredire fisicamente i giocatori avversari, che trasforma il gioco in una specie di picchiaduro semplificato (alla Tekken, per intenderci, ma con poche mosse a disposizione): l’utilità di questa trovata è quella di tentare di ottenere un vantaggio sugli avversari se le cose vanno male durante la partita…

Gioco in reteChi ha già provato i titoli precedenti, da queste poche righe avrà facilmente dedotto come il gioco non abbia subito variazioni, ed in effetti è così. Come già detto, le uniche novità che dovrebbero giustificare quel Remix nel titolo sono 2 nuovi campi (peraltro non particolarmente significativi, una portaerei ed un casinò) e qualche costume in più, decisamente poco considerando che almeno a livello grafico ci sarebbe voluto ben più di qualche ritoccatina per renderlo al passo con i tempi. Invece vi troverete con un gioco imbruttito da textures di bassa qualità e da personaggi legnosi.Fortunatamente la telecamera, essenziale in giochi di questo tipo, riesce a seguire bene l’azione, nonostante in alcuni momenti cambi inquadratura così velocemente da far venire il mal di mare.E’ stata inclusa anche la compatibilità con il gioco on-line, anche se l’unica modalità a disposizione è la semplice partita contro un altro giocatore, senza classifiche o tornei.

– Originale e divertente

– Personaggi e modalità fuori di testa!

– Ora giocabile anche on-line

– Ha poco a che vedere col beach volley

– Caratterizzazione dei personaggi molto “particolare”, potrebbe non piacere a tutti

– Longevità limitata in single player

6.0

Outlaw Volleyball Remix è uno smaccato tentativo di vendere per la terza volta lo stesso prodotto: ma se su XBox il gioco Hypnotix fa ancora la sua figura, su PS2 avrebbe necessitato di un pesante lavoro di restyling grafico, cosa che invece non è avvenuta. A parte due nuovi campi da gioco e qualche costume in più, questo Remix è lo stesso identico gioco già uscito un paio di anni fa: chi ancora non lo possedesse e fosse alla ricerca di un titolo di beach volley estremamente arcade, potrebbe farci anche un pensierino, considerando il basso costo di vendita (20€). Ma chi ha già il gioco è meglio che lasci perdere…

Voto Recensione di Outlaw Volleyball Remixed - Recensione


6