Recensione

Otogi

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a cura di Fabfab

Esce finalmente in Italia uno dei migliori videogame SEGA per Xbox ed è subito mistero: un mistero che riguarda i meccanismi incomprensibili che sempre più spesso flagellano la distribuzione di giochi giapponesi nel Bel Paese. Nonostante si tratti di uno dei migliori titoli usciti di recente per la macchina Microsoft, il gioco ha raggiunto gli scaffali dei negozi totalmente in sordina, al punto da rendere parecchio impegnativo riuscire a venirne in possesso di una copia. Inoltre, Otogi non ha beneficiato di alcuna forma di adattamento per il mercato italiano!

Una corsa contro il tempoOtogi è un action nel senso più puro del termine: l’unica cosa richiesta al giocatore è guidare il proprio alter-ego virtuale attraverso livelli ricolmi di avversari da abbattere, fino al classico boss di fine livello, sconfitto il quale si passa allo stage successivo.Raiko, il protagonista del gioco, è un samurai resuscitato apposta per affrontare le orde del caos: mentre si muove e combatte la sua energia vitale cala progressivamente e l’unico modo per rallentare la fine incombente è quello di ricaricarsi parzialmente con le essenze rilasciate dai nemici sconfitti. In conseguenza di questa situazione, il gioco si traduce in una frenetica corsa verso la fine del livello, sempre con un occhio di riguardo alla barra energetica, da reintegrarsi attraverso i furiosi combattimenti in cui si verrà inevitabilmente coinvolti. Alcuni livelli necessitano di essere affrontati più volte prima di essere superati.Il longilineo Raiko risulta piuttosto agile ed abile nelle acrobazie e nei salti, al punto che buona parte delle battaglie si potrà decidere se combatterle in aria: nel momento in cui al salto segue la pressione dei tasti d’attacco, infatti, la ricaduta del protagonista rallenta, permettendogli di esibirsi in lunghe e letali evoluzioni a mezz’aria. D’altronde il lock-on automatico dei nemici, un’IA non troppo avanzata di questi ultimi e una limitata varietà di colpi (colpo rapido ma debole, colpo potente ma lento, magie) e combo a disposizione contribuiscono a rendere i combattimenti mai veramente impegnativi e, alla lunga, ripetitivi: tutt’altro discorso, invece, relativamente ai boss di fine livello, spesso davvero difficili da sconfiggere!Il gioco permette anche una limitata personalizzazione del personaggio principale: al termine di ogni livello, infatti, la nostra prova verrà valutata in base ad una serie di parametri (tempo impiegato, nemici sconfitti, stile utilizzato, ecc.) e ci verrà assegnato un punteggio. Tali punti possono essere utilizzati per acquistare nuove armi e magie: la scelta di questi potenziamenti va fatta con particolare oculatezza, in quanto ogni arma o magia acquisita presenta vantaggi e svantaggi, e spesso l’attenta valutazione della “spesa” da effettuare risulta decisiva ai fini della riuscita di un particolare scenario.

Il sogno del guerrieroL’atmosfera che si respira in questo “Otogi” è decisamente unica: l’ottimo comparto grafico delizia il giocatore con un protagonista veramente azzeccato e carismatico, ben dettagliato e dai movimenti adeguatamente curati. Di rilievo anche il design ambientale e quello dei nemici, entrambi pesantemente ispirati alla mitologia orientale (non dimentichiamo che il gioco è stato realizzato nella speranza di fare breccia nel pubblico giapponese e rilanciare le asfittiche vendite di Xbox nella terra del Sol Levante): una pioggia di effetti speciali accompagna il giocatore lungo tutti i 29 livelli, mentre l’utilizzo di un azzeccato effetto di sfocatura rende l’intera esperienza di gioco semplicemente magica e trasognata!Anche il comparto sonoro appare all’altezza, peccato per l’assenza di una modalità in multiplayer e della predisposizione al Live…

– Graficamente straordinario

– Buona giocabilità

– L’inspiegabile, mancata localizzazione in italiano!

– Alla lunga, ripetitivo

8

Uscito inspiegabilmente in sordina e privo di qualsiasi tipo di adattamento in italiano, Otogi rappresenta una delle più piacevoli sorprese uscite quest’autunno su Xbox; il titolo in questione è un frenetico action in cui percorrere a tutta velocità livelli stracolmi di mostri mutuati direttamente dalla mitologia Giapponese fino a raggiungere e sconfiggere il canonico boss di fine livello. Dotato di un comparto grafico di prim’ordine e di un’eccellente giocabilità, “Otogi” palesa il suo unico limite nella ripetitività dell’azione intrinseca a questo genere di prodotti.

Un titolo consigliatissimo a tutti i possessori di Xbox: un minimo di conoscenza della lingua inglese consente di apprezzare appieno un prodotto comunque fruibile anche a prescindere dalle proprie conoscenze linguistiche…

Voto Recensione di Otogi - Recensione


8