Recensione

Otogi 2

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a cura di Alexd3

Il primo capitolo della serie Otogi ha riscosso un notevole successo: la sua magnificenza grafica, accompagnata dallo stile e la classe del suo personaggio principale, fecero innamorare moltissimi utenti che rimasero stupefatti dalle azioni compiute da Raikoh, classico eroe senza paura che con la sua postura, sicura di sé, conquistò il cuore dei videogiocatori. Adesso Raikoh è tornato, e aggiungerei più in forma che mai; vediamo fino a che livello la sua splendida armatura brillerà nuovamente.

Il risveglio dell’eroeL’avventura riprende vita (è proprio il caso di dirlo) 1000 anni dopo la scomparsa di Raikoh: il male è tornato a creare problemi sulla terra e un gruppo di comandanti è costretto a risvegliare il valoroso eroe pur di riuscire a contrastarlo. Il gioco non inizia direttamente con Raikoh, nel primo livello infatti ci ritroveremo a controllare un altro personaggio, Seimei, con il compito di raggiungere il luogo dove il mistico eroe è sotterrato: una volta arrivati a destinazione, grazie ad un sacrifico effettuato dai valorosi comandanti, Raikoh prenderà di nuovo vita e da qui in poi inizierà la vera lotta contro il male. L’avventura si suddivide in livelli di breve durata: fra l’uno e l’altro ci ritroveremo per alcuni menù con la possibilità di acquistare vari oggetti, potenziamenti, magie ed amenità simili. In più potremo equipaggiare i vari personaggi per poi recarci alla mappa e selezionare il livello da “purificare”. Ogni livello può essere affrontato con qualsiasi personaggio. Considerando che ognuno di questi possiede differenti abilità dovremo modificare l’approccio ai livelli in base al personaggio selezionato. Sfortunatamente gli obbiettivi non sono molto vari e nella maggioranza dei casa lo scopo principale sarà quello di sterminare tutto e tutti. In più alcune volte avremo alcuni obbiettivi come ad esempio proteggere delle costruzioni o un compagno, oppure delle fonti del male. Vi anticipo che durante tutta l’avventura non avrete molto da esplorare ma dovrete passare quasi tutto il tempo ad uccidere, uccidere ed ancora, tanto per cambiare, uccidere. Il sistema di combattimento è realizzato molto bene: due tasti sono assegnati agli attacchi fisici, sia normale che potente, oltre a questi poi sarà anche possibile effettuare delle spettacolari magie che risulteranno sempre più potenti in base a quanto tempo avrete tenuto premuto il tasto. In più sarà possibile eseguire salti e doppi salti e muoversi con la super velocità (in stile Shinobi tanto per intenderci). Per poter effettuare le magie avrete a disposizione una carica di mp che si può ripristinare semplicemente uccidendo i vari avversari ed effettuando numerose combo. Peccato per le combo in quanto dopo poche ore di gioco vi accorgerete che gli attacchi eseguibili saranno quasi sempre gli stessi (non pensate minimamente di trovare una lunga lista di attacchi in stile Ninja Gaiden). I mostri prima di essere attaccati vanno studiati attentamente in quanto ogni classe possiede particolari abilità e se ad esempio alcuni sarà meglio affrontarli corpo a corpo per altri sarà meglio eseguire attacchi magici almeno che non vogliate lasciarci le penne.

Uno spettacolo visivoUna delle cose che aveva reso particolare il primo Otogi era sicuramente il comparto grafico: questo era uno dei più belli mai visti ai suoi tempi. Oggi Raikoh torna più in forma che mai, con un restayling grafico di primo livello: la prima cosa che vi lascerà di stucco saranno sicuramente le ambientazioni; queste sono realizzate molto bene, con textures di ottima qualità (che però non raggiungono quelle di Halo 2, ahimè…) ed in più un ottimo utilizzo del bump mapping che rende superficie e pareti quasi fotorealistiche. Come se non bastasse tutto, o quasi, ciò che ci circonda è interattivo e di conseguenza durante ogni combattimento potremo distruggere rocce, edifici e quant’altro. Se questo spettacolo non bastasse ai vostri occhi ecco arrivare le magnifiche magie, realizzate in uno stile unico che stupisco per il design. Bellissime anche le esplosioni e le varie scie ed effetti di luce. I personaggi sono realizzati in maniera unica: a partire da Raikoh, seguendo con gli altri comandanti, tutti esprimono un qualcosa di superiore, e le loro armature e movenze sono spettacolari. Sfortunatamente qualche piccolo difettuccio è presente in Otogi 2 ma questi non risultano danneggiare profondamente il gioco in se stesso: le telecamere, praticamente come in ogni action, a volte non seguiranno alla perfezione i movimenti del personaggio ma è possibile impostarle rapidamente al meglio oppure, cosa ancora più utile, sarà possibile utilizzare il lock-on che oltre a riposizionare la telecamera alle spalle del nostro eroe di turno selezionerà anche un nemico da attaccare e tenere sotto mira. Per quanto riguarda il motore grafico invece c’è da dire che questo poteva essere un po’ migliorato: nei momenti meno concitati i rallentamenti non si fanno sentire, cosa che invece purtroppo accade quando ci troveremo con un numero maggiore di nemici su schermo (cosa che in ogni caso capita di rado).

AudioLa parte acustica di Otogi 2 è sicuramente di ottima fattura: gli effetti sonori sono di egregia qualità, le magie, i colpi di spada, le esplosioni, tutto è riprodotto alla perfezione. Per quanto riguarda il doppiaggio anche qui non si scherza e ai personaggi sono state date voci azzeccate. La colonna sonora di sottofondo invece risulta leggermente ripetitiva anche se lo stile folcloristico va a braccetto con le ambientazioni del gioco.

Gli alti e bassi del livello di difficoltà e la rigiocabilità:Uno degli elementi fondamentali per gli action è sicuramente il livello di difficoltà: se questo nei primi livelli vi potrà sembrare quasi nullo proseguendo nella storia vi ritroverete con livelli molto ardui da superare. Ad un certo punto dello story mode invece vi ritroverete con un grande alternarsi di situazioni: alcuni scenari li supererete senza problemi, altri invece vi faranno impiegare molto più tempo prima di portarlo a termine. A volte la rabbia si può far sentire, soprattutto nei livelli più lunghi e difficoltosi, poiché durante tutto il gioco mancano i tanto amati check point e magari morire al boss finale di un lungo livello non vi renderà molto lieti poiché dopo dovrete ripercorrere il tutto da capo. Per quanto riguarda la longevità questa risulta più che buona per un action: il gioco si suddivide in 27 missioni ma più che questo è da tenere sott’occhio il fattore rigiocabilità difatti percorrendo più volte lo stesso livello potremo sbloccare varie extra o semplicemente guadagnare più soldi per acquistare armi o magie più potenti. In più è presente un livello denominato Forest of Havoc dove, in stile Onimusha con il suo Phantom realm, dovremo abbattere un elevato numero di nemici per poi ricevere qualche ottimo premio.

– Grafica magnifica ed evocativa

– Effetti speciali di altissimo livello

– 6 Personaggi

– Alcuni rallentamenti

– Certi livelli sono decisamente difficili

– Mancanza di checkpoint negli stage più lunghi

8.2

In conclusione non mi resta che consigliare l’acquisto a tutti gli amanti del genere in quanto la giocabilità risulta ottima (anche se qualche combo in più non sarebbe dispiaciuta) e il comparto tecnico è sicuramente di prim’ordine. Come se non bastasse anche la trama è avvincente anche se non accessibile a tutti per colpa del complicato inglese che viene utilizzato.

Penalizzano il titolo da una votazione più alta alcuni aspetti negativi come una certa ripetitività che affligge alcuni livelli e l’arrabbiatura che scaturirà nel dover ripetere gli stessi passaggi numerosi volte.

In conclusione un buon seguito che non deluderà i fan del gioco originale e saprà avvicinare nuovi giocatori alle gesta di Raikoh.

Voto Recensione di Otogi 2 - Recensione


8.2