Anteprima

Orcs Must Die! Unchained

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a cura di Doctor.Oz

Quello che Robot Entertainment ha voluto tentare, si può definire senza mezzi termini un coraggioso salto nel vuoto. Per chi non lo conoscesse, Robot Entertainment è uno studio americanissimo composto da simpatici bricconi texani e creatore dei primi due capitoli della saga Orcs Must Die!, che, nel caso non aveste mai giocato, altro non è che una serie di tower defense molto peculiari, che ha saputo compiere una piccola rivoluzione all’interno del mercato del genere, dominato per lo più da titoli mobile. Passando alla visuale in terza persona e improntando il gameplay verso ritmi frenetici senza pause tattiche, il nostro compito era quello di guidare attivamente le difese del nostro castello comandando, tastiera e mouse alla mano, l’eroe da noi selezionato. In un misto di action game infarcito di elementi ruolistici, affiancato dalle classiche scelte strategiche di un tower defense, i primi due titoli hanno saputo ritagliarsi una buona fetta di appassionati. Noi di Spaziogames abbiamo avuto la fortuna di partecipare in anteprima alla closed beta, che sta avendo luogo in questi giorni, del nuovo titolo strategico e free-to-play di Robot Entertainment. Volete sapere come è andata? Continuate a leggere allora.

Attaccate finché non vedete il bianco dei loro occhi
Quello che ci è saltato subito all’occhio è stato di come Orcs Must Die! Unchained abbia saputo mescolare sapientemente tutto ciò che abbiamo visto nei capitoli precedenti con l’aspirazione ad essere un MOBA di sorta. Per chi avesse già giocato ai predecessori, può continuare a dormire sogni tranquilli: il gameplay, frenetico e divertente, non è stato intaccato. Tastiera e mouse sotto i polpastrelli, e dopo un rapido tutorial esemplificativo e completo il nostro eroe era già pronto per partecipare alle prime schermaglie in linea. Al momento della prova, potevamo selezionare solamente due modalità di gioco pressoché identiche tra loro e cioè delle skirmish cinque contro cinque. L’unica differenza nelle modalità selezionabili era la possibilità di giocare in cinque umani contro cinque bot o giocare pvp uno contro uno con l’aiuto di bot comandati dalla IA.
All’inizio di ogni partita siamo invitati a scegliere tra gli eroi disponibili, divisi equamente tra gli attaccanti e i difensori. Già da questa prima demarcazione è possibile capire il ruolo che dovremo assumere durante la partita, con scelta sostanzialmente divisa tra attacco e difesa. Lo scopo del gioco è semplice ed è quello di far arrivare a zero la vita della base avversaria invadendola con nostri minion, generati periodicamente dal nostro warcamp secondo ondate dal timing ben preciso. Ovviamente, vince la squadra che per prima porta a zero le difese del castello avversario. Ogni mappa (solo una disponibile al momento) è strutturata con dei percorsi ben precisi che i minion, sia nostri che degli avversari, utilizzeranno per spostarsi. Ci sarà dunque un percorso in cui gli eroi attaccanti dovranno scortare i minion e supportarli durante l’attacco delle difese avversarie, e un percorso ben preciso da difendere dal quale arriveranno le ondate di minion avversari. 
Già da questo, si capisce bene la naturale differenziazione dei ruoli tra i giocatori: una squadra che funziona bene, abbiamo notato, è una squadra in cui i singoli giocatori tengono le posizioni e rispettano i propri ruoli. Infatti sarà compito degli eroi offensivi scortare i minion attraverso le difese avversarie, assorbendone i danni e dandogli manforte quando si tratterà di menare le mani. Al contrario, sarà compito degli eroi difensori salvaguardare le difese, installare trappole lungo il percorso, e fronteggiare le orde di minion ed eroi nemici che guideranno l’attacco verso la nostra base principale. Come avrete capito, l’azione sarà centrale e non mancherà mai in entrambe le direzioni, sia che si partecipi all’attacco sia che si partecipi alla difesa. 
Combattendo e uccidendo i mob o gli eroi avversari si riceveranno due diverse tipologie di punti da spendere durante la partita. Gli eroi attaccanti riceveranno punti attacco, gli eroi difensori riceveranno punti difesa. Ogni giocatore, nel corso della partita, avrà a disposizione un proprio grimorio composto da minion da reclutare e trappole acquistabili. Se si sta attaccando, a seconda dei punti che la nostra squadra avrà accumulato, potremo utilizzare i punti attacco per giocare delle carte dal nostro grimorio evocando particolari minion potenziati. La stessa cosa funziona per i difensori che potranno spendere i punti accumulati acquistando trappole via via più forti. 
Ogni eroe, difensivo o offensivo che sia, avrà degli attacchi e dei poteri speciali regolati da una riserva limitata di mana, che potranno aiutare le nostre truppe d’attacco, rallentare l’avanzamento avversario o ristorare punti ferita degli alleati nei paraggi. A seconda delle uccisioni che faremo o del nostro contributo alla difesa o all’attacco, l’eroe gestito da noi salirà di livello (per un massimo di quattro livelli a partita) potenziandosi di volta in volta. Ogni due scatti di livello, inoltre, saremo costretti a scegliere una particolare abilità tra le tre che ci verranno proposte da insegnare al nostro eroe. 
Terminata la partita e dichiarato il vincitore, il livello degli eroi tornerà a quello base mentre noi riceveremo dei punti esperienza utili ad avanzare di rank. Scalando la classifica dei livelli, infine, sbloccheremo via via particolari ricompense sia giornaliere che definite, come ad esempio particolari scrigni da aprire che al loro interno conterranno oggetti speciali da usare in-game o esperienza aggiuntiva.

Non è tutto oro ciò che luccica
Dopo una prova approfondita di qualche giorno, non neghiamo che il titolo, nella sua semplicità e frenesia, ci abbia piacevolmente colpito sotto molti aspetti. Seppur divertente e coinvolgente, questa closed beta però ci ha lasciato dei dubbi, sia tecnici che riguardanti la struttura free-to-play del gioco. Il primo neo a comparire subito dopo qualche partita è stato il matchmaking, un po’ troppo altalenante. Nonostante un netcode molto solido, una volta avviata la partita abbiamo notato che il matchmaking ha singhiozzato qualche volta di troppo nella ricerca degli altri componenti, soprattutto quando si trattava di dover trovare qualcuno in partite pvp. Problemi, ci sentiamo di dire, che speriamo verranno risolti a breve, considerando anche lo stato attuale dei lavori.
Altro dubbio di cui ci sentiamo in dovere di farvi partecipi è un sensibile sbilanciamento di alcuni eroi. Ci rendiamo conto che la beta serva proprio a questo ed è quindi un po’ troppo presto per dirlo, ma l’impressione generale è stata quella di uno sbilanciamento notevole tra eroi offensivi e quelli difensivi. L’ago della bilancia sembra sporgere prepotentemente verso gli attaccanti, più versatili e potenti, obbligando troppo spesso gli eroi difensori a ritirarsi o a combattere solo dalla distanza, nella speranza di indebolire tramite magie e poteri ad area le ondate di minion avversari di volta in volta più potenti. Se così fosse veramente, il gioco ad alti livelli potrebbe ridursi a chi attacca più velocemente, rendendo le varie fortificazioni più un rallentamento per gli attaccanti che uno scoglio da superare, e vanificando gli sforzi dei giocatori che si prodigano alla difesa. 
Ultimo dubbio a riguardo di Orcs Must Die! Unchained è legato alla natura insita del gioco. Essendo un free-to-play, permetterà delle microtransazioni con soldi reali e non sappiamo quanto questo inciderà effettivamente sull’esperienza ludica. Per il momento abbiamo notato che tutti gli eroi sono sbloccabili attraverso un grinding abbastanza lungo ma fattibile e che, teoricamente, non obbligherà nessuno a dover sborsare del denaro qualora si voglia sbloccare un determinato personaggio. Non possiamo metterci la mano sul fuoco per quanto riguarda un eventuale futuro in cui verranno introdotti nuovi eroi, ma per il momento è così. Ciò che si può trovare in esclusiva pagando con soldi veri al momento sono solo dei costumi speciali per personalizzare meglio il proprio eroe. 

– Il gameplay della serie è sempre molto divertente e ben applicato

Nel mondo dei MOBA dominato da giganti come DOTA 2 o League of Legends, l’ambizione di Orcs Must Die! Unchained deve essere molta per fargli spiccare realmente il volo. Dopo una prova approfondita di qualche giorno della closed beta in atto al momento, ci riteniamo abbastanza soddisfatti del titolo di Robot Enterteinment, nonostante qualche dubbio aleggi prepotentemente sull’esperienza videoludica. Di certo la buona volontà non manca, ora dobbiamo vedere se la qualità mostrata in questo piccolo squarcio di cielo sia quella necessaria ad ispirare nei prossimi mesi quei milioni di giocatori che cercano un titolo fresco e tutto da scoprire.