Recensione

Onimusha Warlords

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a cura di Ryuken

I RetroscenaMedioevo giapponese, le fazioni dei signori della guerra sono in lotta per il predominio sul paese: Yoshimoto Imagawa, uno dei più valenti guerrieri di Suruga, conduce un immenso esercito verso Kyoto (vecchia capitale nipponica) nel tentativo di unificare il Giappone e coronarsi unico Re.Un bel giorno, o più precisamente, un’orrenda (per l’esercito di Yoshimoto Imagawa) notte, le truppe si fermano nella pianura di Okehazama, per riposarsi.Di lì a poco un unico plotone di soli 2000 soldati, comandato da Nobunaga Oda valente guerriero di Owari, sferra un attacco a sorpresa contro le truppe dell’avversario Imagawa; come sì sul dire l’attacco è la miglior difesa: i pochi soldati di Nobunaga annientano l’addestratissimo esercito rivale compiendo un’impresa militare dalle notevoli proporzioni, negli scontri rimane ucciso anche Yoshimoto Imagawa.Quest’evento sarà poi ricordato come la battaglia di Okehazama.Di qui in poi gli eventi realmente accaduti lasciano spazio alla fantasia degli autori che tracciano una trama oscura ed intricata: Nobunaga, dopo la vittoria, festeggia con i suoi soldati e deride allegramente l’avversario sconfitto, ma proprio durante una fragorosa risata il potente signore della guerra è trafitto alla gola da una freccia scagliata da uno dei superstiti soldati di Yoshimoto Imagawa; Nobunaga ci rimane, ovviamente, secco.Nel frattempo un uomo, dalla cima di una collina vicina, osserva allibito la scena: il suo nome è Samanosuke Akechi il protagonista involontario del gioco…..Quei sanguinosi giorni sono ormai lontani ma a distanza di un anno si stanno verificando delle cose apparentemente inspiegabili teatro di tutto ciò è il castello di Inabayama, dal quale stanno scomparendo senza spiegazioni uomini e soldati.La principessa Yuki, preoccupata per questi inspiegabili avvenimenti, manda una richiesta d’aiuto a Samanosuke il quale, appena ricevuto il messaggio, parte subito alla volta del castello ma al suo arrivo la principessa è già sparita.Contemporaneamente truppe nemiche attaccano il castello, gli avversari non sono però dei classici soldati bensì dei mostri: scheletri, zombie e altre cose informi.A capo di queste truppe speciali indovinate un po’ chi ci sta? Ma, ovvio, il grande Nobunaga tornato direttamente dall’oltretomba.Inutile dirvi che il vostro compito sarà di sconfiggere Nobunaga e il suo esercito di non morti per poi salvare la principessa Yuki.

Caratteristiche TecnicheOW è sostanzialmente un clone di Resident Evil incentrato, però, maggiormente sull’azione pura a scapito della componente esplorativa, la quale è limitata in alcuni casi ai minimi termini.C’è da dire comunque che l’ambientazione medievale, i samurai, le foreste, il tempio buddista e l’abbigliamento dei personaggi contribuiscono a dare un qualcosa in più al prodotto rispetto ad altri titoli che, in quanto ad ambientazioni, sono piuttosto piatti.La mamma del gioco è sempre la mitica Capcom e di punti in comune con il classico horror per eccellenza sono parecchi. Per cominciare, anche in OW dovrete risolvere, per continuare l’avventura, piccoli enigmi: il più delle volte dovrete cercare un determinato oggetto o aprire secondo una banale combinazione delle casse contenenti aggeggi preziosi per il vostro cammino,anche qui avrete un bell’inventario dove depositare erbe e medicinali da utilizzare al momento opportuno, armi, oggetti, mappe e file vari.Altro punto in comune sono le zone di salvataggio che in RE si caratterizzavano con delle macchine da scrivere mentre qui con dei piccoli tempietti.Anche in OW dovrete in alcune situazioni controllare dei personaggi differenti da quello principale e nello specifico Kaede un’esperta donna ninja, inizialmente mandata per uccidere Samanosuke ma che poi si schiera dalla sua parte.I comandi principali, in queste situazioni, sono gli stessi di quelli utilizzati per il protagonista salvo il fatto che Kaede non possiede il Guanto di Ogre; essa condivide l’inventario con il nostro samurai ma non può utilizzare tutti i suoi oggetti. Quelli che può utilizzare sono indicati con un colore differente.L’adattamento al sistema di controllo per coloro che mangino tutti i giorni pane e Resindent Evil sarà una bazzecola: con R1 e L1 ci si para dai colpi, con R2 si compie un giro di 180° molto utile quando siete circondati dai nemici, con il [] si sferrano micidiali fendenti, con il TRIANGOLO si eseguono le mosse speciali, con il O si assorbono le anime dei demoni sconfitti, con la X si raccolgono gli oggetti o si aprono le porte e con il tasto SELECT si accede all’inventario.Purtroppo il personaggio principale si può inspiegabilmente solo controllare con la croce digitale, in quanto gli stick analogici, molto più funzionali in questo tipo di prodotti, sono stati esclusi dai controlli.Samanosuke, a differenza dei suoi colleghi protagonisti degli episodi di RE, presenta una novità: una misteriosa forza gli ha donato la possibilità di assorbire le anime dei mostri sconfitti attraverso uno speciale componente d’armatura che calza sulla mano destra e che prende il nome di Guanto di Ogre.Ogni demone sconfitto rilascerà, a seconda dei casi, anime di diverso colore: la rossa potenzia il Guanto di Ogre o la sfera (più avanti vi spiegherò cos’è), la blu aumenta il potere magico del personaggio e la gialla aumenta la barra d’energia.In alto a sinistra sul monitor dovrete prestare attenzione a tre indicatori: quello della vita, quello del potere magico, quello del numero di anime catturate e quello della sfera.La sfera non è altro che una sorta di contenitore di energia che Samanosuke libera ogni qual volta compie le sue mosse segrete.Queste ultime, ovviamente, non si possono effettuare all’infinito e variano a seconda della spada utilizzata e quando il potere magico del protagonista è basso, la sfera lampeggia velocemente indicandoci l’impossibilità di eseguire altre mosse segrete e la necessità di ricaricare il potere magico con delle anime fresche.

GraficaAnalizzando l’aspetto visivo del tutto, posso sicuramente dire che i chip grafici della Ps2 non sono stati spremuti al massimo; come già sottolineato da Sem nella recensione della versione NTSC del gioco, il progetto Onimusha era stato concepito in un primo momento per la vetusta Psx.Infatti, i personaggi si muovono in ambienti interamente prerenderizzati con solamente alcuni elementi d’interazione sovrapposti a questi, come casse, vasi e forzieri.Per cui potete tranquillamente dedurre, da quanto scritto, che se non fosse per il maggior dettaglio grafico offerto in generale dalle Ps2, il gioco si risolverebbe né più né meno in una produzione a 32 bit.Fatte presenti queste doverose considerazioni c’è ad ogni modo da dire che la grafica è di buon livello: i personaggi si presentano benissimo, con movimenti fluidi e senza incertezze. I loro modelli poligonali sono stati studiati molto bene ed in modo particolare i loro visi davvero somiglianti a quelli di vere e proprie persone.Gli effetti di luce sono stati magistralmente realizzati in modo particolare per quanto concerne le mosse specialiLe “piatte” (nel senso che sono in 2D) ambientazioni, vantano un’illuminazione, un dettaglio e dei colori che raramente abbiamo visto prima: gli accostamenti cromatici sono molto felici e colori vivi si alternano ed integrano alla perfezioni con tonalità più cupe e tetre.La ricostruzione dei guerrieri medievali è pressoché perfetta, le uniformi ricalcano quelle viste in innumerevoli film sui samurai ed anche le movenze fiere e baldanzose dei più forti (come Samanosuke e Nobunaga) sono ben sottolineate.Scheletri, demoni, zombie e tutte le altre schifezze che dovrete affrontare fanno la loro “bella” figura, così come il sangue che scorrerà a fiumi ogni volta che affonderete la vostra bella spada nelle loro putride carni.Le telecamere sono fisse, come da sempre la tradizione dei vari RE impone, per cui, a volte, riceverete dei colpi per mancanza di sufficiente visibilità; ad ogni modo è solo una questione di abitudine in quanto generalmente tutto “scorre” che è un piacere.A completare il quadro di una realizzazione tecnica buona, intervengono una serie di eccezionali effetti speciali e alcuni fra i FMV meglio realizzati della storia. Purtroppo bisogna dire che l’infelice passaggio dalla versione JAP a quella PAL ha comportato la comparsa delle odiosissime bande nere, che riducono di non poco la schermata di gioco.

SonoroOttimo. Questa è, secondo il mio punto di vista, la valutazione da appioppare alla componente audio di OW.Le sonorità sono “Zen” cioè ridotte ai minimi termini come la tradizione dei tempi imponeva.Per cui sarete accompagnati solamente dal sibilo del vento o da un delicato motivetto realizzato con un bengio o un flauto. Naturalmente gli scontri con gli avversari più ostici saranno sottolineati da colonne più vive e ritmiche.Il doppiaggio, nonostante non sia in italiano, è bello da ascoltare, incisivo e, in un certo senso, spassoso in quanto il parlato in inglese è ben cadenzato con i tipici accenti nipponici.Gli effetti delle spade che cozzano fra loro, le urla di battaglia, di morte e quelle dei mostri sono ben realizzate ed elevano all’ennesima potenza il livello sonoro del prodotto.Il consiglio è di attaccare la vostra Ps2 ad un impianto di amplificazione ben dotato o, ancora meglio, ad un impianto Dolby Surround.

GiocabilitàQuesto è un survival horror un po’ atipico incentrato, come detto in precedenza, molto sull’azione tanto che alcuni l’anno catalogato come un gioco d’azione vero e proprio.Fin da subito vi renderete conto che la quantità di avversari da affettare è molto alta e fortunatamente la varietà di mosse in dotazione al nostro eroe è soddisfacente e di facile esecuzione, rendendo lo svolgimento dell’avventura molto divertente.L’intelligenza artificiale e la difficoltà sono ben calibrate: ben presto capirete quali sono i mostri più semplici da eliminare e quelli più ostici, che richiedono delle strategie di combattimento ben precise.

LongevitàEd eccoci arrivati alla nota dolente: OW è davvero troppo corto, quanto lo terminerete non vi sembrerà vero.I più esperti non faticheranno a finirlo in due o tre intensi giorni di gioco per tutti gli altri la cosa si risolverà al massimo nel giro di una settimana.Peccato; speriamo solo che nel seguito, già in fase di produzione avanzata presso il quartier generale Capcom, questa pecca non sia ripetuta.

Belle ambientazioni.

Ottimo sonoro.

Immediato e azione molto cruenta.

Manca la traduzione ed il doppiaggio in italiano.

E’ sostanzialmente un gioco per Psx pompato ma molto bello e divertente.

Non è possibile controllare i personaggi con gli stick analocici.

Logevità esigua.

8

Un titolo poco originale ma tecnicamente gradevole e immensamente divertente.

Ve l’avrei consigliato senza riserve, ma alla luce di una longevità così esigua non me la sento proprio.

Provare prima di acquistare.

Voto Recensione di Onimusha Warlords - Recensione


8