Anteprima

One Piece Pirate Warriors

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a cura di Dr. Frank N Furter

Il 21 settembre si avvicina, data in cui finalmente anche noi europei metteremo le mani su One Piece Pirate Warriors, titolo molto atteso dai fan del maestro Eichiro Oda ma non solo. Nelle stanze private di Namco Bandai abbiamo avuto la possibilità di provare il gioco per oltre mezz’ora testando con mano ben due capitoli della modalità storia. Pronti a salpare?

Il primo boss non si scorda mai…La demo presente nello stand privato di Namco Bandai aveva diversi capitoli da poter provare, seguendo ovviamente la linea temporale raccontata nel manga. Il primo vero nemico che incontreranno Rufy e la sua ciurma è Bagy il Clown, ex compagno di Shank il Rosso (l’idolo di Rufy) e apprendista pirata a bordo della nave del re dei pirati tanti anni prima. Un personaggio folle e interessante che Oda sensei è riuscito a caratterizzare ottimamente tanto da riservargli un ruolo di primo piano anche in futuro.Chiusa questa piccola digressione ci siamo ritrovati a combattere gruppi di pirati armati fino ai denti, peccato che il nostro Rufy sia una vera forza della natura in grado di batterli tutti senza il minimo sforzo. L’essenza dei combattimenti è quella tipica dei “musou”, l’intelligenza artificiale non è brillante e la varietà estetica degli avversari scarseggia.Niente di nuovo dunque o forse sì, controllare Rufy è divertente non solo per la particolarità dei suoi attacchi ma anche per merito del gameplay stesso, veloce e frenetico. Come da copione, in questa sessione abbiamo dovuto abbattere dei cannoni trasformandoci temporaneamente in un grossa palla di gomma respingendo automaticamente il colpo al mittente. Arrivati al confronto finale ci siamo resi conto di come gli sviluppatori abbiano inserito i particolari più importanti delle battaglie disegnate nel manga, rendendole fondamentali per sconfiggere il boss di turno e proseguire nella storia. Qualcuno potrebbe trovare l’idea una forzatura, noi invece siamo del parere che combattere semplicemente con calci e pugni senza poter replicare le gesta di Rufy sia piuttosto noioso, per questo motivo apprezziamo la scelta del team di sviluppo.

… e neanche il secondo, il terzo…Alla fine del capitolo Bagy abbiamo ricevuto il punteggio della nostra prestazione, questa è influenzata da diversi fattori come il tempo impiegato e la catena di nemici sconfitti. Senza indugio siamo andati avanti con la nostra prova, il capitolo successivo ci ha visti affrontare il terribile Don Krieg, un pirata proveniente dalla Rotta Maggiore, il più terribile dei mari. In questo episodio, oltre a fare la conoscenza del fortissimo cuoco Sanji, abbiamo sperimentato diverse sezioni in cui Rufy si lancia da un relitto all’altro senza mai cadere in acqua. Il tutto è gestito da semplici quick time event che a dir la verità sono piuttosto ripetitivi e alla lunga possono stancare. Per motivi di trama abbiamo vestito i panni di Roronoa Zoro alle prese con il più forte spadaccino del mondo, Dracul Mihawk. Ovviamente il gameplay subisce un cambiamento importante dato dal diverso stile di lotta e la possibilità di utilizzare ben tre spade.Tuttavia lo scontro dura poco e noi torniamo da Rufy che ormai sta affrontando il boss del capitolo; la battaglia come in precedenza cerca di ripercorrere quanto narrato nel manga con discreto successo. Una volta battuto Don Krieg la nostra prova con One Piece è purtroppo giunta al termine.

ConsiderazioniCi sono due aspetti molto importanti da analizzare per capire l’effettiva qualità del prodotto: il rispetto della linea temporale e la giusta enfasi nella realizzazione delle scene più importanti del manga.Il primo aspetto purtroppo sarà più chiaro con la versione completa, questo perché non abbiamo capito quali sono stati i tagli apportati alla storia per non stravolgerla e allo stesso tempo coprire più volumi possibili. Chi conosce la trama avrà notato che tra il combattimento contro Bugy e quello con Don Krieg c’è un importante tassello: l’incontro con Usopp e la battaglia contro il crudele capitano Kuro. Al momento non sappiamo se fosse una mancanza della demo o una scelta ben precisa degli sviluppatori, nel secondo caso speriamo che abbiano fatto in modo di non creare buchi narrativi fondamentali.Per quanto concerne la messa in scena dei momenti più importanti ed emozionanti del manga possiamo già dire che i filmati rispettano in pieno le stesse sequenze disegnate da Oda, restituendo un feeling positivo, una qualcosa di già visto ma comunque emozionante ogni volta che lo si ammira.

– Longevità assicurata

– Tanti momenti epici catturati dal manga

One Piece Pirate Warriors è ormai alle porte, il test di oggi ha confermato quanto visto finora sia in positivo sia in negativo. E’ innegabile che il titolo Namco Bandai abbia un target ben definito, ciò non vuol dire che il videogiocatore a digiuno di manga e anime (una rarità) non possa goderne vista l’immediatezza del gameplay e l’ottima storyline. Manca solo un mese all’uscita e noi di Spaziogames saremo pronti come sempre con la recensione completa del gioco.