Recensione

Off-Road Drive

Avatar

a cura di Francesco Ursino

Il mondo dei motori è bello perché variegato: sia che si tratti della atmosfere glamour della F1, di quelle esclusive delle categorie Turismo oppure di quelle più “sanguigne” del rally, il divertimento è (quasi) sempre assicurato. In questo scenario è possibile introdurre anche Off-Road Drive, titolo dalla natura estremamente simulativa che si occupa del mondo off road, ovvero dei fuoristrada capaci di macinare chilometri su terreni impervi come terra e acque profonde. Vediamo allora se il titolo sviluppato da Avalon val bene un salutare bagno di fango

Una sporca faccendaAvviato Off-Road Drive, ci si accorge subito che si ha davanti un gioco che punta al sodo: menù senza troppi fronzoli, una sola vettura disponibile, un bel tutorial per imparare a gestire le varie situazioni di gioco. Tralasciando l’analisi del gameplay, che affronteremo nel prossimo paragrafo, è giusto soffermarsi sulla struttura del gioco, basata su una classica ripartizione tra gare singole e tornei. In effetti, il titolo proporrà diverse locazioni geografiche le quali ospiteranno differenti tornei basati su più stage: per fare un esempio, il giocatore comincerà la sua “sporca” carriera con alcune gare in Tailandia (tre le altre locazioni disponibili spiccano la Malesia, gli Stati Uniti ed Australia). Una volta terminato un torneo, a seconda della posizione raggiunta, si verrà ricompensati con un determinato punteggio il quale consentirà di partecipare a competizioni più prestigiose, utilizzare nuove vetture e sbloccare elementi utili per il tuning dei fuoristrada. In aggiunta a ciò è giusto sottolineare il fatto che per diversificare quella che potrebbe essere definita una routine ripetitiva di eventi il titolo richiederà, prima di cimentarsi in una determinata gara, l’utilizzo di equipaggiamento specifico oppure la scelta di una determinata vettura. A questo proposito, è giusto segnalare che il parco macchine di Off-Road Drive si divide in differenti classi, tutte distinte da determinati fattori (che si risolvono in diverse pressioni degli pneumatici, ruote motrici ed altri elementi). Le vetture disponibili, circa una ventina, ricalcano famosi esemplari realmente esistenti

Non per tuttiIl giocatore che dovesse cimentarsi nella carriera di Off-Road Drive dovrebbe tenere bene a mente che il titolo di cui si discorre è un gioco di guida decisamente atipico; l’attenzione non è infatti focalizzata sulla velocità, ma sul tempismo col quale si reagisce alle sollecitazioni proposte dal tracciato. Ad esempio, nei tratti dissestati sarà necessario innestare marce basse per poter superare meglio gli ostacoli; ancora, in alcune situazioni ci si ritroverà davanti ad un avvallamento del tracciato, decisamente ostico se unito ad un terreno fangoso e bagnato. In queste situazioni la macchina rimarrà impantanata, incapace di muoversi. A nulla servirà spingere sull’acceleratore: bisognerà invece sganciare il traino verso un qualche appiglio e fare perno su di esso, di modo da uscire indenni dal pantano. Molto importante, inoltre, sapere come e quando regolare le impostazioni del differenziale o le quattro ruote motrici. In ogni caso il gioco, relativamente alle sezioni più ostiche, si dimostra prodigo di consigli, mostrando su schermo i comandi da premere per prodursi nell’azione più adatta a superare l’ostacolo incombente. Anche nei (rari) casi di strada poco sconnessa, o comunque senza troppe difficoltà, l’insidia è comunque sempre dietro l’angolo: questo perché le macchine sono “pesanti”, difficili da manovrare nei cambi di direzione; l’utilizzo del freno a mano verrà spesso in aiuto in questo genere di situazioni, anche se è giusto dire che è bene non esagerare con la velocità. E’ stato già detto, infatti, che Off-Road Drive non è un gioco che punta sulla rapidità d’azione: prendere un dosso troppo alla leggera, magari in piena velocità, potrebbe far scomporre la macchina, facendola andare ad urtare contro uno dei paletti che delimitano il percorso, con conseguente penalità di dieci secondi, inficiando cosi una buona gara. Appare evidente quindi come il gioco abbia anche una certa componente strategica: molte volte infatti sarà consigliabile effettuare un primo giro di prova, avendo cura di ricordare le sezioni più ostiche del circuito, per poi provare ad affrontare la gara più “seriamente”, cercando evidentemente di arrivare il più in alto possibile. La natura simulativa del prodotto non sembra essere prevedere una curva di apprendimento così ripida da poter scoraggiare i giocatori meno avvezzi alle atmosfere riprodotte: vero è che il tipo di corse rappresentato in Off-Road Drive può anche essere definito di nicchia, anche se è giusto dire che il gioco permette di apprendere le varie manovre in modo tutto sommato amichevole, grazie anche alla struttura delle gare formate da diversi checkpoint; premendo il tasto dedicato, dunque, sarà possibile effettuare il respawn della propria vettura, tornando all’ultimo punto di controllo (pena però alcuni preziosi secondi di ritardo sul tempo finale). E’ bene dire tuttavia che, per via della natura simulativa delle di corse proposte e per alcuni elementi di contorno (vedi la mancata localizzazione in italiano, che sarebbe tornata utile nella lettura dei termini tecnici utilizzati nelle istruzioni durante le corse), il titolo non si presta a essere giocato da qualsiasi tipologia di utente. Il sistema di controllo, infine, offre una certa varietà di scelta: è possibile comandare i veicoli tramite tastiera, sebbene nel lungo periodo questo sistema risulti abbastanza scomodo. Molto meglio optare, se possibile, per un pad o un volante.

Fango 3DL’aspetto tecnico del titolo è nel complesso più che sufficiente. Partendo dal comparto grafico c’è da dire che, requisiti minimi alla mano, il gioco risulta tutto sommato leggero e fluido anche in situazioni estreme come la presenza di schizzi d’acqua, fango ed altri elementi ambientali. Le opzioni grafiche non consentono una scalabilità cosi elevata, ma la sensazione è che Off-Road Drive sia capace di girare decentemente su una larga fetta di configurazioni hardware attualmente in circolazione. La varietà di ambienti proposta è ben rappresentata, pur non raggiungendo livelli di assoluta eccellenza. Il comparto sonoro, infine, merita la sufficienza: i rombi dei motori sono ben realizzati, mentre musiche ed altri elementi sonori di contorno non meritano una lode, ma nemmeno giudizi negativi

HARDWARE

Requisiti minimiSistema operativo: XP / Vista / 7Processore: Intel Core 2 Duo E6300 1.86GHz / AMD Athlon 64 X2 Dual Core 4000+RAM: 2 GBSpazio su Hard Disk: 3 GBScheda video: nVidia GeForce 7800 GT / ATI Radeon HD 5570 512MB o superiore

MULTIPLAYER

Il gioco offre la possibilità di sfidare altri giocatori umani online oppure via LAN. E’ possibile giocare un intero torneo, una gara singola, oppure sfidarsi in gare sul tempo (vince chi completa il tracciato nel tempo più veloce)

– Natura simulativa

– Strategico e profondo nello studio dei tracciati

– Reazione delle vetture quasi sempre credibile

– Non adatto a tutte le tipologie di giocatori

– Una certa ripetitività in singolo

– La localizzazione dei testi sarebbe tornata utile

7.6

Off-Road Drive si è rivelato un titolo dalla natura simulativa, minuzioso nel rendere in modo definito l’interessante mondo delle corse off road. Si tratta di un prodotto peculiare, fruibile con piena soddisfazione da chi cerca un gioco di corse fuori dagli schemi, dove le variabili tecniche la fanno da padrone e l’attenzione alla natura del tracciato sfocia in un approfondito studio strategico. Paradossalmente, la forza del titolo Avalon rappresenta anche il suo limite maggiore. Chi preferisce giochi immediati, che puntano tutto sulla sensazione di velocità, difficilmente troveranno interesse in Off-Road Drive: per questi giocatori, in ultima analisi, il consiglio è di rivolgere le proprie attenzioni altrove

Voto Recensione di Off-Road Drive - Recensione


7.6