Recensione

Odin Sphere

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a cura di Tuono Blu

Dopo l’avvento di titoli del calibro di “Final Fantasy XII” e “Valkyrie Profile 2”, non ci aspettavamo che Square-Enix si accingesse a rilasciare una nuova avventura di ruolo pronta a far breccia nel cuore di molti player del monolite nero. Sinceramente davamo per scontato che ormai la software house giapponese rivolgesse tutte le sue energie ad un sontuoso lavoro Next Gen qual’è l’attesissimo Final Fantasy XIII. E’ invece con immenso piacere che scopriamo questa conversione Pal (il titolo è già stato lanciato nel resto del globo da quasi un anno) di un gioco di ruolo che si preannuncia elettrizzante e di assoluta freschezza. Stiamo parlando di “Odin Sphere”! La storia di un’epica guerra scatenata dall’avidità dei grandi sovrani. L’avvento di 3 regni pronti alla sfida. La vicenda di 5 guerrieri alla ricerca del loro destino nascosto. Il magico mondo di Erion ci attende, pronto a trasportarci verso un epilogo che solo il fato potrà svelare. Riuscirà Square-Enix a stupirci ancora una volta?

L’armata di Re OdinoLa storia ha inizio nel momento in cui l’esercito degli “Aesir”, il popolo governato dal signore dei demoni “Odino”, decide di invadere le terre fatate per impossessarsi di un’antica reliquia dall’infinito potere magico: il calderone. Nei panni della “Valchiria Guendolyn” ci troviamo al centro di una sanguinosa battaglia in cui sfortunatamente, sotto i colpi del cavaliere delle tenebre, perde la vita la sorella “Griselda” che in fin di vita dona a “Guendolyn” la sua lancia magica. Per vendicare la sorella e nel nome del regno di “Ragnavival” decidiamo di prendere il comando generale delle truppe per intraprendere un viaggio inarrestabile che ci porti il più velocemente possibile verso il calderone.Oltre alla “Valchiria Guendolyn”, nell’avanzare della guerra potremo abbracciare gli altri protagonisti dell’avventura: “Cornelius”, il principe di Titania trasformato per forza di una maledizione in un simpatico coniglietto dalla tenacia prorompente; “Mercedes”, erede al trono del regno fatato pronta a guidare il suo popolo alla vittoria; “Oswald”, paladino delle tenebre agli ordini della perfida fata regina e “Velvet”, la strega della foresta portatrice di oscuri presagi apocalittici. Le sorti della guerra del regno di Erion sono state suddivise in capitoli nei quali avremo la possibilità di impersonificare i diversi personaggi. Essendo la storia multilineare e contemporanea per tutti i protagonisti, questo fattore intreccerà inevitabilmente le loro vicende sul campo di battaglia permettendoci di comprendere l’epico conflitto nelle sue mille sfaccettature.

Inizia l’avventuraPrima di tuffarci nella mischia bisogna scegliere il livello di difficoltà suddiviso nelle solite opzioni Facile, Normale e Hard. L’aspetto interessante e innovativo per un Rpg atipico qual’è “Odin Sphere” (vista la componente d’azione e di combattimenti corpo a corpo conditi in una miriade di caratteristiche strategiche), è la possibilità di cambiare in qualsiasi momento, durante una partita, la difficoltà di gioco. Questo principio dota la vicenda di una fluidità notevole che invoglia a non demordere anche nei frangenti di gioco più complicati, attraendo anche i players più giovani verso uno stile di gioco non proprio di istantaneo apprendimento (soprattutto se non masticate periodicamente Gdr). Una volta effettuata la scelta della lingua per quanto riguarda il doppiaggio (anche se l’alternativa in lingua giapponese ci sembra assolutamente inutile) ci sentiamo in dovere di dire la nostra passando ai fatti. Il gameplay ci catapulta in un universo fantasioso creato in scenari altamente curati e dotati di un incredibile coinvolgimento; dopo una breve fase di tutorial che ci prepara da veri paladini non abbiamo più scusanti per ovviare alla battaglia.Grazie al menu di gioco, consultabile per ogni evenienza, analizziamo lo Status del personaggio secondo parametri come il livello di punti vitali (PV), il livello magico psilite (PM), il denaro guadagnato nei combattimenti (Gull) e gli accessori a disposizione. Sconfiggendo un esercito variegato di avversari nel battlefield (fate, draghi, cavalieri, stregoni ecc.) possiamo ottenere i “Fozoni”, ovvero l’unica fonte d’energia che ci permetterà di recuperare linfa vitale, accrescere l’esperienza del character e guadagnare punti per il potenziamento delle armi. Inoltre i nemici una volta eliminati lasceranno cadere diversi oggetti che ci torneranno molto utili avanzando nella storia come gli Slamponi (item curativi), le pozioni magiche e i Gull.Le sessioni di guerra si rivelano sin da subito davvero divertenti; molte volte sarete costretti a pigiare forsennatamente i tasti per eseguire combo, attacchi speciali, magie e salti proibitivi per salvare la pelle da un orda di cattivoni assetati di valchirie. Inoltre, durante uno scontro avrete la possibilità di consultare l’inventario per utilizzare una pozione rigenerante, un ampolla di rafforzamento o un efficace veleno ecc. Le armi disponibili all’inizio non saranno molte ma, dopo qualche acquisto oculato e una bella dose di punti magici acquisiti, sarete in grado di sferrare attacchi devastanti grazie anche alla “barra psilite” che vi permetterà di lanciare potenti Limit per distruggere tutto ciò che vi circonda. La struttura dei livelli è circoncentrica e si rivela piuttosto lineare in quanto restringe sensibilmente la libertà d’azione ma questa pecca (che ci pare comunque più una scelta di stile e di distinzione dalla marea di Rpg dispersivi che popolano gli scaffali dei negozi) nel complesso incide molto poco in quanto le ambientazioni d’assoluto impatto visivo, la differenziazioni dei personaggi e le possibilità d’azione proposte rendono il gameplay di una profondità ed un’immediatezza di tutto rispetto.

Comparto TecnicoSquare Enix (in questa co-production svolta in partnership con Atlus) riserva la sua esperienza nel campo dei Gdr dando vita ad un gioco molto curato anche sotto il profilo tecnico. Infatti la grafica risulta caratterizzata da un’ottima definizione e la totale assenza di scalettature; solo un occhio attento potrebbe scorgere qualche sporadico bug. L’aspetto dei personaggi, i colori vividi e gli scenari di gioco sono davvero di assoluto coinvolgimento visivo garantendo così un’esperienza video ludica di assoluto impatto. Il sonoro è variegato e composto prevalentemente da sinfonie antiquate e sbarazzine che si sposano perfettamente con l’atmosfera desolata ed apocalittica che avvolge il game in ogni suo frangente. Infine, la longevità data dal particolare intreccio della vicenda e la possibilità di modificare a partita in corso il livello difficoltà si dimostra di una caparbietà eccelsa.

– Trama Avvincente

– Difficoltà Selezionabile

– Coinvolgimento Estremo

– Struttura Livelli Lineare

8.8

La pregevole fattura della maggior parte dei franchise targati Square-Enix era già il presupposto di un sicuro successo e ci fa piacere notare, anche grazie al lavoro strepitoso di Atlus Production, che Odin Sphere si rivela uno degli ormai ultimi titoli che non può proprio mancare alla nostra collezione Ps2.

Voto Recensione di Odin Sphere - Recensione


8.8