Occhio Critico - In difesa di PS TV

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Irrisa per il prezzo di lancio, la presunta inutilità e il mancato supporto ad alcuni dei servizi online più diffusi (come Netflix), Playstation TV, lanciata sul mercato europeo alla fine del 2014, è disponibile a prezzi davvero irrisori da qualche settimana, a causa delle scarse vendite fatte registrare nel Vecchio Continente.Concordando sul fatto che il prezzo di lancio fosse troppo elevato rispetto alla quantità e qualità dei servizi offerti, pur da grande appassionato del gioco in mobilità, ho atteso un calo di prezzo e poi, poco prima della fine del 2015, ci ho speso venti euro (venti!), incuriosito da questo scatolotto e dalle sue potenzialitàE, come sospettavo, ne sono rimasto piacevolmente colpito.Oggi, Occhio Critico vi spiega perché dovreste farci un pensierino.

L’ ABCPer chi non lo sapesse, Playstation Tv è una microconsole, delle dimensioni di una carta di credito, dotata di un ingresso HDMI per il collegamento al televisore di casa, che consente di riprodurre la stragrande maggioranza dei giochi usciti per Playstation Vita e PlaystationPortable e una nutrita selezione di classici del catalogo PSOne, scaricabili dallo store virtuale di Sony.Possiede uno slot per le memory card per Vita e uno per le cartucce di quest’ultima, ed è, di fatto, una versione casalinga dell’hardware portatile di Sony: al momento di redigere questo articolo la si può trovare in un range di prezzo che va dai venti euro che ha speso il sottoscritto fino a poco più di una quarantina, a seconda del rivenditore.Inutile dirvi che, a queste condizioni, l’acquisto è caldamente consigliato, per una serie di ragioni che andrò a spiegarvi.Innanzitutto, per chi già possiede ed ama PlaystationVita (lo so, non siete tanti, ma tenete duro, vi capisco), PSTV consente di riprodurre la quasi totalità dei giochi della vostra libreria in maniera molto più comoda, sfruttando uno dei vostri schermi in casa e il Dual Shock 4, per una configurazione di gioco sicuramente più confortevole, che peraltro non mangia la batteria della vostra fida console portatile.Titoli come Killzone Mercenary, Freedom Wars, Minecraft, Need for Speed Most Wanted, la God of War Collection, Persona 4 The Golden, giusto per citarne alcuni, beneficiano enormemente del nuovo metodo di input e di uno schermo più ampio, risultando ancora più godibili di quanto non siano sullo schermo OLED di Vita.Se foste interessati al catalogo PSP, poi, le cose migliorerebbero ulteriormente: alcuni dei titoli che sulla precedente console portatile di Sony soffrivano per la mancanza di un secondo analogico (penso ai due Dissidia, a Resistance Retribution, a Valkyria Chronicles II e ai due God of War dedicati), rinascono letteralmente se giocati impugnando un Dual Shock, e, per giunta, li si trova disponibili per pochi spiccioli sul Playstation Store.Nonostante non abbiano mai raggiunto la popolarità e i picchi di vendita delle console portatili Nintendo, entrambe le macchine firmate Sony hanno ospitato alcuni tra i titoli di maggiore qualità della storia del gaming portatile, e la possibilità di accedere ad una libreria così vasta a prezzi così convenienti è qualcosa da non sottovalutare: per i neofiti, Playstation Tv è un compendio del meglio che il marchio Playstation ha offerto fino all’uscita di Playstation 3.

I classiciSe per molti quanto descritto sarebbe già sufficiente a procedere all’acquisto, la possibilità di ospitare alcuni dei classici PSOne è altrettanto impagabile: il sottoscritto, grazie a questa feature, ha recuperato titoli andati persi in occasione di traslochi (la mia splendida copia di Alundra è ancora missing in action), prodotti per i quali sul mercato retrogaming è necessario vendere un rene (la trilogia di Arc The Lad, Wild Arms, Grandia) e serie che ormai sembrano essere estinte (ahinoi), su tutte quella di Wipeout.Il catalogo giochi della prima Playstation non ha bisogno di presentazioni, e, soprattutto i più giovani, che magari si sono avvicinati al mondo dei videogiochi a partire dalla generazione corrente (o da quella precedente), dovrebbero attingervi senza remore, per godersi alcuni dei titoli che hanno fatto la storia recente del medium.Non guasta, poi, il fatto che lo store virtuale di Sony sia uno dei più attivi in quanto a sconti e promozioni, rendendo così assai conveniente l’opera di ripescaggio di piccole gemme nascoste tanto nella libreria di PSOne quanto in quella di PSP.Personalmente, pur possedendo una collezione abbastanza vasta di quei titoli, non avrei né lo spazio né il tempo per recuperare dalla cantina l’enorme televisore CRT da 32 pollici che custodisco gelosamente, così da potermi dilettare per un weekend tra un Final Fantasy ed un Resident Evil dei tempi che furono.La possibilità di scaricarli per una manciata di spiccioli e giocarmeli upscalati sulla mia tv, impugnando un Dual Shock 4, è al momento la mia unica opzione, e credo che chiunque conservi la passione per i videogiochi anche dopo i trenta (quando il lavoro, i figli e mille impegni riducono enormemente il tempo disponibile), non possa che vedere di buon occhio questa soluzione.

Un fallimento annunciatoAlla luce di tutte queste caratteristiche, come mai, allora, la micro console si è rivelata un fiasco a livello commerciale?Come per PSVita, gran parte della colpa è della (mancata) campagna di marketing che ha accompagnato l’arrivo in Europa del device, il prezzo di lancio troppo sostenuto (non in senso assoluto, ma in relazione a ciò che offriva) e l’inadeguatezza della macchina in qualità di media center: se, a mio parere, non si può non tesserne le lodi a livello puramente ludico, per i motivi summenzionati, è altrettanto difficile non criticare l’assenza dei servizi di streaming audio e video (Netflix rappresenta l’esempio più eclatante ma non l’unico) e lo scarso supporto da parte della casa madre, che non si è premurata di ampliare il parco delle compatibilità più di tanto, lasciando fuori titoli anche di primo piano come Uncharted Golden Abyss, Gravity Rush e Resistance Burning Skies, giocabili solamente tramite un’operazione di soft hack della console che personalmente sconsiglio.A questo si aggiunge il prezzo ancora esorbitante delle memory card proprietarie di Sony, che va a cozzare con l’economicità della console stessa e dei giochi, rinvenibili per cifre che variano dai cinque ai trenta euro: con condizioni di partenza così sfavorevoli, e la noncuranza della casa madre, è già un miracolo che la piccola console Sony si sia riuscita a ritagliare una piccola nicchia di appassionati (soprattutto in Giappone ma anche in Europa, tutto sommato).

Avevo messo gli occhi su Playstation TV sin dal lancio giapponese, e, con il senno di poi, non mi sbagliavo: pur rappresentando una colossale occasione persa per Sony, che avrebbe potuto usarla come cavallo di troia per entrare nei salotti di milioni di persone nella duplice veste di media center e micro console, la scatoletta nera sa il fatto suo, e può regalare decine e decine di ore di intrattenimento ad un costo molto contenuto, tanto agli attuali possessori di PlaystationVita quanto a chi vuole entrare nel mondo Playstation ma non dispone di un budget significativo.

Soprattutto se la trovate ad una ventina di euro, è davvero difficile che vi pentiate dell’acquisto.