Recensione

NyxQuest: Kindred Spirits

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a cura di Mauro.Cat

Over the Top Games, giovane software house spagnola, è riuscita nell’impresa di centrare fin dal primo progetto importante un risultato oltre le aspettative. Il platform NyxQuest: Kindred Spirits, disponibile dal mese di giugno su WiiWare, ha ampiamente mantenuto le promesse. Il titolo, noto durante tutta la fase di programmazione con il nome di Icarian, è scaricabile dal Wii Shop al costo di 1000 Wii Points ed è al momento presente per il solo mercato europeo. Il gioco dovrebbe raggiungere il Nord America entro la fine del 2009.NyxQuest è un platform piuttosto originale che utilizza in maniera intelligente il remote controller, accoppiato al Nunchuk, senza snaturare il genere di appartenenza e introduce un’opzione a due giocatori che sembra essere stata influenzata dalla analoga modalità già apprezzata in Super Mario Galaxy.

Icaro e le ali di ceraLa storia prende spunto dall’episodio mitologico che narra la triste vicenda di Icaro. Per volare fuori dal labirinto di Minosse, Icaro, con il padre Dedalo, utilizza delle ali di cera. Attratto però dall’idea di avvicinarsi al sole finisce col far sciogliere la cera e precipitare in mare verso un triste epilogo. Nella mitologia greca il personaggio di Nyx rappresenta invece la notte. Con qualche licenza di troppo Kindred Spirits narra della sparizione di Icaro che, alla ricerca di Nyx, è salito volando fino al regno degli dei. Compito della bella Nyx, un’esile fanciulla con ali da angelo, è a questo punto ritrovare lo sfortunato Icaro.La meccanica di gioco, semplice all’inizio, riesce col passare dei livelli ad offrire continue novità. Nyx, grazie alle proprie ali, risulta un personaggio piuttosto interessante da controllare. Pur non potendo volare per lunghi tratti, la nostra dea può comunque librarsi in aria per brevi fasi, controllate a lato schermo da una sorta di icona che si consuma momentaneamente con l’utilizzo, ed effettuare planate che permettono atterraggi più o meno morbidi. Tutta la prima sezione di gioco è incentrata sull’acquisizione di queste tecniche basilari.Una volta ottenuto il potere di muovere gli oggetti e di controllare il fuoco, si ha la sensazione di dover ricominciare tutto l’addestramento dall’inizio. La meccanica muta prepotentemente lasciando spazio a fasi di combattimento, con tanto di boss finali, e soprattutto a sezioni rompicapo. Con il puntatore del telecomando è possibile controllare diversi elementi presenti sullo schermo. Blocchi di pietra, colonne che cadono, interruttori e non solo, possono essere sfruttati o semplicemente bloccati con il puntatore e la sola pressione di un tasto. La non semplice gestione del movimento dello sprite, tramite l’analogico del Nunchuk, combinata al puntatore del telecomando ha spinto i programmatori ad inserire una gradita modalità cooperativa nella quale l’aiutante, munito di telecomando, interagisce con gli oggetti rendendo più agevole il compito al giocatore principale. I nuovi poteri che si acquisiscono nel corso dell’avventura, che non sveliamo nel dettaglio per non rovinarvi troppo la sorpresa, aggiungono ulteriore spessore e freschezza.

Mondo nuvolaTecnicamente siamo di fronte ad un prodotto semplice, ma non per questo scadente. Lo sprite principale, esile ed etereo, è ben animato così come i nemici. Il vero punto di forza è legato alla scelta delle ambientazioni che, seppur non troppo varie, spiccano per una certa personalità. Lo stile essenziale unito ad alcune scelte cromatiche forti, al limite dell’acido, crea un mondo surreale e fantastico.A fornire ulteriore spessore all’ambientazione ci pensa un attento accompagnamento sonoro. Sebbene la colonna sonora appaia ad una prima impressione troppo stereotipata, proseguendo nei livelli ci si rende conto di come le musiche riescano a creare atmosfera e tensione senza risultare mai invadenti o troppo rumorose.La giocabilità è buona anche grazie ad una risposta ai comandi sempre soddisfacente e alla già descritta struttura dei livelli. NyxQuest è un platform bidimensionale volutamente lento che richiede una certa dose di ragionamento e che, essendo lontano dallo stile di un classico come Super Mario Bros., potrebbe non piacere ai puristi del genere.La longevità, come spesso capita per i titoli WiiWare, si attesta sulle tre o quattro ore di gioco. Il livello di difficoltà richiede un certo impegno, specie per la lunghezza di alcuni stage, per cui un utente poco esperto potrebbe impiegare un tempo maggiore a concludere questo atipico platform.Kindred Spirits risulta pertanto un gran bel prodotto con elementi tipici dei rompicapo che va ad aggiungersi all’ormai ricco catalogo per WiiWare.

– Ottimo comparto tecnico

– Originale opzione cooperativa

– Struttura molto varia

– Piuttosto breve

– Struttura ibrida che potrebbe non piacere ai puristi del genere

8.2

NyxQuest: Kindred Spirits rappresenta l’ennesimo titolo positivo ad essere pubblicato in questa brillante annata del WiiWare. Over the Top Games ha confezionato un platform, con forti influenze dei titoli rompicapo, che si rivela originale e che si rinnova di continuo. Un comparto grafico semplice, ma d’impatto, ed una colonna sonora ben calibrata rappresentano ulteriori aspetti positivi. Kindred Spirits permette anche una sorta di opzione cooperativa, nella quale il secondo giocatore muove gli oggetti su schermo, che garantisce grande divertimento anche con un amico. Un titolo che mantiene le promesse e che per 1000 Wii Points merita senz’altro di essere preso in considerazione specialmente dagli amanti del genere platform.

Voto Recensione di NyxQuest: Kindred Spirits - Recensione


8.2