Recensione

Not a Hero, recensione del DLC dedicato a Chris Redfield

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Resident Evil 7
Resident Evil 7
  • Sviluppatore: Capcom
  • Produttore: Capcom
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 24 gennaio 2017 - 24 maggio 2018 Switch JAP

Atteso inizialmente durante la scorsa primavera e rimandato in seguito da Capcom per via di una qualità che la software house non considerava all’altezza, Not a Hero è il contenuto gratuito interamente dedicato a Chris Redfield. Arriva in concomitanza della Gold Edition a molti mesi di distanza da quanto preventivato, con un carico d’attese non indifferente e con la promessa di raccontare una parte delle storia ancora avvolta nell’ombra.

Il ritorno di Chris
Per Ethan l’incubo si è finalmente concluso, ma è rimasto ancora del lavoro da fare: la lotta al bioterrorismo passa dall’incrollabile volontà di Chris Redfield, in un’avventura ambientata poche settimane prima del DLC dedicato a Zoe. 
Vi potremmo consigliare di giocare prima “Nessun Eroe” e poi “Fine di Zoe“, ma la verità è che non fa molta differenza, considerando quanto i due contenuti viaggino su binari sostanzialmente diversi. Se quello con Zoe e Joe mette in luce una parte della storia rimasta con un punto interrogativo, l’avventura col veterano delle serie si ricollega al colpo di coda finale del gioco principale e riparte poco dopo gli eventi nefasti che hanno coinvolto la famiglia Baker.
Chris è sulle tracce di Lucas, il quale è in fuga e pronto a inviare a una misteriosa società segreta chiamata Connection dei dati confidenziali sul nuovo batterio adibito alla creazione di armi biologiche. Per fermare il folle membro della famiglia Baker, dovrete mettervi sulle sue tracce a partire dalle miniere, covo di mostruosità e punto di controllo attraverso cui Lucas riesce a gestire i suoi loschi interessi. 
La struttura del DLC gratuito è sostanzialmente formata da un hub principale attraverso cui potrete salvare, e tre serrande che portano ad altrettante aree non immediatamente raggiungibili. Alcune zone sono infatti piene di gas irrespirabile, mentre altre sono immerse nel buio, motivi per cui Chris dovrà dapprima trovare un filtro adatto alla maschera che porta, e un visore notturno per poter avanzare. 
A Balzare immediatamente all’occhio è il nuovo HUD che mostra in sovrimpressione la salute e l’ossigeno residuo, con effetti grafici che evidenziano la presenza delle spore fungine nei corridoi infettati e una buona resa della visione notturna che si avvicina a tratti a quella di Outlast
Essendo Chris un soldato, era lecito aspettarsi un arsenale di tutto rispetto, e da questo punto di vista Capcom non si è di certo risparmiata.
Lotta al bioterrorismo
Nell’inventario sono disponibili di default una pistola, un fucile d’assalto a fuoco non rapido ma con un alto potere d’arresto, il coltello e le granate. Nel corso della breve avventura, anch’essa della durata di circa due ore, troverete anche granate neurali e incendiarie, per un arsenale che vi lascia in grande sicurezza per tutto l’arco della sessione. 
Naturalmente i ritmi sono più elevati rispetto a Resident Evil 7, ma non si toccano mai gli eccessi action e superomisti visti negli ultimi due capitoli. A parte una sessione da brawl arena e lo sfizioso boss finale, per forza di cose più movimentati del solito, Not a Hero riesce a mantenere tutti i buoni propositi senza cedere il passo all’esagerazione. 
Oltretutto, la consapevolezza di essere sempre pesantemente armati e pronti a sconfiggere in men che non si dica qualunque mostruosità, viene frenata da un nuovo tipo di micomorfi dall’altissima capacità di rigenerazione cellulare. Questi nemici inediti possono essere fermati solo con dei proiettili specifici per pistola, non sempre semplici da trovare, motivo per cui non è così scontato riuscire a cavarsela con facilità in ogni situazione. 
Dopo molti mesi d’attesa, era chiaro che ci si aspettava qualcosa in più in termini contenutistici, ed era anche lecito aspettarsi qualche dettaglio extra su quello che potrebbe essere il futuro della saga, anche se non mancano le occasioni per immaginare verso quale direzione andrà l’ottavo capitolo.
Chi si aspettava un DLC completamente votato all’azione, col rischio che interpretando Chris si potesse tornare al controverso passato recente, può stare tranquillo: Not a Hero riesce ad aderire ai nuovi canoni della serie e adatta alla grande il sistema di gioco, passando da Ethan a un soldato addestrato con grande disinvoltura e senza snaturare quanto di buono ha messo sul piatto l’ottimo rilancio di un’icona indiscussa del genere horror.

– Ritorna Chris Redfield, stavolta in versione più credibile

– Aggiunta di micomorfi immuni ai proiettili standard

– Un paio di ottime sezioni, in particolare il boss finale

– Piuttosto breve, considerando i mesi di ritardo

– Poteva osare qualcosa in più per quanto riguarda la storia

7.5

Resident Evil: Gold Edition chiude il cerchio e offre altri due contenuti interessanti. In uno dei rari casi in cui il contenuto gratuito è migliore di quello a pagamento, Not a Hero sancisce la necessità di Capcom di rendere fruibile a tutti un contenuto che fungerà probabilmente da trampolino di lancio per l’ottavo capitolo, che potrebbe ritornare a farci impersonare un personaggio storico della serie.

Voto Recensione di Resident Evil 7 - Recensione


7.5