Nintendo Switch, la console da avere nel 2018?

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a cura di Pasquale Fusco

Lo ammetto, faccio parte di una pessima categoria di videogiocatori, quella dei cosiddetti “early adopter”. Pessima, perché sono stato tra i primi che, nell’ormai lontano febbraio 2012, ha acquistato una PlayStation Vita, ignaro di quello che ne sarebbe stato nel mercato occidentale. Quel genuino entusiasmo per la nuova portatile di Sony è stato demolito da una profonda delusione, un lento e doloroso processo che, alla fine, si è concluso con un paio di piccole soddisfazioni – sia benedetto Persona 4 Golden – e diversi strati di polvere.Con mio grande sollievo, posso dire che il caso di Switch è stato diverso. Sin dal day one, la console ibrida di Nintendo è riuscita a farmi innamorare del suo innovativo hardware e a tenermi incollato ai Joy-Con con il suo strepitoso parco titoli. Sarà stata l’ultima avventura di Link, o la possibilità di prosciugare la batteria di Switch sia a letto che al bagno, ma posso dire senza dubbi che la neonata della Grande N ha fatto breccia nel mio cuore. Fanatismi a parte, oggi vogliamo dare uno sguardo al futuro – o forse sarebbe meglio parlare di ‘presente’ – azzardando qualche pronostico sul 2018 di Switch. Sarà davvero un’altra annata esplosiva per la console ibrida?

Il 2017 di Switch: un lancio all’insegna del successo

Chi è abituato a seguire quotidianamente gli sviluppi dell’industria videoludica avrà certamente notato gli ottimi risultati ottenuti da Nintendo in seguito al lancio globale della nuova piattaforma.A una settimana dal suo debutto (3 marzo 2017) Switch aveva già infranto un importante record, risultando la console venduta più velocemente nella storia del colosso di Kyoto. Il raggiungimento di un simile traguardo si potrebbe motivare parlando della sorprendente attenzione rivolta dai consumatori alla natura ibrida del sistema di gioco, ma commetteremmo un grave errore se ignorassimo il fattore Breath of the Wild, il titolo più acquistato al day one insieme alla console – e GOTY 2017, naturalmente. Nei mesi successivi abbiamo dato il bentornato a Mario Kart 8 e accolto altre due esclusive, quali ARMS e Splatoon 2, per terminare finalmente la stagione estiva con una produzione made in Italy, tale Mario + Rabbids: Kingdom Battle. A tal proposito, all’idraulico saltellante è stato inoltre affidato l’arduo compito di chiudere l’anno in bellezza, e potremmo concordare tutti affermando che Super Mario Odyssey ha superato ogni possibile aspettativa.Il 2017 di Switch è andato più o meno così, un anno racchiuso tra una killer application e l’altra e che ha visto nel mezzo qualche titolo third-party e svariate produzioni indie. Sembra che questo sia bastato a spingere i giocatori ad acquistare 10 milioni di unità nell’arco di sei mesi (dicembre 2017) – ricordiamo che in cinque anni sono state vendute 13 milioni di Wii U. Sono certamente dati impressionanti se si pensa che il primo anno fiscale di Switch giungerà al termine solo il prossimo 31 marzo, entro il quale Nintendo prevede di vendere altri 4 milioni di unità.

Il 2018 di Switch: si riparte dai giochi

Come accade dopo ogni resoconto di fine anno, il 2018 si apre con i propositi. Se è vero che Switch è stata tra le piattaforme più vendute durante l’anno appena trascorso, è altrettanto vero che per replicare i suddetti risultati nei prossimi mesi serviranno nuovi titoli, giochi che – proprio come Breath of the Wild e Odyssey – possano trainare le vendite della console proponendo esperienze di gioco inedite e, possibilmente, accattivanti.In primis, ci tocca fare una breve analisi della sempre temuta situazione third-party. Là dove EA ha scelto un approccio più cauto in merito alle future pubblicazioni per Switch, società quali Ubisoft e Square Enix hanno intrapreso la strada opposta, optando per un supporto più ampio per la piattaforma. Dopo il valido Mario + Rabbids, infatti, la casa francese si appresta a lanciare Steep e Starlink, mentre il publisher nipponico punterà tutto su Dragon Quest e sull’esclusiva Project Octopath Traveller. Non dimentichiamoci di Bethesda e Rockstar che, nonostante si siano limitati alla ripubblicazione dei loro classici (Skyrim, Doom, L.A. Noire), nel 2017 hanno offerto un prezioso contributo sul fronte dei multipiattaforma; un contributo che speriamo venga rinnovato anche quest’anno, alla luce del secondo confronto con PS4 e Xbox One. A questi colossi dell’industria si affiancheranno altre due software house giapponesi, Grasshopper Manufacture, con Travis Strikes Again: No More Heroes, e Platinum Games: da quest’ultima non avremo solo i primi due episodi della serie Bayonetta, ma anche un terzo capitolo realizzato esclusivamente per Switch.Per essere un inizio, non sembra affatto male, e non abbiamo ancora considerato la componente first-party. Nel 2018 assisteremo al ritorno dei grandi franchise Nintendo, grazie ai nuovi giochi delle serie Kirby (con Kirby Star Allies) Yoshi e Fire Emblem. È rincuorante notare, inoltre, che anche Pokémon e Metroid Prime debutteranno prossimamente su Switch con due nuovi episodi, anche se resta difficile prevederne le release entro la fine dell’anno. Peccato solo per i grandi assenti, come Super Smash Bros. o quell’Animal Crossing che sta appassionando milioni di utenti mobile in queste settimane, ma la Grande N potrebbe riservarci ancora quache sorpresa in occasione dei prossimi eventi videoludici – primo fra tutti, l’E3 di Los Angeles.Restando in tema sorprese, il Nintendo Direct Mini trasmesso poche ore fa ci ha spiazzato con una serie di annunci in cui hanno trovato spazio sia le produzioni di terze parti che quelle forgiate negli stessi studi della Grande N. Nel primo caso rientrano quel Dark Souls: Remastered di cui si vociferava già da diversi giorni e l’acclamato Ys VIII: Lacrimosa of Dana; nel frattempo, i first-party vedranno l’arrivo di un promettente Mario Tennis Aces e il ritorno di Donkey Kong Country: Tropical Freeze, già visto su Wii U quattro anni fa.Eviteremo ulteriori approfondimenti, ma sappiate che andrà tenuto d’occhio anche il panorama indie, visto il notevole successo riscontrato dalle produzioni indipendenti sullo store digitale di Switch.

Attenti a quei due: PS4 e Xbox One

Insomma, la line-up software di Switch lascia ben sperare per il 2018, sarà anche per questo motivo che il confronto diretto con la concorrenza assume ora una maggiore importanza. Dopo il suo grande esordio, la piccola console targata Nintendo può vantare un parco titoli piuttosto vasto (tutto sommato) e, quest’anno, si appresta ad introdurre la sua piattaforma online con tanto di sottoscrizione a pagamento, seguendo l’esempio di Sony e Microsoft. E proprio come i più blasonati PlayStation Plus e Xbox Live Gold, Nintendo Switch Online non si limiterà ad offrire l’accesso al multiplayer online – che resterà gratuito fino al lancio del servizio – ma fornirà anche un catalogo di titoli classici per tutti gli abbonati. Qual è il vantaggio di Nintendo Switch Online? Il prezzo: circa 20 euro per la sottoscrizione annuale.Lo svantaggio, invece, risiede negli stessi comparti online proposti dalla line-up di Switch. Vero, Splatoon 2 è riuscito a far gioire i fan degli sparatutto competitivi e con Mario Kart 8 Deluxe abbiamo fatto mangiare la polvere ai nostri amici, ma al momento solo PlayStation 4 e Xbox One sembrano offrire le esperienze multiplayer più complete e profonde, almeno per quanto concerne il mercato console. Mi riferisco a giochi come Monster Hunter: World o il più discusso PlayerUnknown’s Battlegrounds, capaci di tenere impegnati interi gruppi di giocatori anche per diverse ore della giornata. Naturalmente nulla vieta a Switch di accogliere, in futuro, nuovi giochi con una marcata componente multiplayer, ma va comunque sottolineata la maggiore efficienza della console Nintendo nella sua veste portatile piuttosto che in quella casalinga.

L’ultima importante considerazione riguarda le agognate esclusive, il vero fattore determinante di tali confronti – o, probabilmente, solo il più mainstream. Abbiamo già parlato del ritorno degli emblematici franchise di Nintendo, con la garanzia di Kirby e Yoshi, ma Switch dovrà fare i conti con un’imprevedibile Xbox One e con un’agguerrita PlayStation 4. Durante la prima metà dell’anno, la casa di Redmond intratterrà i suoi giocatori con titoli del calibro di Sea of Thieves, State of Decay 2 e Crackdown 3, prima di poter annunciare potenziali sorprese all’E3 2018, magari rispolverando vecchi franchise o svelando nuove IP. Il monolite di Sony può invece vantare la line-up più corposa e intrigante dell’anno, che include giganti come God of War, Detroit: Become Human e lo Spider-Man di Insomniac, con un possibile debutto di The Last of Us: Part II a fine anno e l’onnipresente Death Stranding, sempre pronto a stuzzicarci con nuovi teaser e nessuna finestra di lancio. E non abbiamo considerato le produzioni multipiattaforma destinate alle ultime due console, tra cui c’è anche un certo Red Dead Redemption 2.

Abbiamo visto come Switch sia riuscita a conquistare il 2017 con uno dei migliori esordi nella storia del mercato videoludico, grazie a titoli come Breath of the Wild e Super Mario Odyssey. Nel suo secondo anno di vita, la console ibrida dovrà rimboccarsi le maniche nel tentativo di convincere ancora una volta i giocatori – e gli stessi sviluppatori – a dare fiducia a Nintendo e alla sua line-up provvisoria. Certo, PlayStation 4 e Xbox One rappresentano delle minacce non indifferenti, soprattutto quando si parla di multiplayer online e (ancora una volta) di titoli multipiattaforma, ma Switch ha dalla sua il fattore novità. La macchina di Nintendo è l’unica che può proporre, al momento, un hardware davvero innovativo, un duplice volto che le ha permesso di portare una ventata d’aria fresca nelle case dei giocatori, insieme ad avventure appassionanti e memorabili. L’imminente futuro di Switch dipenderà in gran parte dall’E3 2018, dove speriamo di assistere a nuovi graditi annunci, non solo in materia di giochi, ma anche per quanto concerne il comparto software e i servizi multimediali della console.