Anteprima

Ninja Gaiden 2

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a cura di Songoku

Cari aspiranti ninja, è il momento di riprendere la spada. Dopo il grande successo del primo capitolo su Xbox (anche nella sua versione Black), Ninja Gaiden si ripresenta agli utenti Microsoft, questa volta su 360. Le aspettative sono sicuramente molto alte: vediamo allora, pad alla mano, cosa questo gioco sembra in grado di offrire.

Falli a pezzi Ryu!Il codice ancora non definitivo che abbiamo provato ci permette comunque di dare conferma alle nostre speranze: il buon Ryu Hayabusa non ha perso il tocco magico!Il gioco è ancora un action nudo e crudo, dove la grandissima parte dell’azione è riservata a combattimenti frenetici e visivamente spettacolari, in cui orde di nemici si ammucchiano sul nostro eroe col solo scopo di farne poltiglia. Come già nel precedente episodio, la trama è abbastanza superficiale, e sembra più che altro un pretesto per riempire lo schermo di guerrieri, mostri, demoni e ragazze poppute. La mancanza di una storia complessa e coerente potrebbe dare fastidio a qualcuno, ma certo non preoccuperà i tanti amanti del primo Ninja Gaiden.Come la struttura di base, anche i comandi sono rimasti invariati (X per i colpi leggeri e veloci, Y per quelli più potenti, B per gli attacchi a distanza, A per il salto e LT per la parata): i fan della serie potranno subito immergersi nell’avventura senza bisogno di particolare allenamento.Il rispetto della tradizione non ha impedito di inserire qualche importante novità. Un primo, importante esempio è la rigenerazione della salute: subendo colpi, la barra di energia si svuota progressivamente, ma quando lo scontro è terminato si riempie di nuovo (anche se non del tutto). Un ottimo modo per rendere l’avventura un po’ meno impegnativa, visto che l’alta difficoltà del primo episodio era vista da molti come uno dei suoi (pochi) difetti.Altra novità succulenta riguarda il combattimento: usando le sue armi, Ryu riesce letteralmente a fare a pezzi i nemici, tagliando braccia e gambe come se potasse le piante. Amputare un braccio a un avversario, tuttavia, non determina necessariamente la sua morte, anzi: spesso il cattivo di turno si incattivisce, e cerca di raggiungere Ryu per farsi esplodere insieme a lui, in una mossa che fa molto più danno dei colpi normali. Insomma, nella furia dello scontro dovrete stare particolarmente attenti ai nemici quasi morti, ma che ancora si trascinano: possono essere i più pericolosi. Per neutralizzarli, Ryu usa le sue tecniche speciali, diverse a seconda dell’arma imbracciata, che in genere consentono di staccare la testa (o simili) all’avversario con una mossa tanto spettacolare quanto dirompente. Gran parte del fascino del gioco sta tutto qui, nello stile e nel carisma con cui il protagonista fa strage di malvagi.Troviamo un’altra novità nella gestione dell’inventario: ora si può accedere ad armi, oggetti e magie usando la croce direzionale, senza entrare nel menu di pausa. In ogni caso, accedere al menu consente di fermare l’azione, così da non dover temere di essere assaliti mentre si sceglie.Altra modifica si trova nell’uso dell’arco: premendo rapidamente il tasto B possiamo tirare frecce che raggiungono da sole il bersaglio; se invece lo teniamo premuto, Ryu carica un dardo molto più potente, che possiamo dirigere a piacimento mirando con lo stick sinistro.Ultima innovazione è la possibilità di salvare i nostri combattimenti sotto forma di video: attivando una semplice opzione, in ogni momento del gioco possiamo registrare le nostre imprese, per poi rivederle e condividerle in rete.

La maggior parte delle armi e delle tecniche è simile a quanto già visto nel primo capitolo, anche se non mancano i nuovi arrivi come gli stilosissimi Artigli del Falcone (un tocco di Wolverine, insomma…). Anche le armi conosciute, comunque, sono state adeguatamente aggiornate in modo da offrire un’esperienza visiva e di gioco sempre nuova ed appagante (consideriamo anche i vari potenziamenti acquistabili nel corso dell’avventura). Personalmente mi è dispiaciuto non ritrovare i nunchuck, anche se è difficile lamentarsi con tutto questo ben di Dio. La velocità di gioco rimane sempre alta, forse più del primo capitolo: persino quando imbraccia la pesantissima falce, Ryu riesce a muoversi con destrezza, garantendo un ritmo sempre frenetico, ma forse meno vario.Molto spettacolari anche i nimpo, cioè le magie, che garantiscono alto danno e grande soddisfazione per gli occhi.

Per quanto riguarda la difficoltà, Ninja Gaiden 2 sembra leggermente più semplice del predecessore, anche grazie al già citato sistema di rigenerazione della salute. Ma non crediate che si tratti di una passeggiata di salute: i nemici conservano un’intelligenza artificiale molto buona, tentano sempre di circondare Ryu attaccandolo da più direzioni e da diverse distanze. La tensione della lotta, insomma, non viene mai meno.

Sangue, sangue e ancora sangueGraficamente il gioco si presenta su ottimi livelli, malgrado non ci sia lo stupore provato col primo Ninja Gaiden (semplicemente, la concorrenza ora è più agguerrita, senza contare che un assaggino di Hayabusa in HD si è già avuto su PS3). Tutte le ambientazioni provate sono suggestive, ispirate e ricche di dettagli, e garantiscono un’atmosfera sempre coinvolgente. I modelli poligonali dei personaggi sono solidi e corposi, le interazioni tra di essi efficaci, le animazioni fluide e spettacolari. I nemici, peraltro, sono molto vari e ben disegnati: dopo la fase iniziale, dove i guerrieri del Ragno Nero sono i avversari principali, si apre una fase piena di creature molto differenti, dagli scheletri ai lupi mannari, sempre esagerati e fumettosi.Soprattutto, Ninja Gaiden 2 è un gioco che trasuda sangue: la spada di Hayabusa (o qualunque altra arma vogliate usare) stacca gli arti dei nemici imbrattando di rosso ogni superficie, e alla fine di ogni scontro potete godervi lo spettacolo del campo di battaglia pieno di membra amputate, mentre Ryu pulisce la spada prima di rimetterla nel fodero: stile da vendere, signori miei…Per quanto riguarda il comparto sonoro, troviamo un doppiaggio inglese e giapponese di buona fattura, unito a musiche adatte all’atmosfera, anche se non invasive. Buoni gli effetti sonori, specie quelli viscidi e mollicci relativi a tagli e squartamenti vari.Pur nel giudizio globalmente positivo, non manca qualche nota stonata: le ambientazioni sono sì molto belle, ma anche piuttosto statiche, con le foglie degli alberi immobili come pietre, e soffrono di una scarsa interazione col protagonista: sono ben pochi gli oggetti che si possono distruggere o spostare, e francamente ci si poteva aspettare qualcosa di più. In alcune occasioni (poche per la verità) abbiamo rilevato qualche rallentamento nel framerate, anche se è facile prevedere che tutto tornerà perfettamente stabile al momento della release definitiva: sarebbe un grave problema altrimenti, visto che un gioco come questo vive sulla rapidità d’azione e sulla fluidità dei movimenti.

Allo stato attuale delle cose, senza poter valutare appieno la longevità e altri dettagli, Ninja Gaiden 2 ha un solo grande difetto, peraltro non nuovo alla serie: il posizionamento della telecamera virtuale. Malgrado il giocatore possa ruotare il punto di vista con lo stick destro e centrare la visuale dietro le spalle di Ryu premendo RT, la furia dei combattimenti non lascia troppo spazio per la gestione manuale della camera, e qui il gioco non riesce ad aiutare come dovrebbe. Troppo spesso il punto di vista è mal posizionato, col risultato di dare un’immagine solo parziale del campo di battaglia. Il che è abbastanza frustrante, a causa dell’ovvia necessità di sapere sempre dove sono i nemici e come dobbiamo muoverci. Aspettiamo la versione definitiva per dare un giudizio conclusivo su questo punto, anche se probabilmente non c’è da sperare in grossi miglioramenti.

ConclusioniA conti fatti, Ninja Gaiden 2 si rivela un titolo molto promettente. È rimasto intatto il cuore pulsante del gioco, ciò che aveva appassionato i fan del capitolo precedente: combattimenti frenetici, sanguinari, divertenti e molto belli da vedere. Si potrebbe dire che tutto il resto conta poco, specie la trama, decisamente superficiale. E tuttavia, per fortuna, occorre aggiungere un comparto tecnico di tutto rispetto (pur non rivoluzionario) e qualche succosa novità nei punti giusti. Peccato solo per la gestione della telecamera, ora come ora unico tallone di Achille di un gioco destinato a farsi amare da molti.