Recensione

Ninja Assault

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a cura di Massimo

L’originale da sala risale al 2000, ora, a distanza di quasi due anni, lo sparatutto Namco arriva finalmente sulle nostre console Pal. Due anni di attesa, dunque, per vedere i Ninja con pistola su PS2, una lunga attesa, ne sarà valsa la pena? Ninja Assault, in sostanza: Tenchu si traveste da House of The Dead e Time Crisis.

Due parole sulla trama…Vabbè, in un gioco del genere c’è poco da raccontare a livello di trama, visto che quasi sempre in questi casi lo storyline è solo un pretesto per motivare l’ambientazione in cui si svolgono gli eventi dell’avventura. Tuttavia un breve accenno dovrò pur farlo, no? Allora vi dirò che nell’Antico Giappone Feudale si scatena una cruenta guerra fra opposte fazioni. Ma dietro questi icresciosi eventi si cela il terribile Shogun Kigai, risorto grazie al malefico intervento di un demone. Lo Shogun Non Morto fa rapire dai suoi scagnozzi, oramai trasformati in demoni, la Principessa Koto, per offrirla al suo Crudele Dio che gli ha ridato la vita. La battaglia contro le forze del male è appena iniziata… Ninja Assault vede per protagonisti 3 Ninja appartenenti ad un Clan d’elite, che vengono incaricati di salvare e liberare la Principessa dalle grinfie dell’oscura e demoniaca Entità. Usando delle speciali abilità con le pistole abbinate alla loro altissima conoscenza delle Arti Marziali, i Tre “Caballeros” dovranno superare la bellezza di Sette stage per arrivare allo scontro finale col Super Boss rompiscatole. Fine. Tutto qui? Beh, ve lo avevo detto che la trama era scarna, no?

Due parole sulla giocabilità…Dopo aver caricato il gioco, ed aver selezionato la risoluzione grazie al connettore 50/60 Hrz, potrete gustarvi una breve introduzione che sfrutta lo stesso scarno motore grafico del gioco, in cui si narrano i fatti citati poco fa. Dopo di che si può iniziare. Nella schermata principale potrete selezionare diverse modalità di gioco. In primo piano abbiamo lo Story Mode a sua volta suddiviso in capitoli: Capitolo di Guren (con Aoi), Capitolo di Aoi (con Gunjo), Capitolo di Gunjo (con Guren) e la consueta modalità Arcade, quella originale da sala, con gli eroi Guren & Gunjo, divisa in dieci missioni. Le prime tre opzioni permettono di giocare altrettanti scenari. A seconda di quello scelto, infatti, varieranno in parte le ambientazioni anche se la narrazione degli eventi non offre bivi rilevanti e l’azione di gioco è piuttosto simile (cambia solo la mossa speciale di ognuno). Ad esempio nel Capitolo di Guren (con Aoi) inizierete la vostra avventura sul Ponte di Serni, mentre nel Capitolo di Aoi (con Gunjo), che si chiama Daiseppo, vi ritroverete in uno scenario ambientato fra le nevi. L’interessante idea di proporre un’avventura triplice perde subito mordente proprio per la ripetitività dell’azione. Perfino la nuova “arma” disponibile, la smart bomb anzichè offrire un certo valore aggiuntivo, a causa della disposizione dei tasti della G-Con2 diventa quasi un peso poichè per utilizzarla bisogna distrarsi un attimo, spesso fatale, per trovare il tasto giusto. Tuttavia, almeno si garantisce una discreta longevità. La meccanica di gioco è uguale a quella di tutti gli altri esponenti del genere alla House of The dead per intenderci, con una regia virtuale che ci guida in percorsi predefiniti dove bisogna solo sparare a tutto quello che si muove sullo schermo, cioè guerrieri in armatura, arcieri con frecce infuocate e ninja con artigli. Se giocate col Pad, vi segnalo che i comandi sono L1/R1 per ricaricare l’arma, X Per sparare e O per lanciare la Smart Bomb (Mossa Speciale). L’IA non è delle migliori e le numerose schiere di ninja-demoni vi si parano davanti come degli imbecilli. E’ vero che in un titolo simile non ci si può aspettare un’Intelligenza Artificiale esagerata, ma almeno un pò di costrutto nell’attaccare i nemici dovrebbero pur averlo, no? Questi qui ti attaccano in massa come un branco di pecoroni! L’altra modalità principale di gioco è quella denominata Giochi Bonus, divisa in Modalità Missione, in cui si devono portare a termine dei mini giochi tratti dai vari capitoli in cui è suddiviso il gioco base, e le singole missioni da portare a termine, che consistono ad esempio nel raccogliere entro un certo lasso di tempo 3 gatti Maneki, oppure nello sconfiggere entro 18 secondi il Maestro delle lance, e la Modalità Allenamento che ovviamente non stò a spiegarvi visto che è palese di cosa si tratta.

Due parole su Grafica & AudioNel cappello introduttivo ho fatto riferimento al fatto che il titolo originale da sala giochi risale al 2000… Ebbene, mi chiedevo se tanta attesa, cioè ben due anni per la conversione, fossero serviti a qualcosa ai programmatori Namco, almeno nello sviluppo di una grafica aggiornata e in linea con le produzioni attuali. Risultato? Zero. Graficamente il gioco Namco lascia perplessi: se non fosse per qualche effetto e per un maggiore dettaglio oserei dire che NA sembra un titolo preso pari pari dalla Psx. I poligoni che compongono i vari modelli 3D sono pochi, gli avversari sembrano delle sculture Futuristiche (nel senso del Movimento artistico Futurismo di Marinetti e Co) dagli angoli spigolosi, rivestite da due texture dai colori scialbi e decisamente troppo semplici, mentre i paesaggi, pur d’atmosfera, sono poco curati. Le animazioni dei personaggi sono limitate e i movimenti appaiono a dir poco goffi, a tratti scattosi e con la presenza di fastidiosi effetti di flickering. Il comparto audio non è da meno e a tratti risulta perfino fastidioso. Le musiche che vi accompagneranno nel blastaggio generale sembrano dei remix di vari brani musicali in stile Asiatico, malamente campionati dal soundtrack di Time Crisis… Meno male che almeno il doppiaggio interamente in italiano si salva da tanta mediocrità grazie alla presenza di buoni interpreti. Certo, i dialoghi sono banalissimi, ma questo non è colpa loro, ma di chi ha scritto lo story board.

Ambientazione carina.

Qualche novità.

Grafica datata.

Monotono e ripetitivo.

Realizzazione tecnica generale scarsa.

5.5

Due parole… Ehm… Commento

Atteso con impazienza dagli accaniti fans del titolo omonimo da sala e dagli affamati giocatori che sognano continuamente titoli che sfruttino la Light Gun, Ninja Assault si rivela come un mediocre tentativo di emulare, male, altri titoli del genere. I due anni intercorsi dall’uscita del coin-op sono serviti praticamente a niente, e a parte qualche lieve aggiunta, la “home version” non riesce a catturare l’attenzione dell’appassionato. Personalmente vi consiglio di guardare altrove…

Voto Recensione di Ninja Assault - Recensione


5.5