Recensione

Nightmare: Malaria

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a cura di SamWolf

Gratuito, provato su iPad 2, applicazione universale, richiede iOS 5.0 o successive. Compatibile con iPhone, iPad e iPod touch.

Quante volte si è sentito criticare il mondo videoludico, in quanto portatore di cattivi esempi e colpevole di incitare alla violenza? Psyop ha deciso di prendere questa idea e di rivoltarla come un calzino con Nightmare: Malaria. Oltre a educare, il titolo aiuta la fondazione AMF (Against Malaria Foundation), in prima fila nella lotta contro la terribile malattia. E anche noi, volendo, potremo fare la nostra parte.

Tra sangue e cervelloNightmare: Malaria è un titolo decisamente particolare, fuori dagli schemi. L’intero gioco è incentrato sulla malaria, malattia che ancora oggi affligge diverse parti del pianeta. Non è certo questa la sede dove discutere di questo argomento e, per questo motivo, cercheremo, nel limite del possibile, di dedicarci interamente agli aspetti videoludici del prodotto e di sorvolare sulle tematiche. Nel titolo impersoneremo una giovane bambina in un viaggio attraverso il corpo umano nel tentativo di sconfiggere il morbo. I comandi di gioco sono estremamente semplici: con il pad virtuale, posto in basso a sinistra, potremo muoverci a destra o a sinistra, mentre con il tasto posizionato sulla parte opposta dello schermo potremo saltare; a tanta semplicità non corrisponde però un’eguale efficienza: spesso i comandi risultano imprecisi e ci faranno restare bloccati quando vorremmo muoverci, oppure non ci permetteranno di spostarci con precisione. A rendere ancor più difficoltoso lo svolgimento del gioco ci penserà l’ambientazione: questa sarà caratterizzata da grosse bolle sulle quali potremo saltare per ottenere una spinta, anche se non tutte avranno la corretta dinamica e risponderanno in modo perfetto.

In Nightmare: Malaria sono presenti un totale di 18 livelli divisi in due mondi: sangue e cervello. Nel primo ci avventureremo tra le vene del corpo umano mentre nel secondo saranno i neuroni a formare le mappe di gioco. In ogni stage sarà possibile raccogliere fino a un massimo di tre orsetti peluche, necessari per sbloccare i livelli successivi. Per riuscire nell’intento però dovremo evitare le zanzare che voleranno lungo tutta l’ambientazione e non esiteranno un solo istante ad attaccarci e ucciderci non appena ci vedranno, senza lasciarci in pratica via di scampo. Per sfuggire alla loro letale puntura potremo trovare riparo sotto le diverse tende nascoste qua e là, oppure ne potremo comprare una (o più) attraverso gli acquisti In-App, anche se questi hanno una sfumatura decisamente differente rispetto al solito.

Un gioco non per tuttiSe le ambientazioni del gioco sono ben realizzate, soprattutto dal punto di vista cromatico, con ricche e bellissime sfumature e atmosfere, altri elementi del gioco necessitano di una revisione. Ogni volta che moriremo durante un livello comparirà sullo schermo una frase che fornirà diverse informazioni o statistiche relative alla malaria. Inizialmente queste risulteranno interessanti, ma a lungo andare diventeranno, oltre che ripetitive, a tratti disturbanti, specialmente per una più giovane fascia di pubblico. I difetti del titolo sviluppato da Psyop non si arrestano qui, purtroppo, e rimano legati in particolar modo agli aspetti videoludici rispetto a quelli contenutistici e morali: i livelli di gioco sono decisamente brevi e pochi in numero, la longevità complessiva è molto bassa, mentre la rigiocabilità diventa praticamente nulla, dato che con la giusta dose di attenzione e concentrazione sarà possibile raccogliere tutti e tre i peluches senza troppa difficoltà.

Paradossalmente uno dei mali che caratterizzano i titoli mobile si rivela in questo caso un lato positivo del gioco. In precedenza abbiamo menzionato la presenza degli acquisti In-App: come anticipato questi avranno un peso e un’efficacia totalmente differente rispetto a quanto presente sulla stragrande maggioranza dei prodotti di questo genere. Mettendo mano al portafoglio potremo acquistare una tenda (che sarà utile per farci trovare un sicuro riparo lungo i livelli) a un costo di 3 dollari. La cifra non può che far storcere il naso, ma i nostri soldi andranno devoluti immediatamente a favore della fondazione Against Malaria Foundation, riuscendo così a dare un concreto contributo nella lotta alla malaria attraverso il gioco, e dando un senso diverso, e decisamente positivo, agli acquisti In-App; in aggiunta saremo anche liberi di effettuare una donazione scegliendo l’importo desiderato, intrappolando così, a modo nostro, le zanzare nella rete.

– Idea di fondo da lodare

– Ambientazioni ben realizzate

– Gratuito

– Bassa rigiocabilità

– Risposta ai comandi non sempre perfetta

– Troppo breve

– A tratti può essere disturbante e non adatto a tutti

6.0

Nightmare: Malaria è un esperimento, riuscito a metà. Se da un lato l’idea e la proposta di Psyop è senza ombra di dubbio ammirevole, dall’altro lato il gioco in sé si rivela incompleto, con diversi aspetti da rivedere e migliorare. A una longevità decisamente scarsa e a una rigiocabilità praticamente nulla, si aggiungono un sistema di comandi non sempre efficiente e una curva di difficoltà tendente verso il basso. Resta comunque da sottolineare e da lodare l’impegno e lo scopo che hanno portato alla creazione del titolo, con la speranza che altri seguano la strada tracciata da Nightmare: Malaria.

Voto Recensione di Nightmare: Malaria - Recensione


6