Recensione

Need for Speed: SHIFT

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a cura di Jack Right

Quella di Need for Speed è una serie video ludica ormai irrinunciabilmente storica. Il titolo apparve per la prima volta su 3DO nel 1994, sfortunata console Panasonic che, nonostante vantasse una buona potenza di calcolo ed esclusive interessanti, non riuscì ad imporsi sull’agguerritissima concorrenza di Playstation e Saturn. Il primo Need for Speed era un titolo, ovviamente, profondamente dissimile, in termini di gameplay, rispetto a ciò che sappiamo essere il brand oggi, ma i marchi di fabbrica della serie sono rimasti pressoché invariati: l’utilizzo di auto rigorosamente riprodotte su licenza (quindi reali) ed un’altissima propensione alla velocità ed ad uno stile spericolatamente divertente. Nel corso degli anni, non ci sovviene console che non abbia avuto almeno un capitolo della serie dedicato ad essa; N-Gage, Game Boy Advance, N64, Xbox etc… Electronic arts non ne ha dimenticata nessuna. Analizzeremo oggi il nuovo capitolo della serie, intitolato Need for Speed: Shift, su Psp. Il titolo è multipiattaforma, ed abbiamo potuto constatare come su console casalinghe abbia agevolmente superato l’empasse di certe uscite precedenti che, sotto certi aspetti, delusero un po’ i fan della serie. Questo titolo è, per ragioni facilmente intuibili, diverso rispetto a quelle, ma siamo certi saprà ugualmente catturare l’attenzione di molti di voi anche se, in questo caso, non potremo parlare di eccellenza.

Ancora piuttosto arcadeIn questo nuovo capitolo della serie ci saremmo aspettati, anche in seguito le dichiarazioni degli addetti ai lavori, un certo realismo nella tecnica di guida. Purtroppo o per fortuna, a seconda che preferiate l’una o l’altra impostazione racing, il titolo rimane sostanzialmente arcade, ed apprendere i comportamenti delle varie auto disponibili non sarà particolarmente difficile. I controlli saranno, di default, così assegnati: con X accelererete, con Quadrato frenerete, con “L” guarderete indietro, con “R” attiverete l’N20 (la storica funzione di turbo temporaneo, il fungo di Mario Kart insomma, nulla di più), con O tirerete il freno a mano (utile per affrontare ad alte velocità curve particolarmente ostiche) e con Triangolo cambierete visuale. Esse sono purtroppo soltanto 3 e piuttosto standard: da dietro l’auto, da dietro lontano ed in prima persona, senza abitacolo in vista. Dal menù opzioni potrete scegliere inoltre quali musiche ascoltare durante la gara, includendone o escludendone altre, ed assegnare loro una certa mansione. Da sempre particolare cura viene rivolta da EA a questo aspetto del gioco, ed anche in questo caso la colonna sonora risulta galvanizzante al punto giusto. Le modalità di gioco sono sostanzialmente 3: Tour mondiale, Gara veloce e Multigiocatore. La gara veloce vi permetterà, come afferma il nome, di correre una rapida corsa attraverso i parametri che imposterete: sceglierete ad esempio tra gara (classico evento in cui dovrete classificarvi nel podio), gara ad eliminazione, sfida derapata, velocità di punta, prova a tempo e molte altre. Sbloccherete più scenari e prove ottenendo buoni risultati nella modalità principale: il Tour. Per ogni evento, nella gara semplice, potrete scegliere le condizioni climatiche ed alcuni variazioni sulla pista, come ad esempio le versioni estese o ridotte della stessa. Ovviamente sarà altresì possibile correre sulle piste in modalità invertita. Il Tour Mondiale si comporrà, come da tradizione, di una serie di eventi divisi in categorie; esse saranno Principiante, Dilettante, Stradale, Super Stradale, Pro ed Elite, più gli scontri con i “boss della strada”. Ciascuna di esse sarà divisa in 5 zone e, ciascuna zona, divisa ulteriormente in un certo numero di sottoeventi. Ottenendo buoni posizionamenti e potenziando, attraversa uno stile di guida spettacolare, le caratteristiche peculiari del vostro profilo (aderenza, velocità, precisione e derapata), otterrete nuovi mezzi e piste. Ciascun evento infatti vi fornirà un certo numero di punti a seconda dei risultati ottenuti, e se essi saranno almeno discreti, sbloccherete le piste successive e nuove automobili. La prima auto di cui disporrete sarà la nuovissima Scirocco; prima della corsa potrete personalizzarne il colore attraverso una serie di opzioni che vi garantiranno davvero una buona capacità di azione. Non sceglierete infatti solo il colore generale del mezzo, bensì deciderete anche dove applicarlo, con quale tonalità ed ampiezza. Alcuni eventi presenti nel Tour saranno piuttosto interessanti: il Touge ad esempio, vi sottoporrà ad un testa a testa diviso in 2 parti: vincerà chi avrà ottenuto il tempo migliore sommando i due risultati. Vi saranno poi i classici eventi “checkpoint” (che ci ricordano molto quanto abbiamo sempre giocato nelle sale giochi) e, variante divertente, la sfida derapata. Essa potrà essere controllata in maniera abbastanza semplice, regalando buone soddisfazioni di stampo, però, particolarmente arcade. Purtroppo il rilevamento delle collisioni in fase di gara è talvolta arbitrario, non garantendo pertanto un’oggettività ludica di rilievo. In caso di gravi errori, assisterete ad una animazione spettacolare che vi mostrerà le conseguenze della vostra guida: non aggiungerà nulla al valore del gioco, ma sarà utile per non perdere troppo tempo e riiniziare immediatamente la corsa. Una nota dolente del gioco è rappresentata dalla scarsa interazione con il vostro parco macchine: non potrete acquistarle o sceglierle, ma solo vincerle in ordine prestabilito. Gli aggiornamenti si applicheranno ad esse in base all’utilizzo delle stesse e, questa scelta grava un poco sulla giocabilità del titolo. Il numero di auto disponibili è buono, e spazia dalla Ford Gt alle Porche Carrera e 911, dalla Mercedes Slr 722 alla Bmw M3, passando per la Lotus Exige e molte altre. Il Multiplayer consentirà di sfidare 3 amici in estenuanti testa a testa, facendo affidamento sulle varianti e sulle opzioni del gioco in singolo. Questa possibilità garantisce un’impennata importante del fattore longevità che, a causa di un Tour Mode non particolarmente lungo o vario (benché ai livelli più alti piuttosto impegnativo) avrebbe rischiato un punteggio soltanto sufficiente.

Rabbioso e con stileGli scenari purtroppo non sono un granchè. Attenzione, non stiamo affermando essi siano poco curati o brutti, ma il level design che stà alla loro base non risulta particolarmente ispirato; insomma, sanno di già visto. I modelli poligonali sono realizzati piuttosto bene, ma la Psp può fare davvero di più. Gradevoli certi effetti grafici, come ad esempio il pregevole effetto di pseudo-dissolvenza dei fondali che circonderà la vostra auto in caso di uso del Nitro. Migliorabile invece l’effetto pioggia. Lo scrolling è veloce, ed in generale il gioco si mantiene su ritmi sempre sostenuti; nota di merito: non abbiamo notato fastidiosi effetti di Bad clipping, le strutture insomma non balzeranno fuori all’improvviso, ma saranno quasi sempre visibili dopo ogni curva. Sporadici i rallentamenti, a volte scarsamente percettibili. Come accennato sopra, le musiche sono perfettamente in linea con lo spirito della serie, e galvanizzeranno i vostri (certamente) azzardati sorpassi. La possibilità poi di personalizzare la funzione specifica di ogni traccia, piacerà senza dubbio a molti di voi. I rombi dei motori e gli effetti sonori sono un poco sottotono.

-Veloce ed immediato

-Tecnicamente piuttosto buono

-Tutto sommato divertente

-Level Design non ispiratissimo

-Scarsa possibilità di tuning

-Non sorprende più di tanto

7.0

Se i programmatori volevano davvero creare un gioco di guida simulativo su Psp, allora hanno mancato il bersaglio. Need for Speed:Shift è stato e resta, almeno in questo porting, un gioco di guida sostanzialmente arcade. Nonostante ciò questo farà piacere a molti di voi, e non ce la sentiamo pertanto di considerare troppo negativamente tale fattore. L’impossibilità di “smanettare” troppo sulle caratteristiche delle auto non è gradita, così come il Level Design non eccelle sotto alcun punto di vista. La colonna sonora è buona, il titolo è veloce ed il Tour Mode garantirà svariate ore di divertimento (il multiplayer però dovrà fare il resto). Nonostante ciò il titolo non ha nulla di rivoluzionario; può essere consigliato solo a chi va pazzo per i giochi di guida di questo genere, ma non a tutti gli amanti dei racing. Se avreste preferito un titolo simulativo su Psp, sappiate che molto presto uscirà un certo gioco che, sotto questo punto di vista almeno, sarà senz’altro migliore di NfS:S. Indovinate qual è?…

Voto Recensione di Need for Speed: SHIFT - Recensione


7