Anteprima

Need For Speed Most Wanted

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a cura di FireZdragon

Londra – Quando i ragazzi di Criterion vengono accomunati ad un gioco di corse le aspettative si impennano immediatamente. È con enorme gioia, dunque, che abbiamo accolto l’invito di Electronic Arts per provare con mano il nuovo Need for Speed: Most Wanted direttamente negli studi di Londra, fianco a fianco con Matt Webster e l’eccentrico Craig Sullivan. Dopo un giro di ricognizione nel cuore pulsante degli studios, con tanto di siparietti studiati ad hoc per l’occasione, abbiamo potuto mettere le mani su una build provvisoria per PC, ancora lontanissima dalla versione finale ma in grado di esprimere già tutto il potenziale di una produzione che tenterà di accontentare sia gli amanti dei vecchi Need for Speed sia gli appassionati del mitico Burnout Paradise.Già, perché il nuovo Need for Speed Most Wanted sarà un racing game basato completamente sull’esplorazione e gli inseguimenti, un mix riuscito degli elementi che hanno reso grandi questi due racing game arcade. Il tutto, ovviamente, condito da auto modificate, incidenti e da una volontà marcata di mettere in continua competizione il giocatore con i suoi amici.Gli ingredienti per un titolo di successo dunque ci sono tutti, vediamo come Craig e i suoi hanno intenzione di mescolarli tra loro.

A Tavoletta!La presentazione si è aperta a bordo di una BMW M3 ultra ribassata nella downtown di Fairhaven City. Abbiamo subito notato l’ottima qualità grafica e la forte sensazione di velocità, due fattori che Criterion ha già dimostrato ampiamente di saper gestire più che egregiamente in passato. Sin dai primi minuti la sensazione di trovarsi di fronte ad un Burnout Paradise con auto di serie è stata molto forte, ma diversi elementi fanno imboccare alla produzione una strada diversa. Prima di tutto gli sviluppatori hanno deciso di lasciare al giocatore la totale e completa libertà nella scelta del veicolo, sbloccando sin da subito tutti quelli presenti all’interno del gioco. Se questa scelta su due piedi ci ha lasciati piuttosto spiazzati, con il proseguo della presentazione le motivazioni date a sostegno hanno permesso di farcela apprezzare maggiormente. L’idea di base è quella di permettere al giocatore di scegliere liberamente l’auto da guidare, perché nell’open world creato per l’occasione le cose da fare saranno talmente tante che costringere qualcuno ad utilizzare una determinata auto, magari con una fisica ed uno stile di guida che non si allinea al proprio modo di giocare, avrebbe portato a momenti di noia, parola che nel vocabolario di Need for Speed non dovrebbe esistere. In questo modo, invece, avendo da subito tutto il parco macchine a disposizione, si potranno sperimentare diverse vetture velocemente per poi trovare la propria preferita potenziarla a dismisura. Come? Attraverso centinaia e centinaia di eventi sparsi in giro per il mondo di gioco. La natura Free Roaming di Need for Speed Most Wanted tuttavia non vi metterà di fronte ad un garage stracolmo di auto facendovene scegliere comodamente una, ma vi costringerà a scovare il vostro bolide ideale girovagando tra vicoli e parcheggi sparsi in città. Proprio così, perché ogni auto avrà un punto di respawn ben preciso, e solo avvicinandosi se ne potrà entrare in possesso. Una volta ottenuta, attraverso l’apertura dell’interfaccia tramite l’uso del d-pad potremo richiamare un menu contestuale dal quale accedere direttamente a una serie di eventi dedicati al nostro mostro a quattro ruote o, se preferiamo, tornare a guidare una vettura precedentemente scoperta.Le auto tuttavia possono anche essere perse. È infatti questa al momento l’unica penalità nel venire acciuffati durante gli inseguimenti con la polizia, feature che vi assicuriamo vi farà spingere sull’acceleratore come degli indemoniati. Nei pochi minuti a nostra disposizione l’intelligenza artificiale degli sbirri si è rivelata già di buon livello, con tattiche di accerchiamento e speronamenti nel tentativo di farci andare fuori strada: insomma, rubare auto e riuscire a mantenerle a lungo non sarà un compito esattamente semplice. Most Wanted è stato comunque studiato per divertire e questa penalità potrà essere annullata semplicemente ritrovando il nostro bolide in giro per la città, diligentemente riconsegnato al legittimo proprietario dalle coraggiose forze dell’ordine, pronto ovviamente per essere rubato di nuovo.Oltre alle classiche gare di velocità e di inseguimento, l’impronta competitiva del titolo emerge anche nella modalità singleplayer, con aggiornamenti in tempo reale sulle tempistiche dei propri amici ma anche su fattori meno comuni come i salti più lunghi o il maggior tempo passato in derapata, tutto scrupolosamente registrato in speciali classifiche online. Divertente l’idea di inserire cartelloni in grado di cambiare in tempo reale se connessi ad internet con la foto del primo in classifica.A tenere tutta questa mole di dati sotto controllo ci pensa il nuovo Autolog, potenziato per l’occasione e dotato di tantissime nuove feature. Il tutto è stato pensato per incoraggiare la competizione con gli amici ed introdurre gli ormai imprescindibili elementi social così da portare la longevità ai massimi livelli. Purtroppo da questo punto di vista non sono stati snocciolati i dati salienti, ovvero il quantitativo di vetture inserite nel gioco, alcune tra l’altro già annunciate come esclusiva pre-order, ed il numero e le tipologie di gare presenti. Per un quadro più preciso, quindi, non ci rimane che aspettare una versione più completa del prodotto che scommettiamo non tarderà ad arrivare.

AdattabilitàPotendo scegliere sin da subito quale auto guidare, il livello di difficoltà del titolo si baserà unicamente sulla decisione del giocatore: prendete uno catorcio non modificato e farsi bruciare dagli avversari in rettilineo, o scegliere un mostro da corsa se la vostra intenzione è quella di seminare gli sbirri alla prima curva e raggiungere i 300 chilometri orari in due secondi netti. Carina l’idea in questo senso di riempire la città di autovelox, altro elemento aggiuntivo per mettervi a confronto con il resto del mondo su determinati settori urbani. Matt Webster ha specificato in questo caso che la libertà di scelta è venuta prendendo spunto dagli FPS, nei quali vengono messe e disposizione dei giocatori decine e decine di armi, lasciando poi decidere senza limitazioni quale usare per adattarsi meglio al combattimento.La seconda faccia della medaglia risiede ovviamente nel multiplayer, una versione decisamente più caotica e caciarona di quanto visto in precedenza. Le competizioni mostrate erano le medesime di quelle già osservate durante l’E3 di Los Angeles e analizzate nella nostra precedente anteprima, ma ci ha fatto comunque piacere poter mettere nuovamente mano su modalità piuttosto originali e divertenti in grado di andare oltre al solito “taglia il traguardo per primo” o “sperona un determinato numero di avversari prima dello scadere del tempo”. Non ci ha convinto del tutto il sistema di partenza, dato che obbliga tutti i giocatori a ritrovarsi nello stesso punto prima di dare il via alla gara. Un’idea buona per un titolo free roaming, ma che pensiamo possa essere rovinata dai classici giocatori desiderosi di rovinare l’esperienza altrui girovagando a zonzo senza giungere al punto esatto. Al momento non ci sono strumenti per limitare il fenomeno, ma speriamo che nella versione definitiva vengano introdotti in numero sufficiente per non inficiare l’esperienza di gioco.

Tuning? Non proprioLa ricompensa per uscire vittoriosi da queste gare è semplice quanto genuina, e consiste in pezzi e parti meccaniche per personalizzare il proprio bolide a piacimento. Sarà possibile intervenire su tantissimi fattori in grado di modificare tenuta, velocità di punta e aggiungere un breve boost di nitro per darvi quella spinta necessaria a sverniciare il vostro contendente proprio sulla linea del traguardo. Le opzioni, a detta di Criterion, sono molteplici ma tutte, rigorosamente, solo statistiche. Nessun cambiamento infatti influirà sull’estetica delle vetture che, sempre secondo gli sviluppatori, sono già bolidi perfetti, molto più similmente a quanto accadeva in Burnout che non nella vecchia serie di Need for Speed.C’è ancora da lavorare invece sulla fisica degli incidenti, secondo il nostro modo di vedere non ai livelli di Paradise, e sul traffico, davvero inesistente in alcune zone e spesso a prova di proiettile, con auto che si scalfiscono a malapena nonostante urti piuttosto importanti. Ottima già da adesso invece la colonna sonora, ulteriore punto a favore per un titolo che promette scintille e divertimento puro.

– Parco auto enorme

– Tuning delle vetture, anche se non estetico

– Multiplayer caotico e divertente

– Ottimo senso di velocità

Se avete amato Burnout Paradise difficilmente Need for Speed Most Wanted potrà non piacervi. Lo zampino di Criterion si sente completamente, con l’adrenalina che scorre veloce durante i sorpassi millimetrici ed un garage di auto davvero smisurato. Il tutto è ovviamente condito con una dose di multiplayer competitivo caotico e divertente anche se, lasciatecelo dire, la mancanza del tuning estetico si farà sentire, soprattutto per tutti quei giocatori legati più al marchio Need for Speed che a quello di Burnout.