Anteprima

Naval War Arctic Circle

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a cura di Plinious

Nel mercato attuale dei videogiochi si può individuare una certa tendenza, oggi più diffusa, che consiste nel semplificare e rendere a mano a mano i giochi più fruibili e intuitivi per venire incontro a fette di pubblico più ampie, sacrificando spesso il realismo più crudo sull’altare della spettacolarità e dell’accessibilità.Non è questo il caso di Paradox Interactive, software house svedese, famosa soprattutto per i suoi wargame e giochi strategici, tra cui si annoverano titoli come Europa Universalis III, l’apprezzato Hearts of Iron 2 o i recenti King Arthur e King Arthur II. Paradox da sempre sa di poter contare su una nicchia di fedeli giocatori pc, e stavolta quello che propone con Naval War Arctic Circle è una vera e propria simulazione militare navale. Fortunatamente, abbiamo avuto modo di provare questo titolo in beta su Steam per poter dare le nostre impressioni prima del giudizio finale.

Per mare, per aria e anche sott’acquaNaval War è un RTS in cui il giocatore ha il comando di un esercito composto da forze navali, aeree e sottomarine. La campagna singleplayer permette di vestire i panni della NATO o della Russia in una serie di missioni dalla difficoltà crescente, con la trama che ricorda un revival fantapolitico della guerra fredda.L’azione è ambientata lungo tutto il Circolo Polare Artico da cui prende il titolo, dalla costa inglese e norvegese fino all’Islanda e alla Russia del nord. Le missioni si svolgono sulla mappa tattica, che in modo essenziale rappresenta l’ambiente geografico di gioco, indica le nostre unità e segnala quelle neutrali o ostili; dalla “sala dei bottoni” possiamo elaborare strategie e assegnare ordini alle truppe sulla mappa. Abbiamo a nostra disposizione centinaia di unità diverse suddivise in tre tipi: le unità navali, le unità aeree e quelle sottomarine. Le prime sono più lente e visibili, quindi vengono usate spesso come corazzate, portaerei o basi di rifornimento, e vanno protette in caso di attacco; gli aerei, divisi in una grande quantità di esemplari (dagli elicotteri ai caccia stealth, dagli F35-C ai Falcon), sono le unità più facili da abbattere ma anche le più veloci, e costituiscono dei veri e propri jolly in quanto possono spostarsi in pochi minuti da una parte all’altra della mappa, al contrario dei sottomarini; ovviamente questi ultimi sono fondamentali per colpire dalle profondità del mare e poi scomparire senza lasciare traccia.Naval War dispone dunque di diverse frecce al suo arco per fare breccia nel cuore dei fan, non ultima una simulazione certosina delle dinamiche militari. Avremo sempre sott’occhio il controllo di parametri come la velocità e il carburante delle nostre unità, il numero di munizioni o il tipo di approccio da usare in caso di ingaggio nemico. Tutto ciò permette di provare stili di gioco differenti: possiamo scegliere un approccio diretto e rumoroso, facendo decollare dalle nostre basi uno stormo di caccia ultraveloci che spari a tutto ciò che si muove senza risparmio di munizioni, o al contrario possiamo prediligere un approccio più stealth, che ci porterà a perlustrare le zone interessate con sottomarini ed aerei silenziosi e a ingaggiare il nemico soltanto dopo che sarà stato identificato come ostile o che ci avrà attaccato. Prevedibilmente il gameplay tende a favorire gli approcci più strategici e riflessivi all’azione, ma ciò non toglie che ogni giocatore troverà il suo modo di comportarsi ad ogni partita.Utilissima si rivela inoltre la barra di compressione del tempo situata sulla parte superiore dello schermo, attraverso cui si può scegliere la velocità di gioco, da incrementare in caso di missioni esplorative lunghe e ragionate; peccato solo che questa barra abbia la fastidiosa tendenza a resettarsi ad ogni nuovo evento, ma è una cosa che probabilmente verrà fixata entro la release.Oltre alla già citata mappa tattica Naval War implementa la 3D view, una schermata mossa dal motore grafico tramite la quale possiamo verificare direttamente l’andamento del conflitto, osservando le imprese delle nostre unità o di quelle nemiche. Purtroppo (o per fortuna diranno alcuni) dalla visuale in 3D non si possono impartire comandi, per cui la mappa tattica rimane sempre necessaria per qualsiasi strategia o movimento, ribadendo la forte volontà degli sviluppatori di non mischiare la strategia con l’azione; potremo usare la 3D view al massimo per goderci la visuale di un siluro che colpisce e affonda un’odiata nave nemica, o un missile che distrugge un aereo in volo.

La flotta è affondata, l’artiglieria è andata e anch’io non mi sento molto beneNaval War mostra insomma delle meccaniche abbastanza classiche che, come avrete già capito, non presentano molte concessioni alla spettacolarità. L’interfaccia in verità è un po’ macchinosa, e le prime volte è difficile riuscire a gestire ogni cosa senza fare disastri, contando la mole di parametri e opzioni sotto il nostro controllo (nel nostro caso, abbiamo fatto schiantare un paio di elicotteri che avevano esaurito il carburante!); è infatti naturale trovarsi inzialmente un po’ disorientati di fronte a tutti gli ordini e i comandi da impartire che il gioco ci propone, a meno di non essere già abituati a questo genere di titoli.Ma soprattutto Naval War è un gioco che non fa sconti a nessuno, ed è impegnativo quanto basta per richiedere concentrazione continua: talvolta capitano dei momenti di stallo che possono durare minuti, seguiti da altri in cui, se non scegliamo nel giro di pochi secondi come controbattere a una mossa avversaria, rischiamo di ritrovarci in men che non si dica senza flotta, senza aerei e totalmente indifesi di fronte al nemico. Fortunatamente il gioco propone alcuni semplici ma efficaci tutorial per aiutare ad entrare meglio nelle meccaniche del gameplay. È però necessaria almeno una discreta conoscenza della lingua d’Albione, visto che il software è completamente in inglese e non lesina certo sulla quantità di informazioni a schermo.Non abbiamo avuto modo di provarla a causa dei server vuoti, ma al lancio sarà anche disponibile la modalità multiplayer, che permetterà ai generali virtuali di scontrarsi online senza esclusione di colpi con quattro serrate schermaglie nei mari del Nord.Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il motore grafico è in grado di rappresentare senza particolari tentennamenti le azioni delle nostre armate sul campo di battaglia; non è niente di eccezionale, ma al massimo del dettaglio e con tutti gli effetti attivati risulta comunque piacevole, a parte le texture del terreno che appaiono molto scarne. La scelta delle musiche sembra essere invece azzeccata, grazie a temi di tensione alternati ad altri più calmi e rilassati.Per chiudere, Naval War Arctic Circle pare avere le carte in regola per non deludere i fan più accaniti degli strategici. Certo, forse qualcuno potrebbe muovere una critica sul modesto impatto del motore grafico, ma d’altronde chi gioca ai titoli Paradox come questo non lo fa sicuramente per la grafica, vero?

– Simulazione dettagliata e realistica

– Decine di unità di aria e di mare da comandare

– Una miriade di possibilità strategiche diverse

Riuscirà Paradox Interactive a fare centro con questo nuovo gioco? Indubbiamente Naval War Arctic Circle è un titolo promettente che sembra costituire pane per i denti dei puristi degli strategici su pc. Grazie a una ricostruzione minuziosa e realistica, a una scala delle unità enorme e a una grafica che, pur non entusiasmando, svolge comunque il suo lavoro, gli ingredienti per far bene ci sono tutti.

Insomma la carne al fuoco è tanta, anche se, bisogna dirlo, gli aspetti su cui gli sviluppatori devono lavorare ancora sono molteplici, soprattutto per quanto riguarda una migliore gestione delle unità e l’accessibilità dell’interfaccia. Resta da verificare in sede di recensione se gli sviluppatori hanno limato bug e difetti prima della release, prevista per questi giorni a 19,99 euro su Steam. Se tutto funzionerà a dovere, la formula riuscirà senz’altro a divertire a lungo gli appassionati della strategia militare navale.