Recensione

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2

Avatar

a cura di AleZampa

Contrariamente a quanto troppo spesso accade, i titoli (o almeno quelli esportati anche in occidente) basati sulle avventure di Naruto, personaggio apparso per la prima volta sulle pagine di Shonen Jump nel lontano 1999, si sono sempre contraddistinti per una qualità media decisamente elevata. Merito anche dello studio CyberConnect 2 che con il suo Ultimate Ninja Storm, uscito 2 anni fa in esclusiva per PlayStation 3, ha creato un ottimo prodotto apprezzato sia dai fan che dal mercato mainstream, grazie sopratutto ad una realizzazione tecnica e ad un comparto visivo ancora oggi di primissimo piano. Con Ultimate Ninja Storm 2, diventato nel frattempo multipiattaforma, la software house giapponese prova a confermare quanto di buono fatto vedere col predecessore e nel contempo a espandere l’offerta ludica già apprezzata su PlayStation 3, strizzando l’occhio all’incredibile devozione dei fan, vero target a cui è rivolto questo prodotto.

Da Jiraya a PainLa storia di Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 2 parte con l’inizio di quella che possiamo definire la “seconda serie” del manga (attenzione agli spoiler quindi se non avete ancora letto), e cioè con il ritorno di Naruto al villaggio della Foglia dopo l’allenamento itinerante con Jiraya. Le vicende narrate nella modalità “Avventura” arriveranno attraverso 7 capitoli ricchi di spezzoni e cutscene fino all’epico scontro con Pain, che porterà dolore e distruzione in tutto il villaggio. Già dalle prime battute si intuisce che CyberConnect 2 ha fatto di tutto per recepire i feedback ricevuti dagli utenti relativi al primo capitolo, riguardanti sopratutto una fin troppo frammentaria e poco coinvolgente modalità avventura. La quest principale infatti ci porterà ora a rivivere gli eventi di manga e anime con grande fedeltà e trasporto, non risparmiando lunghe (a volte fin troppo invero) sequenze di intermezzo atte a contestualizzare gli avvenimenti in corso, che se da un lato creano tensione e aumentano il pathos prima di uno scontro importante, dall’altro forse frammentano eccessivamente l’azione di gioco.Il titolo mantiene salde le sue radici di “Dynamic Action Battle Game”, come piace dire al producer Hiroshi Matsuyama, e non si discosta nel gameplay di base dal suo predecessore, che ci porterà in sostanza a giocare un picchiaduro con una forte componente esplorativa e in parte anche ruolistica. Vestiti i panni di Naruto, le prime di ore di gioco ci vedranno familiarizzare con le strade e i personaggi del nostro villaggio natale, che, ridotto nelle dimensioni rispetto a Ninja Storm, è però affollato e pieno di vita. Ritroveremo vecchi amici, rivali, l’amato Ichiraku nel quale tanto tempo abbiamo passato (e passeremo) a mangiare ramen e ovviamente il palazzo dell’ Hokage, nel quale Tsunade ci introdurrà alle prime missioni che potremo affrontare, legate principalmente alla main quest che ci farà avanzare nella storia. La verietà delle missioni, vero tallone d’Achille del predecessore, è stata notevolmente ampliata, e anzichè scalare alberi o contare passi, in Ultimate Ninja Storm 2 le missioni saranno più varie e caratterizzate, spaziando dalla ricerca di ingredienti speciali per ricette o ninjutsu, fino all’individuazione di diverse bambole maledette, side quest che ci accompagnerà in sostanza in tutto il nostro playtime. Come detto, essendosi gli sviluppatori concentrati proprio sulla varietà di missioni e ambienti, non sarà solo il nostro villaggio ad essere visitabile, ma anche ad esempio quello della Sabbia, con altre quest secondarie (contraddistinte da un simbolo viola sulla testa dell’NPC) ad attenderci e svelarci nuovi segreti sul mondo di Naruto. E sono proprio questi dettagli a farci capire quanta cura è stata messa nella realizzazione, e quanto si è cercato di regalare ai fan un titolo che appagasse e colmasse, almeno per un’ po’, la loro voglia di Naruto. Il titolo è infatti pieno zeppo di quest, chicche, filmati aggiuntivi sbloccabili e flashback che non solo ripercorrono pedissequamente la storia, ma lo fanno con spezzoni presi di peso dall’anime, riuscendo ad amalgamarli perfettamente tra di loro e confondendo spesso le acque su cosa sia gioco e cosa sia serie animata.

Più grossi sono, più rumore fanno quando cadonoDopo aver preso quindi atto dell’ottimo lavoro svolto sul fronte della storia, della varietà delle missioni, e del generale maggiore coinvolgimento creato dal titolo, è il momento di parlare in maniera più approfondita del gameplay, con ovviamente un occhio di riguardo al sistema di combattimento, vero fulcro intorno al quale ruota il titolo prodotto da Namco Bandai. Esattamente come per Ultimate Ninja Storm, saranno la semplicità di utilizzo e la spettacolarità dei combattimento a farla da padrone all’interno delle diverse arene, numerose e varie, che spaziano dal classico campo di allenamento fino alla base segreta di Akatsuki, dal covo di Orochimaru fino ad un devastato Villaggio della Foglia. Tutti i colpi principali saranno demandati alla pressione del tasto cerchio (o B, per la versione Xbox 360), il caricamento del chakra invece, come sempre diviso in più stadi, avverrà tramite il triangolo (o Y), e sarà proprio la combinazione di questi due tasti a creare delle spettacolari mosse e combo capaci di spezzare la difesa avversaria e infliggere pesanti danni. Il caricamento del chakra però non è solo utile per aumentare la potenza dei colpi inflitti, ma, combinato ad esempio con lo scatto, ci permetterà di coprire rapidamente un’ampia distanza, in modo da trovarci in un baleno a tu per tu con il nemico, cogliendolo di sorpresa e iniziando magari la concatenazione di una combo con i personaggi di supporto. Esattamente come con il predecessore, infatti, durante i combattimenti saremo supportati da uno o più compagni, con tre possibili stili di combattimento (d’attacco, di difesa o bilanciato) che, richiamati con i due dorsali superiori, daranno un supporto importante al combattimento. Facciamo un esempio: nel nostro team, oltre a Naruto personaggio principale, ci sono Naji e Sakura, con un temperamento difensivo il primo e bilanciato la seconda. Nel caso in cui l’avversario riesca a metterci all’angolo, potremo con la pressione del dorsale corrispondente richiamare Naji, che grazie alla sua tecnica difensiva “Difesa Assoluta” ci caverà di impiccio scagliando lontano il nemico. A quel punto, potremo attaccare di nuovo con Naruto, e una volta iniziare la combo, richiamare anche Sakura che contribuirà al danno inflitto, essendo il suo temperamento sia offensivo che difensivo, adattabile quindi al contesto in cui viene richiamata. La mappatura dei tasti si completa con la guardia posta sui grilletti (che servirà anche per l’utilizzo della tecnica di sostituzione: nel momento in cui pareremo perfettamente a tempo il colpo, il nostro corpo verrà sostituito in perfetto stile ninja con un tronco d’albero), con il d-pad, che servirà a richiamare diversi oggetti (la cui posizione è totalmente customizzabile) tra cui cibi curativi, bombe carta o trappole, e con il salto e il lancio del kunai posizionati sui tasti frontali mancanti.Man mano che proseguiremo nel corso della modalità avventura, vera spina dorsale del titolo, incontreremo diversi nemici (e alleati) che renderemo utilizzabili nella modalità Free Battle, nella quale potremo sfidare il computer o amici in sfide singole o composte da team. Esattamente come nel precedente capitolo, sono state mantenuti i colpi Ultimate Jutsu e Awaken, che ci permetteranno di trasformarci durante i combattimenti e utilizzare un pattern nuovo di abilità e colpi segreti, al fine di spettacolarizzare l’azione e massimizzare il danno. E a proposito di spettacolarizzazione non possiamo non citare le splendide e coinvolgenti Boss Battle che caratterizzeranno il prosieguo dell’avventura: durante gli scontri con i nemici più importanti saremo chiamati risolvere rapidissimi e spettacolari Quick Time Event, che porteranno il più delle volte a dei piccoli minigiochi (come inseguire e sparare a Deidara con Gaara, o difendersi con Naruto dai serpenti di Orochimaru) che renderanno le battaglie delle vere e proprie coreografie dall’incredibile resa visiva. In base inoltre a quanto velocemente affronteremo i QTE guadagneremo un certo numero di stelle, che, quando sufficienti, ci mostreranno spezzoni aggiuntivi di trama, o nuovi flashback.

Cel Shading all’ennesima potenzaDal punto di vista tecnico, non possiamo che rimanere stupiti di fronte a cotanta ricchezza visiva. Se non fosse per un effetto di aliasing (già riscontrato nelle preview, e non del tutto sanato) eccessivamente pronunciato, la realizzazione sarebbe pressochè perfetta. L’integrazione tra fondali disegnati (dallo stesso studio che realizza l’anime) e personaggi in 3D è eccezionale, le animazioni sono varie e perfettamente a tema con l’anime, per non parlare delle fasi di combattimento, incredibilmente spettacolari e ben realizzate, che danno l’idea di trovarsi davanti ad una serie animata piuttosto che a un videogioco. La concatenazione delle combo e delle super mosse, così come l’entrata in scena dei personaggi di supporto sono perfettamente gestite dal motore del gioco, che raramente va in difficoltà, offrendo quindi una prestazione solida e di tutto rispetto. Anche il comparto audio svolge a dovere il suo compito, offrendo una colonna sonora originale ben orchestrata che richiama quella dell’anime con una varietà di accompagnamenti ed effetti sonori notevoli, nonostante la lunghezza di alcune cutscene o passaggi della trama dia l’impressione di sentire la stessa musica per un tempo forse eccessivo. Da non sottacere inoltre la totale localizzazione dei dialoghi e dei menù in italiano, e la possibilità di ascoltare il doppiaggio inglese o la traccia originale giapponese, che oltre a rendere più coerente l’esperienza di gioco, ha il vantaggio si essere perfettamente adattata al labiale delle sequenze di gioco e delle cutscene. Uno dei difetti del primo Ultimate Ninja Storm era la mancanza di una componente online attraverso la quale sfidare i propri amici, lacuna colmata in questo nuovo episodio proprio grazie alla ricezione del feedback dei moltissimi fan che l’avevano richiesta a gran voce. Utilizzare tutti i 44 personaggi del roster di Naruto Ultimate Ninja Storm 2 sarà divertente e appagante, vista anche la varietà di mosse e stili di combattimento messi a disposizione dagli sviluppatori, che sono riusciti a creare un buon (e vario) sistema di combattimento nonostante l’impronta molto immediata e poco tecnica data al combat system. Come però tutti i giochi che si basano su una licenza così forte, bisogna valutare attentamente quanto l’essere fan del franchise possa influire nell’eventuale acquisto del titolo. L’opera CyberConnect 2 è a tutti gli effetti un prodotto valido, visivamente appagante e divertente che non si può non consigliare a chiunque, anche se, inevitabilmente, riusciremo a godere appieno dell’esperienza ludica solo in caso nel caso in cui avremo già una discreta familiarità con il mondo creato da Masashi Kishimoto.

– Tecnicamente e visivamente impressionante

– Sistema di controllo semplice e ben realizzato

– Boss Fight spettacolari ed entusiasmanti

– Uno dei migliori giochi di Naruto

– Cutscene a volte eccessivamente lunghe

– Indirizzato principalmente ai fan della saga

8.3

Ultimate Ninja Storm 2 raccoglie quanto di buono aveva mostrato il predecessore ed espande la sua offerta ludica in ogni suo aspetto. Una campagna principale molto ben orchestrata e avvincente (e sopratutto fedele alla storia originale), side quest più varie, una nuova modalità per le sfide online e una resa visiva ai vertici della categoria fanno senza dubbio del titolo Namco Bandai un must buy per gli appassionati della serie, ma anche un titolo da tenere in considerazione sia per tutti quelli che volessero avvicinarsi ai titoli aventi protagonista il ninja di Kishimoto, sia per trovare un picchiaduro con componente esplorativa sì di facile approccio, ma in ogni caso profondo e vario.

Voto Recensione di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2 - Recensione


8.3