Recensione

Napoleon: Total War

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a cura di Folken

Sin dall’esordio con il primo Shogun, la serie Total War ha dettato nuovi standard nel genere degli strategici in tempo reale, portando sugli schermi degli utenti PC spettacolari battaglie campali rese incredibilmente d’effetto grazie alla mole impressionante di unità in campo. L’accuratezza storica di ogni nuova produzione ed un gameplay profondo e ben implementato hanno fatto di ogni titolo un capolavoro del genere. Raggiunto l’apice con l’ultimo Empire, a circa un anno di distanza i Creative Assembly si presentano nuovamente sul mercato con un episodio che abbandona le campagne secolari dei predecessori per concentrarsi sulla storia di un solo grande generale: Napoleone Bonaparte.

Mon géneral Napoleon: Total War venne annunciato per la prima volta come espansione di Empire. Successivamente gli sviluppatori si sono resi conto di avere in mano un titolo profondamente diverso e quindi difficilmente adattabile alla struttura del fratello maggiore. Fondamentalmente l’aver incentrato la campagna principale sulla storia del generale francese ha costretto infatti a rivedere completamente la struttura che nei titoli precedenti comprendeva archi temporali molto più ampi. Il gioco si presenta suddiviso in quattro campagne nelle quali rivivere le gesta di Napoleone, affiancate da un completo tutorial a disposizione di tutti coloro che non avessero mai provato alcun titolo della serie e da un campagna che vi permetterà invece di affrontare le battaglie comandando una qualunque delle altre fazioni presenti. L’offerta video ludica comprende anche una completa modalità multiplayer, descritta nell’apposito paragrafo.Questo nuovo Total War si presenta all’utente con un sistema di gioco sostanzialmente molto simile ai predecessori, partendo dalle ottime basi rappresentate dall’ultima versione del motore utilizzato in Empire. Per chi non conoscesse il franchise, la struttura di gioco è fondamentalmente suddivisa in due macro-sezioni, una gestionale a turni e una invece più tipicamente strategica ed in tempo reale. La prima si presenta sotto forma di una mappa diversa per ogni campagna, suddivisa nelle varie zone di influenza delle varie fazioni. Di queste ultime, in Napoleon Total War ve ne sono sei: Francia, Impero Ottomano, Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia. Da qui, spostandovi nelle varie città e capitali dovrete svolgere diverse mansioni, come costruire edifici specifici, gestire i rapporti con le altre nazioni tramite il menu dedicato alla diplomazia oltreché ovviamente dedicare del tempo alla parte economica. Ogni città avrà la propria capacità produttiva specifica, ovvero potrà arruolare tipologie differenti di unità da combattimento. Raccontando una storia notevolmente più breve di quanto visto negli altri titoli della saga, in Napoleon i turni durano solo due settimane anziché sei mesi. Ciò richiede al giocatore di ripensare il proprio approccio alla sezione gestionale del gioco. In questo nuovo capitolo, inoltre, avrete una nuova problematica da tenere sotto controllo, ovvero il rifornimento delle vostre truppe. Infatti, far muovere i vostri eserciti sulla mappa di gioco affaticherà gli uomini coerentemente con le diverse tipologie di terreno ed in base alla distanza percorsa turno dopo turno. Organizzare un efficiente complesso di depositi di cibo o altro materiale utile nei vari centri abitati sotto il vostro controllo vi garantirà un esercito sempre in forma e di conseguenza, scesi in campo, più efficiente in battaglia. Altra piccola nuova introduzione di questo nuovo Total War è una seconda scelta messa a disposizione quando invaderete un centro urbano. Potrete infatti decidere se conquistarlo razziando selvaggiamente o se invece chiedere una resa pacifica. Questa seconda opzione vi garantirà ordine tra la popolazione, e di conseguenza un maggior controllo sulla stessa.

Per terre e per mariOgni qual volta uno dei vostri eserciti ne incrocerà un altro, che decidiate di invadere un nuovo territorio o che veniate a vostra volta attaccati, sarete chiamati ad affrontare una battaglia. Nonostante sia presente la possibilità di far calcolare al computer automaticamente l’esito di uno scontro, utile per non perdere tempo nel caso le due fazioni siano palesemente sbilanciate, molte battaglie richiederanno la vostra presenza. Scesi in campo, ancora una volta Napoleon presenta alcune novità. La presenza della figura del condottiere francese ha permesso agli sviluppatori di introdurre i generali, importanti nuovi soggetti nell’economia di ogni scontro. Che sia lo stesso Napoleone od un altro militare da voi assoldato, l’uomo al comando sarà una pedina fondamentale capace da sola di sconvolgere le sorti di ogni battaglia. Il generale, infatti, possiede delle particolari abilità (differenti in base al soggetto ed evolvibili nel proseguo della campagna) da sfruttare per risollevare il morale delle truppe. Anche la stessa presenza del proprio comandante farà sentire gli uomini più vicini alla vittoria, rendendoli delle vere macchine da guerra. Ovviamente questa situazione si capovolgerà nel caso doveste perdere sul campo il vostro generale, che si porterà via con sé anche il morale dei soldati, rendendo di conseguenza la sconfitta una possibilità molto concreta. Quest’arma a doppio taglia sarà a disposizione anche dei vostri avversari, rivelandosi a conti fatti un elemento strategico in più in grado di regalare all’ottimo gameplay una nuova variabile.A non presentarsi in maniera ottimale è invece l’intelligenza Artificiale delle truppe amiche e nemiche: la prima dimostrerà diverse lacune nell’esecuzione degli ordini più complicati, mentre la seconda porterà le truppe avversarie ad sferrare violenti attacchi anche quando i numero non lo permetterebbero, oppure a mandare alcune unità al massacro senza troppo criterio. In un contesto così curato, è un peccato che nemmeno Napoleon presenti una soluzione a questi problemi congeniti della serie.”Se qualcosa sembra in grado di influenzare la battaglia, probabilmente lo farà”. Queste parole, pronunciate dallo stesso Mike Simpson di Creative Assembly, riassumono perfettamente tutti gli accorgimenti inseriti dagli sviluppatori per rendere ogni elemento del campo di battaglia capace di incidere sull’efficienza delle varie unità. La pioggia, ad esempio, bagnerà i cannoni rendendoli meno efficienti, e così per ogni condizione meteo, mentre i dislivelli saranno fattori da tenere sempre sotto controllo nella pianificazione delle vostre mosse. Introdotte in Empire: Total War, le battaglie navali tornano in questo seguito sostanzialmente invariate, sebbene non manchino le novità. A parte i vari aggiustamenti al già ottimo sistema che gestisce le fasi di combattimento in mare, la novità più di rilievo è la possibilità di effettuare riparazioni provvisorie, così da arginare eventuali danni subiti.

Superare sé stessiInserendo tutte queste novità in un sistema di gioco già eccellente qual’era quello del predecessore, Napoleon è risultato uno strategico capace di impressionare per profondità tattica e possibilità concesse al giocatore, il tutto fortunatamente condito da un’interfaccia grafica snella e pulita, immediata da assimilare. Ma impressionante è anche lo spettacolo che i Creative Assembly sono riusciti ad inscenare con la nuova incarnazione del loro già ottimo motore grafico. Il numero di unità a schermo, vero marchio di fabbrica della serie, non solo è salito ma può ora vantare la capacità di generare casualmente volti differenti per ogni uomo sul campo in base alla capacità di calcolo della macchina su cui gira. Eccellente anche l’effettistica, in grado di regalare davvero la sensazione di stare assistendo a sanguinose battaglie, grazie ai fumi generati dalle sparatorie o alle polveri sollevate dalla cavalleria. Anche gli elementi presenti sul campo sono realizzati con cura sia che si tratti di vegetazione, rilievi montuosi o strutture di vario tipo. Perfetta anche la resa dei vari agenti atmosferici, così come dell’acqua durante le battaglie navali. Allo stesso tempo la fedeltà storica è garantita dal lavoro minuzioso fatto dal team nel disegnare divise, armi e quant’altro. Un tale spettacolo per gli occhi richiede un altrettanto notevole comparto sonoro. Napoleon non delude neanche in questo aspetto, grazie ad effetti audio che vi faranno sentire al centro di ogni scontro armato e musiche gradevoli e sempre al posto giusto.

HARDWARE

Requisiti minimi:OS: Windows Vista/XP/7 Processor: 2.3 GHz CPU with SSE2 Memory: 1 GB RAM (XP), 2 GB RAM (Vista/Windows 7) Graphics: 256 MB DirectX 9.0c shader model 2b compatible GPU DirectX: DirectX 9.0c Hard Drive: 15 GB free space

Raccomandati:OS: Windows Vista/XP/7 Processor: 2.6 GHz Dual Core CPU Memory: 2 GB RAM (XP), 4 GB RAM (Vista/Windows 7) Graphics: 256 MB DirectX 9.0c shader model 3 compatible GPU DirectX®: DirectX 9.0c Hard Drive: 15 GB free space[2]

MULTIPLAYER

Napoleon: Total War, esattamente come il predecessore, può contare su una completa modalità multi giocatore e le opzioni comprendono sia la possibilità di disputare partite via internet che via LAN. Gradita novità è invece l’aggiunta per alcuni particolari battaglie della campagna in singolo della possibilità di ospitare un amico il quale potrà così prendere il controllo dell’esercito avverso.

– Simulazione strategica densa e appagante

– Rigore storico da manuale

– Graficamente impressionante

– Fascino della storia di un grande generale

– Rimane un titolo per appassionati

– Motore grafico ancora esigente

– IA nemica ed amica migliorabile

– Pochissime novità rispetto ai predecessori

8.5

La scelta dei Creative Assembly di trasformare Napoleon: Total War in un titolo stand alone si è rivelata vincente. Concentrare l’impianto di gioco interamente sulla storia della vita del generale non solo cambia completamente il punto di vista del giocatore, ma lo costringe a rivedere tutta la sezione gestionale. Sebbene il predecessore fosse già notevolissimo, tutti i vari aggiustamenti e le novità introdotte in questo nuovo capitolo elevano di un ulteriore gradino la qualità della serie Total War, in grado di offrire profondità tattica in battaglia unita ad una parte gestionale ricca e complessa ed una spettacolarità visiva da primato. Purtroppo, il più grande pregio di Napoleon si rivela essere a tratti il suo più grande difetto: il suo legame a doppio filo con la serie Total War e la sua natura di ex-espansione non permettono l’introduzione di nuove meccaniche a livello di gameplay, classificando il titolo come “more of the same”; va altresì detto che la formula è ormai talmente collaudata, che da molti questo potrebbe essere letto come un lato più che positivo. In conclusione, un titolo da avere per tutti gli amanti del genere, ma che consigliamo caldamente anche a tutti i giocatori meno esperti che, magari impostando un livello di difficoltà più accessibile, non rischierebbero così di perdersi uno dei migliori strategici di questa stagione video ludica appena iniziata.

Voto Recensione di Napoleon: Total War - Recensione


8.5