Anteprima

Napoleon: Total War

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a cura di DeViLJaVaN

…Inserisci la polvere nella canna, poi nello scodellino… Inserisci il proiettile, calca il tutto con la bacchetta, mira e spara.. Continuavo a ripetermi questo ritornello, non pensavo, immerso nella nebbia, con gli occhi lacrimanti per i fumi della polvere da sparo, e continuavo… Sperando di non essere il prossimo a cadere, sperando di uscire vivo da quell’inferno… Il frastuono dell’artiglieria rendeva il tutto quasi surreale, stavo sparando ad un nemico invisibile, eppure il mio compagno cadde a terra proprio accanto a me… Poi la pioggia, il fucile fece cilecca, il generale disse che era ora di caricare con le baionette, non restava che sperare che dall’altra parte fossero rimasti meno di noi…… Benvenuti in Napoleon: Total War.I maestri di Creative Assembly, dopo l’egregio Empire: Total War, dedicano questa nuova espansione al genio militare Napoleone Bonaparte, ricalcandone le gesta militari e tentando di migliorare la formula che ha reso celebre la serie fino ad oggi.

La nascita di un ImperoIl titolo ci vedrà al comando dell’illustre generale francese, seguendo le sue gesta e la sue carriera politica e militare negli anni a cavallo tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo; avremo l’occasione di percorrere e riscrivere la storia nelle quattro principali campagne che questo strategico metterà a nostra disposizione, ovvero:La Campagna D’Italia (1796-1797); unica giocabile nella versione da noi provata, nella quale avremo il compito di spazzare via le forze austriache dall’Italia ed aprirci un varco verso Vienna.La Campagna D’Egitto (1798); al comando di un’armata di unità d’Elite, dovremo riuscire a conquistare il Medio Oriente contando solo sulle nostre forze e sui rifornimenti locali, in quanto isolati dal continente, a meno di riuscire ad aprire una rotta navale sconfiggendo la flotta inglese.La Campagna Europea (1805-1812); nella quale avremo il compito di conquistare il Vecchio Continente, sfruttando le nostre capacità militari e quelle politiche; tale campagna dovrebbe essere giocabile con diverse fazioni, quali Francia, Gran Bretagna, Austria, Prussia, Russia e Impero Ottomano.Waterloo(18.06.1815); nella quale potremo rivivere l’ultima battaglia di Napoleone e cambiare la storia, sconfiggendo il generale Wellington e proseguendo il cammino di conquista dell’Imperatore.Sarà inoltre possibile affrontare lo scenario europeo dalla parte degli avversari di Napoleone, tramite le Campagne della Coalizione, che ci vedranno al comando di Prussia, Gran Bretagna, Austria e Russia, nel tentativo di fermare l’avanzata francese.Come da tradizione, sarà inoltre possibile prendere parte a battaglie completamente personalizzabili, arricchite da una serie di battaglie storiche riprese tra le più grandi affrontate dal condottiero francese e non solo.Per i meno avvezzi a questa simulazione di guerra, sarà inoltre presente un esaustivo tutorial, che ci vedrà inizialmente al comando del mentore di Napoleone sino a prendere il controllo di quest’ultimo, nel periodo dal 1778 sino al 1793, anno dell’assedio di Tolone, che segnò la promozione del giovane militare francese alla carica di Generale. La struttura delle campagne, inoltre, è stata costruita in modo da accompagnare il giocatore attraverso diversi scenari, introducendolo di volta in volta a nuove caratteristiche, così da permettergli di prendere confidenza e padronanza di ogni aspetto di un gioco che altrimenti potrebbe spiazzare per la sua vastità.

C’è guerra e GuerraProprio come i suoi predecessori della serie Total War, il titolo in questione ci porta all’interno del concetto più ampio di guerra; l’esperienza di gioco si può dividere fondamentalmente in due categorie ben distinte eppure perfettamente coniugate: la guerra politico-economica e la guerra militare. Per quanto riguarda il primo aspetto, il gioco ci mette in condizione di scegliere e gestire tutta una serie di elementi che potrebbero portare la parte bellica di Napoleon: Total War in secondo piano, per tutto fuorché per la mancanza di qualità di quest’ultima; avremo infatti da gestire la politica della nostra fazione, lo sviluppo, la ricerca, la diplomazia e, ovviamente, la componente militare. Se all’inizio, quando saranno pochi i territori sotto il nostro dominio, tale compito risulterà relativamente semplice, con l’avanzare degli anni di gioco e con l’espansione del nostro impero la situazione diventerà più complessa ed articolata, obbligandoci a dedicare una maggiore dose di attenzione ai diversi aspetti sopracitati. Ad esempio, un’ impostazione totalmente belligerante ci costringerà a mantenere una buona dose di truppe, tali da coprire i vari fronti offensivi, con la conseguenza di impiegarvi la maggior parte delle entrate ed avere pochi fondi da dedicare alla ricerca ed allo sviluppo delle postazioni. Nel caso in cui non si voglia gestire la sezione economica del titolo, è possibile affidarla totalmente all’IA, che selezionerà autonomamente livelli di tassazione e nuove costruzioni.Per quanto riguarda l’aspetto bellico del titolo, non possiamo che confermare quanto di egregio fatto vedere sinora dai titoli Creative Assembly; avremo infatti modo di gestire il nostro esercito in battaglia in maniera relativamente semplice e chiara, potendo contare su un immenso numero di unità differenti (oltre 300) e sfruttando l’ambiente circostante. Le battaglie potranno essere simulate lasciando all’intelligenza artificiale il compito di gestirle; tale possibilità ci sarà molto gradita in caso di scontri palesemente sbilanciati ma non nel caso di grandi battaglie campali, dove sarà necessario intervenire in prima persona per aggiudicarsi la vittoria. In tal caso, la prima operazione da fare sarà schierare il proprio esercito, prima o dopo quello avversario, a seconda dello schieramento del miglior generale in campo; una volta compiuta tale operazione si potrà dare il via allo scontro. L’aspetto tattico delle battaglie risulta molto curato, così che anche contro ogni pronostico, una grande abilità nello schierare e utilizzare le truppe potrà far pendere nettamente l’ago della bilancia da un lato piuttosto che dall’altro, indipendentemente dalla grandezza dell’esercito schierato; in tal senso, è stata potenziata la figura del generale, che con la sua sola presenza sarà in grado di rincuorare tutte le truppe amiche circostanti. Sarà quindi molto importante mantenere quest’ultimo in vita in modo da tenere salde le proprie truppe e viceversa cercare di uccidere quello avversario per portare il panico e mandare in rotta, una dopo l’altra, le truppe nemiche.Nella versione da noi provata purtroppo non è stato possibile testare l’aspetto navale del titolo, che tuttavia promette alcuni miglioramenti rispetto l’edizione passata, in primis la possibilità di distogliere l’equipaggio dai cannoni per fargli compiere riparazioni di fortuna dell’imbarcazione e ripristinarne così parte dell’energia. Tuttavia abbiamo avuto modo di osservare alcune altre novità, che ci hanno lasciato per lo più sensazioni positive, come l’introduzione di strutture di rifornimento, in grado di ripristinare costantemente le nostre truppe in territorio amico e l’introduzione del logoramento, ovvero delle perdite che le truppe patiscono in stati di stress particolari, come tra le nevi o nel deserto. Un altro ottimo cambiamento è stato apportato nel sistema di conquista delle città; potremo come al solito decidere se occuparle o saccheggiarle, tuttavia a differenza dei precedenti capitoli, un’occupazione pacifica porterà ad avere già in partenza una certa stima da parte delle popolazioni locali. Sono invece state rimosse le figure dei preti e dei sacerdoti, eliminando la parte “religiosa” che sino ad ora accompagnava la serie.Dulcis in fundo, nella versione finale del titolo dovrebbe essere implementata una funzione online, oltre che per le battaglie personalizzate, collegata alle campagne di Napoleone, così da poterle affrontare contro altri giocatori umani.

Un vestito di tutto punto.A livello tecnico, il gioco è in grado di lasciare a bocca aperta sia per qualità che per fedeltà storica; la realizzazione delle unità è molto minuziosa e differenziata, ed i programmatori hanno svolto un grande lavoro per evitare il fastidioso effetto cloni, fornendo il titolo di oltre 50 visi differenti che andranno ad intrecciarsi con tutte le altre parti delle divise, in modo da rendere vari e differenti i membri di ciascuna unità. Un ottimo lavoro è stato inoltre svolto nella riproduzione degli ambienti e degli effetti atmosferici, nonché nella minuzia dei dettagli delle battaglie; le palle di cannone lasciano i segni sul terreno, sono stati migliorati gli effetti fumo derivanti dai moschetti e le cavallerie sollevano polvere e fango durante le cariche.Anche a livello audio il titolo pare su livelli eccelsi, con ottimi effetti sonori e con musiche accessorie ma mai stancanti.Essendo una versione di prova non possiamo esprimere pareri definitivi su giocabilità e longevità, ma le premesse ed i trascorsi storici fanno sperare che entrambi i parametri si attestino su livelli di assoluta eccellenza, grazie a sapienti introduzioni e modifiche.

– Comparto tecnico di prim’ordine

– Ricostruzione storica minuziosa

– Grande varietà ed immersione

Così si conclude la nostra prova di Napoleon:Total War; nonostante la riduttiva esperienza offerta dalla versione parziale a nostra disposizione, il titolo pare avere le carte in regola per bissare e probabilmente superare il successo ottenuto dal suo diretto predecessore Empire: Total War. Grazie ad alcuni miglioramenti, aggiunte e modifiche, il nuovo titolo Creative Assembly si candida come migliore strategico a sfondo storico dell’anno, e non solo; se le aspettative saranno confermate potremmo trovarci davanti ad una pietra miliare del genere. Non resta che attendere il 26 febbraio per mettere le mani su questo capolavoro annunciato, nella speranza che non deluda le aspettative sin qui alimentate.