Recensione

Namco Museum DS

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a cura di Jack Right

Mano a mano che il panorama videoludico (ed i mezzi attraverso cui fruirne) cresceva, andava aumentando il desiderio dei giocatori di riscoprire classici del passato. Nacque l’emulazione. Uno dei programmi maggiormente usati a questo scopo è il Mame che, potendo contare su di un database composto da migliaia di titoli, non può che esser visto come punto di riferimento all’interno di questo settore. Ognuno conserva un qualche bel ricordo da associare a questo o a quel gioco e riscoprirne il fascino può, per questa ragione, far bene. Altre volte invece ritengo sia maggiormente giusto lasciare ai ricordi ciò che appartiene loro poiché, spesso, può capitare di rimanere delusi nel momento in cui a tutti i costi essi vorrebbero essere rivissuti. Per tutti i nostalgici arriva su Nintendo DS una raccolta di classici di quasi 30 anni fa. Scopriamo assieme a chi può rivolgersi questo prodotto e cosa sarà possibile attendersi da esso.

Namco museum raccoglie in sè 7 glorie anni ’70 ed ’80 della storica software house Namco. Una simpatica presentazione ne mostrerà uno dopo l’altro i protagonisti. Vediamo i giochi presenti in questa collezione uno per uno.

Galaxian (1979): Simile a Space invaders. Sparatutto con astronavi a schermata fissa. Bisognerà colpire e distruggere le orde nemiche prima che esse colpiscano voi. Questo gioco ha fatto storia e insegnato a molti programmatori a creare sparatutto geniali. Il sonoro, nella sua povertà, è musica per le orecchie di almeno una generazione di giocatori.

Pacman (1980): Dovrei forse presentarlo? Chi non ha mai giocato a Pacman corra immediatamente ai ripari! Personalmente non sono mai andato pazzo per questo gioco ma, senza dubbio, la sua genialità è paragonabile a quella di un altro grande classico, che uscì 7 anni dopo, di nome Tetris. In questa collezione è riproposto il Pacman originale. In America esso avrebbe dovuto chiamarsi “Puckman” ma tale nome fu scartato a causa dell’assonanza che senz’altro sarebbe stata trovata dai ragazzi americani del titolo con una nota parolaccia.

Galaga (1981): Orde di nemici spuntano e si incolonnano davanti a voi. Distruggeteli prima che essi vi distruggano. Questo gioco ha influenzato per almeno 10 anni un’intera generazione di sparatutto. Ricordo che su C64 prodotti del genere spuntavano come funghi e Galaga di ognuno di essi fu un pò padre.

Xevious (1982): Sparatutto con schermata a scorrimento verticale. Un altro classico. Con la vostra astronave distruggerete orde di nemici pronte a tutto pur di ostacolarvi. Una novità rilevante: avrete sempre a disposizione la possibilità di colpire i nemici a terra attraverso l’uso di un mirino. Maggiormente vario e colorato rispetto agli altri, Xeviousaprì le porte ai classici sparatutto anni ’90 già nel 1982.

Mappy (1983): Simpatico e difficilissimo. Nel 1984 sulla scia del successo che questo gioco ottenne, Sega rilasciò la propria interpretazione del titolo denominandola “Flicky”. In Mappy un topo fugge dai gatti saltando attraverso apposite piattaforme. In “Flicky” l’uccellino fugge dai gatti potendo però decidere quando saltare.

Tower of Druaga (1984): Un impavido cavaliere dovrà salvare la sua bella rapita e tenuta prigioniera in un lontano castello. Una sorta di labirinto in cui, superando le difficoltà generate da orribili creature, sarà da recuperare una chiave per fuggire ed arrivare allo schema successivo. Un pochino troppo lento.

Dig Dug 2 (1985): Divertente. Attraverso un arpione potremo colpire i nemici e gonfiarli onde liberarcene. Sarà possibile inoltre, nell’isola che fa da sfondo al gioco, creare delle crepe con una trivella in modo da far affondare una parte di isola ed i nemici che malauguratamente vi stavano sopra.

Per ogni gioco sarà possibile personalizzare i controlli ed usufruire di svariati consigli su come affrontarlo al meglio. Presente nel software un’interessante biblioteca virtuale che raccoglie materiali extra sui giochi come storie, curiosità, musiche, fotografie ed altro. Disponibile infine una modalità multiplayer definita Pacman Vs in cui sarà possibile sfidare un amico a Pacman. Apprezzabile il fatto che attraverso la modalità Jukebox potrete ascoltare ogni musica ed effetto sonoro di ognuno dei 7 titoli e visualizzarne, attraverso una tastiera virtuale, le note da eseguire per riprodurla.

– 7 grandi classici del passato in una volta sola su NDS

– Sufficientemente ricco di extra

– Ovviamente sono giochi di quasi 30 anni fa che non piaceranno di certo a tutti.

7.0

Una bella collezione. Gli extra non mancano ed è disponibile anche una semplice modalità multiplayer. Considerate che il prodotto si rivolge principalmente ai nostalgici o, in alternativa, alle nuove leve curiose di riscoprire e portare a spasso con sé alcuni importanti pezzi del puzzle chiamato “mondo videoludico”. Sono titoli di quasi 30 anni fa e per questa stessa ragione non potrete attendervi da essi un impatto visivo e sonoro accettabile. Le meccaniche di gioco risultano semplici ed obsolete ma, nonostante questo, sono certo che per un po’ questi capolavori di arte videoludica sapranno incuriosirvi e, se gli darete una possibilità, anche affascinarvi.

Voto Recensione di Namco Museum DS - Recensione


7