Recensione

Nail'd

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a cura di andymonza

Da sempre il mondo delle corse off road affascina gli sviluppatori di videogame, con diverse firme che si sono avvicendate nel creare titoli dedicati alle varie discipline: dal rally, ai quad, alle moto, molte sono le filosofie con cui gli sviluppatori si sono approcciati al genere, sempre a metà tra simulazione e puro arcade. In questo periodo di relativo stallo per il genere, con il prossimo MX vs ATV ancora lontano e nessun seguito previsto per Pure, i ragazzi di Techland si fanno avanti con Nail’d, titolo votato a cogliere gli elementi più adrenalinici delle corse fuori strada su motocross e quad. Spingendo al limite i confini della fisica e della realtà gli sviluppatori polacchi propongono un’esperienza votata all’arcade più sfrenato, condita con salti spettacolari ed una velocità senza precedenti.

Più veloce!Bastano pochi minuti di gioco per rendersi conto di come la filosofia dietro a Nail’d, sia molto essenziale e diretta: il modello di guida è stato studiato per risultare il più semplice ed immediato possibile, facendo del freno un accessorio quasi del tutto inutile e dell’immancabile Turbo il migliore amico di ogni pilota vincente. Anche il design dei circuiti si rivela affine a questo approccio, concedendo elevazioni ben oltre i limiti del possibile e molti percorsi alternativi utili per variare al massimo l’esperienza in pista. Il risultato sono corse ad altissima velocità, con l’acceleratore spasmodicamente premuto ed il Turbo quasi sempre attivo. Quest’ultimo può essere accumulato sia atterrando correttamente in seguito ad un salto grazie all’air control, ovvero la possibilità di controllare l’inclinazione del mezzo anche in aria, sia attraversando dei cerchi o delle colonne sistemati ad hoc lungo i circuiti, evidenziati da un intenso color arancione. Più che le tecniche di guida, la discriminante in Nail’d diventa quindi la prontezza di riflessi, indispensabili per cogliere al volo i repentini cambi di direzione ed i molti imprevisti che costellano i tracciati, e modificare la traiettoria di conseguenza. Nel caso si colpisca uno dei molti ostacoli o si finisca fuori strada, un breve caricamento riporterà il mezzo in pista: per quanto atto ad eliminare quasi del tutto i momenti morti conseguenti ad un incidente, questa soluzione rivela alcuni punti deboli a causa di un calcolo delle collisioni poco preciso, il quale tende talvolta a riconoscere fatali alcuni incidenti di scarsa portata, oppure ad ignorarne completamente altri ben più gravi. Questa relativa casualità nel penalizzare o meno il giocatore per i suoi errori porterà talvolta ad un po’ di frustrazione, soprattutto quando il livello di sfida offerto dalle gare della carriera andrà aumentando.Le modalità proposte non riservano particolari sorprese: Torneo offre una classica progressione di eventi strutturati ad albero, permettendo inoltre al giocatore di sbloccare upgrade per i mezzi. Vai Fuori Strada sostituisce invece la modalità gara veloce, offrendo corse libere su un qualunque circuito dei quattordici previsti. La voce Garage è dedicata alla personalizzazione dei quad e delle due ruote da cross, sfruttando i pezzi sbloccati nel Torneo. Ogni accessorio, dal motore al manubrio, sarà in grado di migliorare alcune caratteristiche del mezzo e di peggiorarne altre, rendendo necessario adattare la customizzazione al proprio stile di guida, sostanzialmente aumentando le prestazioni in aria o a terra. Per quanto l’idea di base sia buona, la scarsità di pezzi sbloccabili ed un appeal del menu deludente non riescono a rendere queste fasi davvero divertenti. Ancora più scarno è il menu dedicato alla personalizzazione del pilota, che concederà solo qualche stile per la tuta e diverse colorazioni, decisamente poco se confrontato alle offerte viste in passato presso titoli concorrenti.Ultima opzione proposta dal menu principale è rappresentata dall’immancabile modalità multigiocatore, che permette fino a dodici corridori su una pista a scelta tra quelle della modalità Torneo. Per quanto al momento l’affluenza sia piuttosto scarsa, le nostre prove hanno rivelato un netcode solido, e molto gradita è la possibilità di portare in pista il mezzo utilizzato nella modalità Torneo, completo di tutte le modifiche. Anche in questo caso lascia un po’ a desiderare il comparto opzioni, che si limitano a qualche impostazione per permettere il Turbo infinito o disattivare le collisioni, ma non si estendono a ulteriore personalizzazione per mezzi e piloti o possibilità di organizzare tornei.

You got nail’d!La generale semplicità che caratterizza il modello di guida di Nail’d, per quanto adatta alle folli velocità di percorrenza, limita in parte la profondità dell’esperienza in pista; i veicoli risultano molto leggeri e poco differenziati, ed in generale il feeling off road viene quasi del tutto sacrificato sull’altare della massima velocità. In questo senso, il titolo Techland si discosta completamente dai predecessori dedicati all’off road, scartando del tutto l’utilizzo della frizione e la coordinazione nei salti, in favore di un più semplicistico affidarsi ai soli riflessi. Si tratta in ogni caso di una scelta perseguita fino in fondo e senza compromessi, che senza dubbio sarà in grado di accontentare quella fetta di pubblico in cerca di un’esperienza spiccatamente arcade e di un intrattenimento immediato. A favore del gameplay gioca invece il design dei circuiti, che per le prime ore stupisce grazie alle altezze vertiginose, alla buona linea dell’orizzonte ed al grande numero di dettagli in movimento, tra valanghe, aerei in passaggio radente ed altre amenità. Per quanto quattordici tracciati non siano effettivamente molti, il grande numero di percorsi alternativi e scorciatoie li rende molto più interessanti e longevi. Il livello di sfida proposto, naturalmente personalizzabile secondo le tre canoniche opzioni, non è nel complesso altissimo, ma aumenterà molto da metà Torneo in avanti. Il titolo saprà tenervi impegnati per 7/8 ore, un numero non eccezionale, aiutato solo in parte dalla modalità online.

Comparto TecnicoAl fine di ottenere il massimo dalla fluidità del loro motore Chrome Engine 4, i ragazzi di Techland hanno deciso di sacrificare in parte la densità poligonale delle strutture e la qualità delle texture. Una decisione non disprezzabile, soprattutto se si considera la buona linea dell’orizzonte che permette di spaziare piacevolmente con lo sguardo sui vasti scenari, soprattutto durante i salti più estremi. Peccato per la fisica approssimativa, i cui effetti abbiamo già discusso, e per qualche sporadico scatto. Nel complesso una realizzazione tecnica nella media, graziata solo dal buon design dei tracciati e relativa caratterizzazione dei paesaggi. Il comparto audio presenta una buona collezione di brani hard rock su licenza, mentre l’effettistica lascia molto a desiderare: poco convincente il campionamento dei motori, addirittura irritante il sibilo del Turbo.

– Velocissimo

– Tracciati ed ambientazioni ben curati

– Modello di guida leggero

– Offerta poco ricca

– Sistema di collisioni impreciso

7.0

I ragazzi di Techland sono riusciti a fornire un nuovo punto di vista sul mondo del fuoristrada, grazie ad un approccio molto arcade e ad una vera e propria mania per la velocità. Se la formula nel complesso funziona, va sottolineata una certa superficialità nella creazione di un modello fisico convincente, una generale scarsità di contenuti, ed un feeling offroad tutto sommato carente, fattori che testimoniano una certa necessità di crescita da parte degli sviluppatori. Perfetto per chi cerca un’esperienza corsistica leggera ed immediata, Nail’d non è invece adatto agli appassionati della serie MX vs ATV, che senza dubbio preferiranno un approccio molto più simulativo alla disciplina.

Voto Recensione di Nail'd - Recensione


7