Anteprima

Nail'd

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a cura di AleZampa

Può uno studio polacco, responsabile di un gioco di ambientazione western come Call of Juarez dare una ventata di novità al genere delle corse arcade basate su ATV e MX? E’ ovviamente prematuro dare risposte ora, ma di sicuro possiamo dire Nail’d, questo il titolo in lavorazione presso Techland, ha diverse frecce nel suo arco da scoccare, e sopratutto una chiara idea intorno alla quale sviluppare un prodotto potenzialmente molto divertente: la velocità.

Le discese ardite e le risalite su nel cielo aperto e poi giù il deserto…E’ questo infatti il vero obiettivo dei ragazzi di Techland, creare un gioco adrenalico che abbia come unico obiettivo quello di essere il racing off-road più veloce del mercato. E per quanto mostrato finora, nonostante la build ancora in pre-alpha,si può pensare che ci siano tutte le premesse per arrivare a questo traguardo. Ma partiamo dal principio: Nail’d è il classico racing game che ci metterà alla guida di diversi mezzi, riconducibili sempre però ai quad ATV o a moto da cross. Il gameplay è davvero essenziale, e ci verrà chiesta una sola cosa: arrivare prima degli altri. I tracciati sono però strutturati oltre che in orizzontale, anche in verticale (scelta di design su cui gli sviluppatori puntano molto) aggiungendo quindi diverse possibilità nella scelta del percorso migliore da seguire per spuntarla sui nostri agguerritissimi rivali. Trovare la strada più efficace infatti avrà un’ importanza non da poco nell’economia di ogni gara: non esistendo infatti percorsi che si ripetono (in tutte le gare ci verrà chiesto di arrivare dal punto A al punto B, senza mai ripassare dagli stessi checkpoint) bisognerà scegliere con cura quale salto affrontare, in quale direzione andare e stare anche attenti al tipo di terreno, perchè come prevedibile, alcuni saranno più favorevoli ai quad mentre altri alle moto. Essenziale, come fondamentalmente in tutti gli arcade, l’utilizzo del Turbo, di cui potremo riempire l’indicatore in base allo stile con cui effettueremo dei trick mentre siamo in volo, oppure passando attraverso una sorta di cerchi di fuoco che ci daranno anche una dimensione più chiara del tragitto migliore da fare. Questa grande libertà nella scelta del percorso, e la limitata linearità dei tracciati promessa dagli sviluppatori si rispecchiano anche nella decisione di non mettere a monitor alcun tipo di mappa, sostituita da un indicatore che ci dirà quanto ci manca al traguardo, perchè, secondo Techland, non farebbe altro che distogliere l’attenzione del giocatore da ciò che sta succedendo al nostro alter ego in quel momento. E l’attenzione è davvero importante in Nail’d. Puntando così tanto sulla velocità e sulla frenesia non mancheranno in ogni istante avvenimenti atti proprio a confondere il pilota nella sua corsa verso la bandiera a scacchi: verremo letteralmente assaliti da massi rotolanti, tronchi in caduta, trombe d’aria nel bel mezzo di un salto lunghissimo e in una fase saremo persino nel bel mezzo della pista di atterraggio di un aereo di linea o sul tetto di un treno in corsa. Molti di questi eventi sono stati creati con il preciso intento di diminuire la velocità per dare anche solo un attimo di respiro al giocatore nei momenti più concitati della gara, mentre altri sono stati studiati e posizionati da Techland con il solo scopo di distrarre il giocatore e indurlo a prendere la strada sbagliata, o a finire in un burrone.

Tecnicamente ParlandoI tracciati su cui daremo battaglia per arrivare primi hanno tutte ambientazioni realistiche, ovviamente reinterpretate in base alla loro funzionalità: per ora ad esempio è stato mostrato il tracciato ambientato nello Yosemite National Park, costellato dalle caratteristiche sequoie giganti, piccole colline e imponenti cascate. Ma non fatevi trarre in inganno dalla tutto sommato accurata ricostruzione di Yosemite, perchè come avrete sicuramente capito questo è tutto tranne che un racing realistico. Verosimile si, persino molto curato nei dettagli (perlomeno da quanto mostrato fin’ora sia preso da codice ancora evidentemente acerbo) anche, ma, proprio a causa della ricerca ossessiva della velocità da parte del team di sviluppo e dalle evoluzioni che ci troveremo a compiere, le leggi fisiche sono diciamo “liberamente interpretate”, scelta peraltro condivisibile in un gioco dalla chiara impronta arcade che fa dell’immediatezza e della frenesia il suo punto di forza. Le diverse modalità di gioco non sono ancora state comunicate nel dettaglio, ma sappiamo già che potremo gareggiare sia in singolo, attraverso le modalità Time Attack e Career, che in multiplayer, con una modalità online che ci permetterà di partecipare a gare fino ad un massimo di 12 giocatori con l’immancabile sistema di classifiche online basate sui migliori tempi. Ci sarà ovviamente anche largo spazio per la customizzazione del proprio mezzo e del pilota, attraverso anche lo sblocco di ricompense mirate alla modalità che si sta affrontando, anche se ci è parso di capire che un gameplay così improntato alla velocità concederà molto poco in termini di bonus alle modifiche che effettueremo.Dal punto di vista prettamente tecnico è ancora prematuro sbilanciarsi in giudizi eccessivamente positivi o negativi. Il gioco, che sfrutta il Chrome Engine proprietario dello studio (lo stesso utilizzato per Call of Juarez) è ancora in una fase pre-alpha, e dovrà essere ancora ottimizzato per le piattaforme su cui è previsto (PC, PlayStation 3 e Xbox 360) ma bisogna dare atto a Techland di aver fino ad ora fatto un ottimo lavoro, con un framerate apparso già parecchio stabile, un numero già notevole di dettagli ambientali e fango in ogni dove, il tutto renderizzato in tempo reale.

– Grande senso di velocità

– Percorsi vari

– Comparto tecnico promettente

Nonostante debba uscire a fine 2010 e sia ancora ben lungi dall’essere ultimato Nail’d offre sicuramente alcuni spunti interessanti. Il tentativo di farne il racing game off-road più veloce sulla piazza sembra per ora una scommessa riuscita, ma bisognerà ovviamente attendere la release finale per capire se gli sviluppatori avranno saputo mantenere alti ritmo, velocità e scenari così ricchi senza inficiare il frame rate. Certo è che la scarsa scelta dei mezzi, chiusa a 2 sole tipologie di veicoli, potrebbe essere un limite non da poco per la riuscita e sopratutto la varietà del titolo, che rischierebbe così di vanificare quanto di buono ha fatto vedere finora.