Anteprima

NHL 11

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a cura di drleto

Nonostante quello che molti possono sospettare, soprattutto in un paese come l’Italia nel quale non esistono altri giochi sportivi oltre a PES e FIFA, il fiore all’occhiello della produzione EA Sports è rappresentato dalla serie NHL, che da ormai venti lunghi anni prosegue, praticamente senza una battuta d’arresto, l’incessante ricerca della simulazione perfetta di questo affascinante sport.Un percorso ormai molto complesso dato che i margini di miglioramento allo stato attuale sembrano davvero risibili avendo già raggiunto col capitolo dello scorso anno livelli produttivi di assoluto valore, che sfortunatamente nel nostro paese non riescono a risaltare per via di una scarsa diffusione di questo sport. In Canada però le cose sono profondamente diverse, l’hockey è senza dubbio lo sport nazionale e non sorprende come durante la nostra visita presso gli studi EA sia stato dato grande spazio al nuovo capitolo, NHL 11.

Viva la fisicaI tre pilastri dell’esperienza “hockeistica” firmata EA vogliono essere l’autenticità dello sport simulato, l’innovazione rispetto al capitolo passato e un controllo totale da parte del giocatore. In questa nuova generazione sono stati compiuti notevoli passi in avanti, che hanno consentito al gioco di somigliare sempre di più alla controparte reale. Gran parte del successo è da ritrovarsi nella divisione tra i movimenti del giocatore, delegati all’analogico sinistro ed il controllo diretto del bastone, governato dall’analogico destro, che negli anni ha assunto un ruolo fondamentale sia in attacco sia in difesa. La grande novità dello scorso anno è stato l’incremento e l’incisività degli scontri per il controllo del puck, che hanno goduto dell’inclusione delle fasi di gioco contro la barriera e di una maggiore fisicità degli scontri. Quest’anno il team di sviluppo è apparso molto orgoglioso di presentare gli unscripted moments. Chi non dovesse masticare la lingua d’albione sarà curioso di sapere che dietro questo slogan vi è un rinnovato motore fisico che andrà a calcolare in tempo reale ogni impatto che avverrà nel gioco. Nei precedenti capitoli, come nella gran parte dei videogiochi attuali, salvo alcune eccezioni come quei titoli che fanno uso dell’Euphoria Engine, le animazioni e le reazioni derivanti dal contatto tra due corpi sono completamente precalcolate in base a tutta una serie di parametri. Il motore di gioco andrà poi a pescare nel suo database l’animazione più idonea per quel tipo di interazione e la incollerà ai movimenti dei personaggi. Ovviamente tutte queste operazioni richiederanno un tempo infinitesimale per essere eseguite, ma ciò non toglie che spesso il risultato apparirà molto più artificioso del dovuto.Con il calcolo in tempo reale la forza, l’angolazione e la posizione in cui avverrà l’impatto modificheranno sostanzialmente il risultato che vedremo su schermo, con la conseguenza tangibile di osservare reazioni molto più credibili e dinamiche per ogni scontro. In uno sport così veloce e fisico come l’hockey il risultato è davvero notevole, dato che ogni pochi secondi potremo ammirare uno spettacolare volo oltre la balaustra, una reazione ad una spinta o un bastone rotto. L’unico limite è dato dal numero di animazioni inserite nel gioco dagli sviluppatori, ma l’effetto globale avvicina ancora di più il prodotto a quanto mostrato in televisione, per via di una elevata imprevedibilità di quello che sta per accadere sul ghiaccio, aumentata ulteriormente dal total user control, in grado davvero di lasciare il comando dell’atleta anche nelle situazioni più estreme. Per esemplificare questa nuova feature è stata mostrata una clip nella quale alcuni delle più famose star dell’hockey presente e passato si esibivano in azioni fuori da ogni parametro, con tiri in caduta, interventi fuori equilibrio, colpi di pattino e quant’altro. In NHL 11 è stata implementata la possibilità di emulare persino queste straordinarie azioni, lasciando al giocatore la possibilità di muovere il bastone anche da sdraiati sul ghiaccio, oltre che di proseguire la corsa nonostante la perdita dello stick.Ovviamente queste azioni saranno destinate solo ai virtuosi del pad e ci vorranno diverse partite per raggiungere tale livello di preparazione e riflessi, ma del resto anche nella realtà tali gol avvengono molto raramente.

Hands onPad alla mano il feeling col gioco è subito ottimo, soprattutto per chi ha già esperienza con le edizioni passate. Il layout dei comandi richiede infatti un po’ di pratica per essere padroneggiato, vista oltretutto l’enorme quantità di variabili che andranno tenute in conto. I movimenti sul ghiaccio del proprio team sarà come al solito irreprensibile e grande importanza verrà data alla nostra interpretazione del ruolo nella squadra. Ai livelli più avanzati un buon posizionamento sarà essenziale per difendere correttamente e soprattutto dovremo essere abili a conoscere tutte le varie mosse necessarie per bloccare le traiettorie di tiro. In attacco la varietà di opzioni sarà alta e il controllo movimento del giocatore/bastone è stato ulteriormente perfezionato, dando appunto la capacità di agire liberamente nonostante situazioni “avverse” come la rottura dello stick, che potrà essere sostituito o ignorato, cominciando a comandare il puck coi pattini. Il non avere azioni scriptate aumenta di molto la sensazione di realismo e, nonostante qualche piccola imperfezione, poter vedere un giocatore volare oltre la balaustra per un contatto al limite, un bastone spezzarsi e rimanere sul ghiaccio fino alla prima interruzione o ammirare atleti gestire il puck da terra sembra essere una novità realmente impattante per il gioco.

– Controllo totale

– Fisica in game

– Simulazione raffinata

NHL 11 appare già da subito un prodotto di assoluto valore. Un comparto grafico ai massimi livelli, un grado di simulazione elevatissimo, fisica in game, total control dovrebbero garantire la solita, profondissima esperienza. L’unico limite è il livello di gradimento in Italia, ma a parte questo sembra che ci troveremo di fronte al solito capolavoro. L’uscita è prevista a breve, quindi rimanete con noi per scoprire se le prime ottime impressioni verranno confermate.